La Commissione europea ha aperto un’indagine nei confronti del colosso dell’e-commerce ed entro il 15 novembre comunicherà i risultati
A distanza di qualche giorno dalla diffusione dei nomi delle 7 sorvegliate speciali dall’Antitrust dell’UE, tra cui anche Amazon, alla luce del Digital Markets Act, il colosso dell’e-commerce è di nuovo sotto la lente del garante europeo. Ma stavolta la questione è di tutt’altra natura.
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L’acquisizione di iRobot
L’acquisizione da 1.7 miliardi di dollari da parte di Amazon del produttore di aspirapolvere iRobot ha riacceso i fari dell’Antitrust sulla concorrenza.
Le preoccupazioni sulla mossa della big tech di Seattle nascono dal fatto che potrebbe ridurre la concorrenza e rafforzare la propria posizione come fornitore del mercato online, secondo quanto affermato dal Garante. La Commissione europea ha, pertanto, aperto un’indagine ed entro il 15 novembre deciderà se cancellare o bloccare l’accordo. A livello globale, le forze dell’antitrust hanno intensificato il controllo sull’acquisizione di rivali più piccoli da parte delle big tech, preoccupati per l’accumulo di quantità di dati da parte di poche grandi aziende che sfruttano il loro dominio su nuovi mercati. In questo specifico caso, l’acquisizione annunciata nell’agosto dello scorso anno di Roomba, il robot aspirapolvere di iRobot, va ad aggiungersi al già ampio portafoglio di dispositivi intelligenti di Amazon, che include l’assistente vocale Alexa, termostati intelligenti, dispositivi di sicurezza e display intelligenti montati a parete. La Commissione UE ha affermato di avere collaborato a stretto contatto con altre autorità garanti della concorrenza durante gli inizi dell’indagine e che proseguirà in questa direzione. «Continuiamo a lavorare con la Commissione Europea per rispondere alle domande e affrontare ogni preoccupazione individuata in questa fase – spiegano da Amazon – iRobot, che si trova ad affrontare un’intensa concorrenza da parte di altri fornitori di aspirapolvere, offre prodotti pratici e innovativi. Riteniamo che Amazon possa offrire a un’azienda come iRobot le risorse per accelerare l’innovazione e investire in funzionalità critiche, riducendo al contempo i prezzi a vantaggio dei consumatori».