Il progetto è organizzato da Confconsumatori in collaborazione con UniCredit, nell’ambito dell’accordo Noi&UniCredit, Eni gas e luce e Nestlé Health Science e si avvarrà del supporto di enti pubblici, associazioni attive a livello nazionale e locale
Una ventina di studenti del liceo “Maria Luigia” di Parma hanno iniziato un inedito percorso di alternanza scuola-lavoro per diventare “tutor” dei nonni ultra65enni nel progetto “Bella nonno! Corso di formazione intergenerazionale per anziani attivi”. L’iniziativa è stata presentata da Confconsumatori: si tratta di un originale corso per consumatori attivi e consapevoli, articolato in un ciclo di incontri tematici rivolti a cittadini over 65, che coinvolge in qualità di “tutor” giovani dai 16 ai 19 anni. Gli studenti insegneranno ai “nonni” come gestire al meglio le utenze, i rapporti con la banca, la spesa alimentare e gli acquisti in genere, sfruttando le potenzialità del web in sicurezza. Oltre che a Parma il progetto pilota sarà sperimentato nel corso dell’anno anche a Minturno e ad Altamura.
Bella nonno!
Il progetto è organizzato da Confconsumatori in collaborazione con UniCredit, nell’ambito dell’accordo Noi&UniCredit, Eni gas e luce e Nestlé Health Science e si avvarrà del supporto di enti pubblici, associazioni attive a livello nazionale e locale. A Parma “Bella Nonno!” ha anche il patrocinio del Comune e dell’Ausl, che contribuiranno alla formazione dei giovani, insieme alla polizia municipale – nucleo antiviolenza e agli esperti di alfabetizzazione informatica del progetto della Regione Emilia Romagna “Pane & Internet”.
L’evento di presentazione a Parma si è aperto con i saluti dell’assessore alle politiche di sostenibilità ambientale del Comune di Parma Tiziana Benassi che ha messo in evidenza l’importanza di affiancare le Istituzioni nell’educazione del cittadino e ha ricordato che il Comune contribuirà alla formazione di “Bella Nonno!” mettendo a disposizione esperti nella gestione dei rifiuti. Sandra Vattini responsabile dell’unità organizzativa nutrizione azienda Usl Parma, ha espresso entusiasmo per il progetto, ricordando l’impegno dell’Ausl nella stesura e nella divulgazione delle linee guida sulla corretta alimentazione, oltre che nella diffusione del fascicolo sanitario elettronico. I moduli tematici che i giovani affronteranno riguardano: l’alfabetizzazione informatica, la gestione delle utenze (in particolare energia e rifiuti), alimentazione e salute, strumenti innovativi di pagamento e di accesso ai servizi bancari e, dove possibile acquisti.
Il tutto con un occhio rivolto alle potenzialità di internet, da conoscere e sfruttare in sicurezza. Ai più giovani, più abituati a navigare online, sarà chiesto di accompagnare una generazione spesso diffidente e “resistente” verso le nuove tecnologie. In cambio, i nonni potranno condividere con i loro giovani tutor, l’esperienza maturata negli anni. Attraverso laboratori intergenerazionali, infatti, studenti e anziani saranno chiamati a confrontare le esperienze di consumatori in un Paese in cui servizi e mercato sono in continua evoluzione.
UniCredit supporterà l’iniziativa anche con il contributo della “Social Impact Banking”, mettendo a disposizione i contenuti formativi e le competenze di dipendenti della Banca e di volontari UniGens, un’associazione di volontariato di competenza formata da dipendenti ed ex dipendenti di UniCredit. Obiettivo della “Social Impact Banking” è quello di contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva, attraverso l’individuazione, il finanziamento e la promozione di iniziative che indirizzino le principali sfide sociali e producano un impatto sociale positivo sui territori.
Abbiamo parlato con Bianca Maria Sarti di Confconsumatori per capire ancor più il progetto.
L’intervista
Com’è nato “Bella nonno”?
“Da un’idea che è anche un’esigenza. Le persone anziane non sono molto abituate all’uso della tecnologia ma non hanno le competenze necessarie e nemmeno la passione per il Web. Tuttavia il mondo del consumo va verso quella direzione. Le fatture sono online così gli acquisti. Abbiamo cercato di capire se ci fosse stato un modo per aiutare queste persone e farle interagire con il mondo dei giovani. Entrambi possono trarre qualche insegnamento: i giovani dagli anziani e viceversa. Gli anziani, ad esempio, possono insegnare ai ragazzi a ricordarsi di chiudere il rubinetto dell’acqua e i giovani possono aiutare i nonni a leggere una fattura o andare a vedere su Internet come fare un reclamo”.
I giovani hanno avuto una formazione per poter fare da tutor ai nonni?
“Abbiamo finito il primo ciclo di formazione in questi giorni a Menturno, in provincia di Latina dove si terrà pure il progetto insieme ad Altamura e Parma. Nel corso dell’autunno verranno calendarizzati gli incontri con gli anziani. I ragazzi si affiancheranno ai nonni per accompagnarli alla scoperta dei loro diritti online”.
Cosa devono sapere i ragazzi per poter diventare tutor?
“A livello di competenza digitale sono già preparati. Quello che gli manca è la coscienza di consumatori perché non si occupano loro delle bollette, dei rapporti con la banca. Questo corso li aiuta a prepararsi a diventare adulti. Qualcuno di loro presto si allontanerà da casa per studiare e cominceranno ad avere a che fare con un gestore di servizio energetico. Gli diamo strumenti per compiere scelte consapevoli nel rispetto dei diritti e doveri dei consumatori”.