Il colosso ha deciso: sulle due piattaforme la scelta sui Mi piace sarà dell’utente che potrà decidere se vederli o no, se mostrare o meno i suoi anche su ogni singolo post
Dopo un lungo tira e molla interno e con gli utenti, Facebook ha deciso: la soluzione più efficace sui like è lasciare libertà di scelta agli stessi utenti. Su Instagram ma anche sulla piattaforma-madre. Così, dopo una lunga fase di test avviata nel 2019, quando la stragrande maggioranza di essi ha visto sparire il conteggio dei Mi piace sotto i post degli altri (e sotto i propri) la soluzione scelta da Menlo Park su come maneggiare quel piccolo ma fondamentale indicatore è quella di fornire la scelta: con uno specifico interruttore sulle due applicazioni si potrà cioè stabilire se vedere o meno il numero dei like degli altri e se nascondere o meno quello sui propri contenuti.
“In questo periodo di test abbiamo scoperto che il comportamento degli utenti non è cambiato ma abbiamo avuto reazioni forti, alcune positive, alcune negative. È stata una decisione polarizzante, così abbiamo deciso di dare a tutti la possibilità di scegliere” ha detto Adam Mosseri, storico braccio destro di Mark Zuckerberg da qualche anno a capo della piattaforma videofotografica dopo essere transitato dal coordinamento del newsfeed di Facebook.
Il conteggio si potrà nascondere anche sui singoli post
Come si fa? Semplice. La nuova sezione delle impostazioni si chiama “Post”: qui gli utenti troveranno tutti i comandi per gestire i like. Anche decidendo in base ai singoli post. Nel giro di qualche settimana la funzionalità dovrebbe partire anche su Facebook, dove costituisce una novità molto più dirompente che su Instagram, abituato appunto da mesi al test che era praticamente diventato una realtà. In quel caso il conteggio delle reazioni si trova all’interno delle Impostazioni relative alla privacy. “Abbiamo lavorato con esperti indipendenti per capire come dare maggior controllo e consapevolezza alle persone e contribuire così a creare un’esperienza più positiva su Instagram” ha aggiunto Mosseri.
Liberi dalla dittatura dei like?
Anche Facebook, a dirla tutta, aveva iniziato a testare questo tipo di funzioni da tempo, fin dal settembre 2019. Mentre Instagram ha provato in continuazione per anni modalità per disinnescare, almeno in parte, gli effetti collaterali della dittatura dei like. L’urgenza di intervenire su quell’aspetto sorse qualche anno fa, in conseguenza ad alcuni studi e ricerche che dimostravano come il conteggio dei Mi piace costituisse in un gran numero di utenti una sorta di ostacolo al confronto, intimidendoli dal pubblicare nuovi contenuti per timore di essere paragonati a personaggi e utenti ben più celebri e potenti, e dunque provocando spesso una sorta di ritrosia. Un elemento, al netto dei fattori psicologici, deleterio anche per il business delle piattaforme: un utente silente, che pubblica poco, è un utente che vale meno.