Si è concluso l’anno di Apple Academy dell’Università Federico II di Napoli a San Giovanni a Teduccio, con il raggiungimento del numero di 1000 diplomati, da quando la struttura ha aperto i suoi battenti.
Arrivederci al prossimo anno. Si è concluso l’anno di Apple Academy dell’Università Federico II di Napoli a San Giovanni a Teduccio, con il raggiungimento del numero di 1000 diplomati, da quando la struttura ha aperto i suoi battenti. Per celebrare l’evento, due ospiti d’eccezione, il premier Giuseppe Conte, e Luca Maestri, il manager italiano che occupa la carica di CFO per l’azienda americana di Cupertino.
Ecco una raccolta delle migliori frasi della giornata e la presentazione di due progetti nati in Academy che hanno saputo distinguersi quest’anno.
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Il sostegno di Apple alla Academy per altri due anni
Luca Maestri, prima di intervenire, ha visitato gli spazi della Academy, informandosi sui progetti in essere e sulle attività compiute durante l’anno scolastico. Il manager pare aver apprezzato l’energia e la qualità del lavoro dell’accademia, tanto che ha annunciato la decisione da parte del management di Cupertino di “sostenere l’academy fino al 2021”:
«Sono passati più di 10 anni da quando abbiamo aperto l’Apple Store e oggi abbiamo oltre due milioni di app che sono state create, di cui 40mila da italiani. L’ambizione è di far crescere questo numero negli anni, grazie anche al lavoro dell’Academy», spiega Maestri.
Nel suo intervento il CFO si è detto soddisfatto dei risultati ottenuti dall’azienda, tra cui il raggiungimento dei 1000 studenti diplomati, in un sistema sempre più internazionale: gli studenti provengono da circa 30 Paesi diversi. E ha poi parlato del successo di Apple Foundation Program, il corso di formazione di quattro settimane per le conoscenze di base necessarie allo sviluppo di app esteso ad altre università ed enti, con circa 2.200 studenti formati. Anche questo programma sarà esteso per altri due anni:
«La stragrande maggioranza dei nostri diplomati trova lavoro velocemente dopo la formazione, studenti come Gianluca che ha trovato impiego in Megaride e Annino che oggi lavora in Asos, marchio britannico leader nella moda e cosmesi».
Maestri ha infine annunciato la collaborazione tra Apple Academy e il Museo di Capodimonte, per aiutare giovani “precari che non hanno potuto intraprendere gli studi universitari”.
Due progetti innovativi dell’Academy
Durante l’evento sono stati presentati due progetti nati quest’anno all’interno dell’Academy, e che puntano a diventare veri e propri business nei prossimi anni.
Il team di Manateam ha presentato un’app che facilita la comunicazione delle studentesse indiane del Barefoot College, l’organizzazione senza scopo di lucro che aiuta le donne analfabete dei villaggi rurali e impoveriti dell’India: il team ha fatto la spola tra India e Napoli, per testare l’applicazione e migliorarla attraverso i feedback degli utenti.
La seconda app presentata è Lyra, un’app pensata per aiutare i sordomuti nella gestione dei loro figli. L’applicazione riconosce i suoni e avvisa attraverso messaggi gli utenti se si verificano alcune condizione, come il pianto di un bambino.
Tecnologia (ma responsabile)
Nell’intervento conclusivo della giornata, il premier Giuseppe Conte ha evidenziato l’importanza della multidisciplinarietà del sapere, come quella incarnata dall’Academy: «L’università italiana pone ancora troppe barriere tra saperi diversi. Ricordo ancora quando ero studente di diritto privato quando nelle mie ricerche finivo in altri rami del diritto, mi veniva detto che non era più mio compito. Ma non ero d’accordo, l’approccio giusto è quello che pensa alla risoluzione di un problema e per farlo serve sempre mettere insieme più saperi e competenze».
Nella seconda parte del suo intervento, il premier ha parlato di come il diritto al digitale dovrebbe essere sancito dalla costituzione e ha fatto un appello agli sviluppatori dell’Academy, quello di “disegnare il futuro, senza dimenticare l’aspetto umano, gli impatti della tecnologia sugli esseri umani. Infine, li ha invitati a raccogliere le sfide del futuro, recuperando la fiducia nell’uomo nel trasformare il mondo per il meglio senza farsi mai prendere dalla mania della perfezione: «Fate vostra la grande lezione di Leonardo Da Vinci, “i dettagli fanno la perfezione, ma la perfezione non è un dettaglio”. Cercate di protendere verso il meglio, senza farvi bloccare dal “peso della perfezione”».