Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro hanno creato un’impresa: creano papillon in seta italiana. La classe ha aderito al programma “Impresa in azione”
Forse non avete mai indossato il papillon ma se vi dovesse capitare al collo un “farfallino” Flowness sappiate che a produrlo sono stati dei giovani studenti. L’impresa tra i banchi è nata nella classe terza DL del liceo linguistico “Caterina Percoto” di Udine. Un’avventura nata quasi per caso che ha unito fantasia, creatività, competenze e innovazione. Il motto scelto dai giovani la dice lunga: “Fatto per le giovani anime”. Ed è proprio così a guardare i colori del tessuto scelto dagli studenti: “Il messaggio che vogliamo trasmettervi – spiegano i ragazzi – con i nostri papillons è quello di mantenere giovane il vostro essere e la vostra anima. Un particolare che vi permetterà di esprimere la vostra personalità con eleganza e semplicità. Consentiamo unicità ed eccellenza al vostro animo attraverso la nostra irrefrenabile ricerca della perfezione nei nostri papillons”.
Obiettivi da imprenditori quali sono. Un’esperienza nata grazie alla Legge 107 che prevede siano effettuate almeno 200 ore di alternanza scuola-lavoro. Ad aprire le porte dell’azienda ai ragazzi è una mamma-imprenditrice: Stefania Vismara, general manager di “Archetipo Srl”. Una sfida per tutti: per i ragazzi che non si sono mai cimentati in questo settore e che sembrano non aver alcun interesse a diventare imprenditori ma anche per Stefania Vismara che vorrebbe conquistarli. Entrambi ci mettono passione, volontà. Nello scorso mese di febbraio, grazie all’aiuto del programma didattico “Impresa in Azione” dell’organizzazione no profit “Junior Achievement Italia”, gli studenti decidono di lanciare la loro idea: produrre e vendere papillon.
“Lo consideriamo un capo d’abbigliamento sempre attuale, in grado di conferire quel tocco di classe distintivo. Il nostro obiettivo è quello di confermare un must e rinverdirne i fasti”, spiegano gli studenti della terza DL. Tutti quanti lavorano insieme, tra i banchi pensano e progettano i modelli; alla “Archetipo Srl” grazie a Sartè Officine Creative li producono. Una sinergia perfetta.
“Flowness – raccontano i giovani imprenditori – è un nuovo conio, derivato dall’unione di flawless (senza difetti) e del participio passato (flown) del verbo to fly – volare. La ragione di questa scelta risiede in una metafora: al volo della farfalla (papillon) si è voluto accostare la perfezione delle sue forme. Infatti, la ricerca e il raggiungimento della perfezione sono il fondamento della nostra azienda”. A volare sono soprattutto loro che sono riusciti a conquistare una fetta di mercato, a crearsi un lavoro prima ancora di finire la scuola. Hanno ideato un sito, un profilo Facebook, e una gallery con i modelli. Ora si apre una nuova partita: tenere aperta la società anche dopo la scuola, terminato il percorso di studi. Sarebbe una bella prova di come è possibile non stare a lamentarsi della mancanza di lavoro ma come crearlo, come inventarlo unendo le competenze e la creatività. Un modello da seguire e che dovrebbe diventare da esempio in molte realtà.