Dieci anni dopo, il seguito di un videogioco senza pietà. Disponibile anche sulla next gen
Brutale era e brutale è rimasto. Si è soltanto dato una bella rinfrescata per la next gen. Era il 2010 quando i gamer conobbero uno dei titoli più punitivi e cattivi della storia recente. Sviluppato dalla software house Team Meat, Super Meat Boy fu un successo di critica, un caso esemplare in cui dal mondo indie riuscì ad affermarsi un videogioco originale, sviluppato senza alcun desiderio di coccolarsi il pubblico con sessioni facili e rilassate. Su Xbox Series X/S è arrivato il seguito, dieci anni dopo: Super Meat Boy Forever è il nuovo capitolo in cui i soliti protagonisti – Meat Boy e Bendage Girl, due pezzi di…carne – conducono una vita all’apparenza normale e spensierata. I loro occhi sono tutti per Nugget, un tesoro di figlioletta che, ahinoi, viene subito rapita da Dr. Fetus mentre la famiglia si sta rilassando con un pic nic sul prato. A questo punto sorrisi e carezze abbandonano la console: i due genitori, più imbufaliti che mai, iniziano un lungo percorso per riprendersi l’adorata creatura.
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Super Meat Boy Forever: Io vi troverò…
Siamo morti una trentina di volte per concludere il primo livello neanche proibitivo (visti quelli successivi, a maggior ragione). Super Meat Boy Forever è diverso dal primo capitolo perché invece di un platform in cui è il giocatore a decidere i movimenti dei suoi eroi coloratissimi e arrabbiatissimi, questo titolo ci butta in una corsa senza fine, nella quale il nostro unico potere sarà saltare, abbassarci e tirare dei grossi pugni. L’esperienza, esattamente come nel primo titolo della saga, promette momenti di divertimento condito da tanti rumorosi e plateali gesti di protesta. Non potrete fermarvi: una volta partita la sessione dovrete soltanto agire per sopravvivere.
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Il gameplay di Super Meat Boy Forever si spiega in poche parole e, soprattutto, si impara sbagliando. Continuando a sbagliare. Quando vi sembrerà di aver capito come diamine far cascare alla svelta da una parete il o la protagonista della corsa, ebbene a quel punto inizierete a sfracellarvi contro seghe circolari appuntite. Il clima del titolo è un pò alla Pulp Fiction e, visto che abbiamo citato l’opera di Tarantino, è inevitabile parlare di sangue. Ne scorrerà a fiumi: sarà il vostro o quello dei nemici che annienterete.
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La prova su next gen
Provato sulla next gen, abbiamo apprezzato i notevoli salti di qualità grafici rispetto al titolo del 2010. Certo, il successo di Super Meat Boy non si sarebbe potuto basare sulla grafica, ma la fluidità del titolo e la possibilità di dosare le nostre azioni in base alla pressione sui tasti rende la sfida decisamente interessante. Non si tratterà di schiacciare in sequenza il tasto salta o abbassare la levetta per evitare di sbattere contro una parete: bisogna dosare il proprio slancio, capire quando è il momento di buttarsi a terra mentre si è in aria. Tante variabili in livelli che cambiano secondo dopo secondo. A rendere l’esperienza pazzescamente dinamica ci si è messa anche la console e la rapidità con cui si carica una partita. Ogni livello termina con noi che cerchiamo di acciuffare Nugget, ma di mezzo ci sarà sempre Dr Fetus che ce la strapperà di mano.
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In Super Meat Boy Forever ci sentiamo un pò come in Liam Neeson in Io vi troverò. L’unica differenza è che, rispetto al padre di famiglia più temibile al mondo, noi moriremo più e più volte nel tentativo. Fortuna vuole che gli sviluppatori hanno seminato check point in ogni livello: se siete dunque bravi a superare quella parte difficile c’è una buona probabilità che non la dobbiate ripetere in caso di caduta sulla proverbiale buccia di banana. Forse questa soluzione è stata pensata per rendere il titolo meno frustrante, soprattutto agli occhi di chi non ha mai giocato al primo capitolo. Le ambientazioni in grafica cartoon sono realizzate in maniera ottima e perfino il comparto audio non stona: in certi punti vi ritroverete perfino a fischiettare uno dei motivetti mentre danzate tra ostacoli mortali.