Gli Elii: “Non appena si è sparsa la voce che eravamo al ‘canto del cigno’ gli amici di Legambiente, che di cigni se ne intendono, hanno equivocato pensando che volessimo scrivere una canzone per loro. Dal qui pro quo è nata questa idea”
“Un famoso gruppo musicale italiano sta per finire nell’indifferenziata… ma Legambiente vuole riciclarlo”. Elio e le Storie Tese tardano ancora un po’ la loro uscita di scena e lo fanno per una buona causa: scrivere un’ultima canzone – divertente e scanzonata come tutte le altre che la hanno preceduta – che sensibilizzi l’opinione pubblica sul delicato tema dell’economia circolare.
Un finale ambientalista per dire basta al modello distruttivo dell’economia lineare e promuovere l’economia del futuro, quella circolare, dove tutto rientra nel circuito produttivo. E, in perfetto stile provocatorio e irriverente, anche il gruppo si trasforma in qualcosa di riutilizzabile all’infinito con la Canzone Circolare di Elio e le Storie Circolari.
Elio: “Tutto è nato da un qui pro quo”
“Non appena si è sparsa la voce che eravamo al canto del cigno gli amici di Legambiente – che di cigni se ne intendono – hanno equivocato pensando che volessimo scrivere una canzone per loro”, hanno detto gli Elii. “Dal qui pro quo è nata l’idea: la nostra ultima canzone poteva essere la prima canzone compostabile della storia della musica leggera italiana. Abbiamo quindi composto questa Canzone Circolare, compostabile al 100% per spiegare cos’è l’economia circolare giocando con la musica! Circolarizzatevi anche voi!”
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E’ una canzone infinita, che ben fa il paio con la Canzone mononota presentata al Festival di Sanremo 2013, che già viaggiava al risparmio non di energia ma di note. O, per usare le parole di Legambiente, che ha patrocinato il progetto, si tratta della “prima canzone che potrà essere suonata e ripresa all’infinito, proprio come una lattina di alluminio che si può riciclare per sempre”.
Il progetto è stato presentato nel pomeriggio di ieri a Milano dagli Elio e le Storie Tese, insieme al presidente e al direttore di Legambiente, Stefano Ciafani e Giorgio Zampetti. Oltre al brano è uscito anche un video che, come è possibile vedere, strizza l’occhio ai videogiochi degli Anni ’80. La spiegazione è semplice e viene data all’inizio della “partita”: è infatti in quel periodo che la società Occidentale ha dichiarato guerra al pianeta.
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Tutti possono riciclare la Canzone Circolare
E non finisce qui: il gruppo e Legambiente hanno infatti lanciato un’appello a tutti i musicisti noti e meno noti, professionisti e dilettanti, stonati e intonati – a riprendere le ultime note del brano e… riciclarle, così da crearne uno nuovo. La canzone circolare circolerà assumendo ogni volta forme e tonalità differenti. Tutti potranno mandare il loro componimento al sito di Legambiente (www.canzonecircolare.legambiente.it) e contribuire così al grande progetto per promuovere l’economia circolare.