Al momento sono 7 le società sotto stretta sorveglianza, alla luce del Digital Markets Act. Le altre saranno svelate a settembre
Cinque sono statunitensi, una è cinese e un’altra sudcoreana. A finire sotto stretta sorveglianza della Commissione Ue, nel quadro delle nuove regole antitrust previste nel Digital Markets Act, per il momento sono 7 colossi tech. Tra questi, ci sono le americane Google, Apple, Meta, Amazon e Microsoft, la cinese ByteDance – la casa madre di TikTok – e la sudcoreana Samsung. Ad annunciarle, il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, ma l’elenco non è finito qui. Bisognerà, però, aspettare settembre per sapere chi sono le altre dirette interessate entrate nell’occhio dell’antitrust europeo.
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Perchè ci sono le sorvegliate speciali
Queste società «hanno dimensioni che incidono sul mercato interno», ha dichiarato il commissario Breton, e pertanto sono classificate come ‘gatekeeper’.
L’elenco completo delle aziende con maggior potere di mercato sarà designato entro il 6 settembre e reso noto successivamente. Da quel momento, le big tech avranno 6 mesi per conformarsi alle nuove regole imposte dal Digital Markets Act, che prevede un giro di vite sui colossi dell’economia digitale, al fine di evitare una monopolizzazione del mercato, garantire la concorrenza e migliorare la qualità dell’innovazione a prezzi più bassi. il Digital Markets Act va, quindi, nella direzione di restringere ancora di più il perimetro entro il quale le big tech raccolgono i dati degli utenti, con la possibilità di disinstallare le applicazioni precaricate sui dispositivi e i relativi servizi di messaggistica.