La conferenza annuale degli sviluppatori è stata all’altezza delle aspettative: tanta AI
Si è tenuta nelle scorse ore a Mountain View, in California, la conferenza annuale di Google I/O, dedicata sì agli sviluppatori ma che da sempre richiama l’attenzione dei miliardi di utenti che in tutto il mondo utilizzano ogni giorno i servizi di Big G. C’è un video che circola su TikTok, realizzato da The Verge, il cui montaggio rende l’idea di quante volte il Ceo di Alphabet (la holding che controlla Google) Sundar Pichai abbia pronunciato la parola intelligenza artificiale. Spoiler: parecchie. Quali sono dunque le novità su questo fronte a diversi mesi dal giorno in cui OpenAI ha reso disponibile in tutto il mondo ChatGPT? Google ha presentato un aggiornamento di Bard, il chatbot con cui la multinazionale intende sfidare OpenAI e gli altri competitor. Come vi avevamo anticipato, Bard è supportato da PaLM 2, un cosiddetto large language model.
Al momento Bard è disponibile soltanto in lingua inglese (ChatGPT, lo ricordiamo, quando è stato lanciato supportava anche l’italiano). Sempre in merito all’intelligenza artificiale ci sono altre novità: Google intende rispondere a Microsoft, dopo che il gigante di Redmond ha investito 10 miliardi di OpenAI puntando a risollevare le modeste sorti di Bing, il suo motore di ricerca, potenziandolo con GPT-4, la tecnologia alla base di ChatGPT. Se si parla di motori di ricerca Google non può certo tirarsi indietro: l’azienda non rivoluzionerà l’iconica impostazione grafica e dunque non ci sarà nessun tentativo di scimmiottare i competitor.
Nel corso della conferenza di Google è stata data una dimostrazione in merito a cosa cambierà facendo ricerca con l’intelligenza artificiale: digitando qualsiasi cosa nella barra verrà prodotta la consueta schermata dei risultati, arricchita però da un box in cui l’AI offrirà un riassunto dei contenuti più pertinenti e interessanti, arricchiti da link per approfondire. Insomma, Google non muterà nonostante il panico diffusosi a Mountain View di fronte al successo globale di ChatGPT e all’attivismo di Microsoft. C’è stato poi spazio per presentare Sidekick, un nuovo strumento di Google Docs che sfrutta l’AI generativa per affiancare la scrittura di un testo e aiutare l’utente con ulteriori suggerimenti.