Il bando è aperto fino al 30 dicembre e si rivolge tutti coloro che desiderano contribuire alla lotta all’esclusione sociale attraverso il racconto della loro esperienza personale
L’esercito dei resilienti sta per entrare in azione. A dare spazio alle tante storie di riscatto sociale che ci sono in Italia è lErasmus + che in queste settimane ha lanciato un bando aperto a docenti, dirigenti scolastici, studenti, detenuti, disoccupati e migranti che si sono costruiti un futuro passando attraverso le difficoltà.
Il bando è aperto fino al 30 dicembre
Spesso sono vicende che non conosciamo. Vite che scorrono nel silenzio, che non finiscono sui giornali o in TV ma che hanno molto da dirci. E’ l’immagine di un’Italia che non vediamo ma che l’agenzia che fa capo ad Indire intende mostrare grazie a questa iniziativa. Un progetto sicuramente originale che potrebbe stupirci e metterci in contatto con uomini e donne che sono stati capaci di mettersi in gioco, di darsi e dare un’opportunità per riuscire a dare una svolta alla propria vita. Sono esempi, testimonianze che possono essere seguite.
L’invito è rivolto alle scuole, alle organizzazioni, ai centri di orientamento e di accoglienza e in ogni luogo in cui il racconto dell’esperienza possa essere da stimolo per gli studenti e i discenti per fronteggiare situazioni di svantaggio, in favore di un ambiente di apprendimento e di una società più inclusiva e accogliente. L’obiettivo è alto e punta a raccogliere delle storie che possano davvero diventare una risorsa per altri. Sono ancora pochi i giorni per poter aderire a questa iniziativa visto che il bando scadrà a fine anno ma in queste settimane sono già molte le adesioni al progetto da parte di molte scuole che hanno lavorato sul tema del riscatto sociale a partire dai loro quartieri, dalle loro difficoltà. Una sfida che tutti possono giocarsi rendendo pubblico ciò che poteva apparire una vicenda del tutto personale. A spiegarci l’iniziativa è Sara Pagliai, coordinatrice di questo progetto per l’agenzia.
Intervista
Da qualche settimana avete lanciato il bando “Storie di resilienza”, di cosa si tratta?
L’iniziativa mira a creare una rete di figure di riferimento positive, “role models” appunto, che possano, attraverso il racconto delle loro storie di riscatto sociale, ispirare chi vive in contesti difficili. Lo scopo è attivare processi di fiducia nella possibilità di trarre effetti positivi da situazioni negative. L’invito è partito dalla Commissione europea e l’Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire ha aderito assieme l’Unità italiana Epale – Electronic Platform for Adult Education. Si tratta di una misura che rientra nelle azioni a sostegno degli Stati membri nella lotta alla radicalizzazione e la discriminazione sociale. Prevede una combinazione di interventi che coinvolgano le autorità competenti, la società e la collettività sia a livello nazionale che europeo.