I ragazzi sono alle prese in queste ore con la prima prova. Ecco le tracce d’esame
Giorgio Bassani per l’analisi del testo; Alda Merini con una poesia sulla solitudine nell’ambito artistico letterario; Aldo Moro e De Gasperi per parlare di cooperazione internazionale. Per il “tema” d’attualità il principio dell’uguaglianza formale e sostanziale della Carta . E poi le masse e propaganda (con brani di Giulio Chiodi e Andrea Baravelli). Per l’ambito tecnico-scientifico il ministero ha scelto il dibattito bioetico sulla clonazione con un articolo di Elisabetta Intini tratto da Focus.it. Infine per l’ambito socio-economico: la creatività, dote d’immaginare, come risultato di talento e caso.
Temi non scontati: chi è Bassani
Anche quest’anno i nostri ragazzi si sono trovati di fronte un autore per “nulla scontato”. Per la seconda volta è stato scelto uno scrittore che molti non hanno mai preso in mano: Giorgio Bassani nato nel 1916 e morto nel 2000. Nel 2017 era stato proposto Giorgio Caproni nato nel 1912 e scomparso nel 1990. Bassani nato da una benestante famiglia ebraica originaria di Ferrara, nel 1935 si iscrisse alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna, che frequentò da pendolare e dove, nonostante le leggi razziali emesse dal regime fascista, si laureò nel 1939 con una tesi su Niccolò Tommaseo, discussa con Carlo Calcaterra.
Insegnò italiano e storia agli studenti ebrei espulsi dalle scuole pubbliche nella scuola ebraica di via Vignatagliata, e divenne attivista politico clandestino. Come antifascista venne rinchiuso, nel 1943, per alcuni mesi, nella prigione cittadina di via Piangipane. In qualità di consulente e direttore editoriale della Feltrinelli, Bassani riuscì a far pubblicare “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Tra gli stranieri aiutò a divulgare Jorge Luis Borges, Edward Morgan Forster, Ford Madox Ford, Karen Blixen e soprattutto Boris Pasternak il cui “Il dottor Živago” fu un’anteprima mondiale e un grande successo di vendite. Nel 1960 pubblicò “Una notte del ’43” e “Le storie ferraresi”, che raccoglie il meglio della sua produzione narrativa.
Ai ragazzi è stato proposto un brano tratto da una delle sue opere più famose “Il Giardino dei Finzi Contini”, pubblicato nel 1962 ispirato alla storia vera di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di Ferrara dal 1930, e della sua famiglia ma nonostante la notorietà dell’opera sono ben pochi gli insegnanti che lo fanno studiare ai ragazzi. Forse qualcuno avrà visto il film uscito nel 1970 o forse è più facile pensare che quella pellicola la ricordino solo i docenti e qualcuno al ministero.
Il tema su Aldo Moro
Attese invece le due tracce su Aldo Moro e la Costituzione. Il Miur ha scelto “Il principio dell’uguaglianza nella Costituzione per il “tema” di carattere generale della prima prova di italiano della maturità 2018. In molti hanno guardato con attenzione ai 70 anni della Costituzione e non sono rimasti delusi. Atteso anche Moro a 40 anni dal rapimento e dall’uccisione: la traccia tra l’altro è incentrata anche sulla cooperazione internazionale nata all’indomani della Seconda Guerra mondiale.
L’ambito Artistico-Letterario propone il tema della solitudine nell’arte e nella letteratura con brani di Petrarca, Pirandello, Quasimodo, la poesia di Alda Merini «La Solitudine», Dickinson e immagini di opere di Giovanni Fattori, Munch, Hopper: tutti autori che gli studenti conoscono.