Non è noto il numero di persone che verranno mandate a casa. Nel frattempo le vendite volano grazie alla guerra dei prezzi
Dopo aver visitato il mese scorso quello stesso stabilimento così importante per la produzione di auto elettriche in Cina, Elon Musk ha deciso di attuare un piano di licenziamenti nella fabbrica di Tesla a Shanghai. La notizia è stata riportata da Bloomberg, che ha citato fonti riservate. Al momento non è ancora noto il numero di dipendenti che saranno licenziati, ma pare che il round di layoff riguardi la divisione che si occupa dell’assemblaggio delle batterie.
Shanghai rappresenta un polo produttivo fondamentale per Tesla, l’azienda automotive più capitalizzata al mondo. Lo stabilimento ha una capacità produttiva di un milione di elettriche all’anno ed è il più grande al mondo tra tutti quelli aperti dalla società. In tutto occupa 20mila persone.
Da mesi Tesla ha dato il via a una vera e propria guerra dei prezzi, abbassandoli per vendere più auto e riuscire a competere con altre aziende (soprattutto cinesi), guadagnando così fette di mercato. Nel secondo trimestre 2023 il gruppo ha venduto 466mila vetture, ovvero il 10,3% in più rispetto al trimestre precedente e l’83% in più rispetto al secondo trimestre del 2022. I ricavi per singola auto sono però diminuiti. Le azioni di Tesla sono aumentate del 70% da maggio.
Dopo aver acquisito Twitter per 44 miliardi di dollari, Elon Musk si è concentrato moltissimo sul destino del social network e così diversi investitori di Tesla hanno espresso preoccupazioni per la situazione, temendo che gli affari dell’azienda automotive potessero peggiorare. Nonostante il piano di licenziamenti a Shanghai, i piani per quello stabilimento prevedono un’ulteriore espansione. Sul tema dei layoff rimandiamo al nostro dossier in cui abbiamo analizzato il fenomeno partendo dai numeri.