Abbiamo intervistato gli speaker della tappa siciliana di Edison Pulse Day, dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando a campioni dell’innovazione come Diego Parodi Giusino (Mosaicoon). Prossima tappa a Rieti il 28 marzo
Edison Pulse non è solo una call for ideas, ma un progetto di corporate innovation diffusa, che si propone di aiutare le startup a diventare imprese che stanno sul mercato, fanno numeri, crescono. Per farlo non mette solo a disposizione premio da 200 mila euro, ma un programma di incubazione e supporto in un acceleratore di impresa, una campagna di comunicazione e, non ultima, l’open innovation, ovvero la possibilità di avviare partnership con la multinazionale dell’energia. Tutto prende forma, in giro per l’Italia, in un roadshow, Edison Pulse Day, per attrarre i talenti del territorio e metterli in contatto diretto con aziende e con esempi di successo, con i campioni dell’ecosistema.
Che tipo di startup e idee cerca Edison
Edison vuole investire in startup (e idee dimpresa) in ambito di:
- Energia, per le soluzioni innovative nell’ambito di produzione, stoccaggio, energia rinnovabile ed efficienza energetica, oppure delle smart city;
- Smart Home, per i progetti di gestione intelligente dell’ambiente domestico (Internet of things);
- Consumer, per le soluzioni innovative di vendita, customer care e coinvolgimento dei consumatori B2B e B2C, oppure per le soluzioni avanzate di eCommerce;
- Ricostruzione Sisma, rivolta alle sole imprese sociali e destinata alle idee e ai progetti per il recupero e la gestione della ricostruzione delle aree del Centro Italia colpite dal terremoto dell’agosto 2016, nonché alla valorizzazione delle filiere produttive locali e alla promozione culturale e turistica.
I protagonisti della terza tappa
La terza tappa del roadshow Edison Pulse Day si è tenuta a Palermo e lì la nostra Francesca La Spada ha raccolto dagli speaker presenti alcune interviste. Ve le proponiamo di seguito.
Orlando: «Oggi finalmente fallimenti “normali”»
Palermo capitale della cultura dell’innovazione. «Palermo – dice Leoluca Orlando – è una città accogliente, abbiamo car sharing, bike sharing. Cambiamento culturale nel senso dell’innovazione, abbiamo un piano per l’energia elettrica alternativa. Vogliamo essere capitale della cultura, ma non solo artistica anche di innovazione, della tecnica. Palermo è una città che vuole coniugare radici e ali: vogliamo essere una città medio-orientale in Europa».
Sulla cultura del fallimento, per il sindaco di Palermo «occorre molta autostima e occorre che gli imprenditori, quelli che non riescano, falliscano. Oggi finalmente abbiamo fallimenti “normali”, che vivono il fallimento non come la morte civile ma come un affare non riuscito».
Zunino: «Facciamo innovazione diffusa»
Perché Palermo? «Dal 2009 abbiamo una importante partnership con il Comune di Palermo», ricorda l’amministratore delegato di Edison Energia, Alessandro Zunino. E poi le startup, ovviamente, e le ragioni di Edison Pulse: «Stiamo abbrcciando un concetto di innovazione diffusa, a rete, aperta verso l’esterno. Puntiamo a rafforzare il legame tra azienda e startup, a beneficio reciproco per cui non siano solo idee premiate ma imprese supportate nella loro crescita».
Micari: «A Palermo 50 startup incubate, ora serve accelerazione»
Anche il mondo dell’Università è chiamato a giocare un ruolo importante in ricerca e innovazione. «Lavoriamo perché i risultati della ricerca, le idee dei giovani ricercatori possano essere trasformate in impresa», ricorda il prof. Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo. «Cerchiamo di fare educazone all’imprenditorialità e favorire e incubare le nuove imprese che si vanno creando, aiutarle a decollare. Il nostro incubatore d’impresa Arca ha già incubato ina cinquantina di imprese. Ora dopo l’incubazione c’è bisogno di fare accelerazione, trovare finanziatori e mercato».
Parodi: «Molte startup tendono a posticipare il lancio sul mercato. E’ sbagliato»
«Un consiglio principale che posso dare alle startup – dice il founder e Ceo di Mosaicoon, Ugo Parodi Giusino – è quello di cercare di focalizzarsi il più possibile su un obiettivo di lungo periodo e concentrarsi su quello che serve per arrivarci. Spesso nelle immagini di sport estremi si vede chi raggiunge il traguardo, ma ci sono anni di allenamenti dietro. Anche nel mondo startup è così».
Per il founder di Mosaicoon «bisogna creare il team migliore possibile, lavorare molto sulle relazioni e nello stesso tempo cercare anche clienti interessati al prodotto, perché spesso si posticipa troppo il lancio sul mercato. Per le startup italiane trovare il prima possibile il proprio modello di business, perché poi come sappiamo non abbiamo una struttura finanziaria dietro che ci consente di sviluppare per 6-7 anni senza fare un euro di fatturato».
Prossima tappa, Rieti
Per la quarta tappa del tour l’8 marzo 2017 Edison sarà nel Lazio, a Rieti, (nella sede di Unindustria, in via Garibaldi 268) per portare un segnale di presenza (e soluzioni) nelle zone colpite dal terremoto. La partecipazione all’evento è gratuita, basta iscriversi a questo indirizzo.