Dopo oltre sei mesi, resi noti i provvedimenti del Miur: finanziate 106 scuole e risorse impiegate pari 3,71 milioni di euro
Con ben sei mesi di ritardo, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato i decreti direttoriali numero 15 del 29 gennaio e numero 67 del 28 febbraio con cui sono stati resi noti gli elenchi delle scuole collocate in aree a rischio beneficiarie di finanziamenti per la realizzazione di ambienti digitali e la formazione dei docenti all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
I decreti ministeriali
Col decreto direttoriale 15 del 29 gennaio 2019 si sono state individuate 60 istituzioni scolastiche statali del primo e del secondo ciclo, che presentano, in ordine decrescente, il totale dei valori più alti di alcuni indicatori quali il livello di disagio negli apprendimenti, lo status socio-economico della famiglia di origine rilevato dall’Invalsi, il tasso di dispersione scolastica, il tasso di deprivazione territoriale Istat. Le risorse sono distribuite, proporzionalmente alla popolazione studentesca, fra le nove regioni che presentano valori medi degli stessi indicatori al di sopra della media nazionale nelle rispettive ripartizioni (Nord, Centro e Sud-Isole).
Sulla base di tali indicatori è stato quindi approvato l’elenco delle istituzioni scolastiche delle aree a maggior rischio beneficiarie del finanziamento per la realizzazione di ambienti didattici e digitali innovativi.
Gli importi dovuti sono corrisposti per il 50% a titolo di acconto, per la restante metà saldo previa rendicontazione delle spese sostenute, che può essere pretesa dall’istituto scolastico dietro presentazione della scheda riportante le spese sostenute, di una breve relazione dalla quale si evinca che le spese sostenute sono state destinate alla finalità previste, una dichiarazione di conformità delle copie digitali trasmesse agli originali analogici in possesso dell’istituto scolastico.
In questa tabella la distribuzione territoriale delle istituzioni scolastiche finanziate:
Il decreto direttoriale 67 del 28 febbraio 2019 rende nota la quota parte delle risorse relative al Piano nazionale per la scuola digitale per l’annualità 2019, che prevede un finanziamento di 1.610.000 euro.
Altri interventi analoghi sulla scuola digitale
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un progetto pensato per guidare le scuole in un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella Legge 107/2015 e potrà essere attuato fino al 2020, anche grazie alla figura dell’animatore digitale (introdotto proprio dal PNSD), una figura che può diventare strategica affinché finalmente cambi qualcosa in certe realtà della scuola italiana. Fondamentale è la formazione del personale: non solo la formazione in servizio per l’innovazione didattica e organizzativa, ma anche la formazione iniziale, per i neoassunti, sull’innovazione didattica.
Relativamente al Piano Nazionale della Scuola digitale, c’è da ricordare che, col decreto ministeriale n. 279 del 28 marzo scorso è stata stanziata la somma di 10 milioni di euro finalizzati a realizzare biblioteche scolastiche quali spazi innovativi di apprendimento per promuovere la lettura anche grazie all’uso della rete e di strumenti digitali. Stanziati inoltre 14 milioni di euro per potenziare la didattica laboratoriale degli ambienti innovativi per le discipline Stem (Science, technology, engineering and mathematics) nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo.
Col decreto ministeriale 326 del 9 aprile sono stati stanziati 5.820.000 euro per garantire e promuovere il potenziamento delle competenze degli studenti sulle metodologie didattiche innovative, parte dei quali destinati a favorire percorsi per lo sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale nelle scuole del primo ciclo.