La startup innovativa Elden Pixels sfida Ghosts ‘n Goblins, Castlevania o Metroid?
Nei prossimi giorni tornerà sulle scene un grande classico dell’horror videoludico a firma Capcom (e stranamente non stiamo parlando di Resident Evil): Ghosts ‘n Goblins Resurrection. Per i pochi che non avessero mai sentito parlare dell’originale, uscito quasi 36 anni fa, si trattava di uno dei videogame più difficili mai sviluppati in cui, preso il controllo di un cavaliere in scintillante armatura, bisognava condurlo lungo reami pullulanti di mostri e demoni alla ricerca della classica pulzella da salvare. A poche ore da questo debutto tanto atteso, soprattutto dai videogiocatori di vecchia data, ecco però che spunta Cathedral, che sembra immancabilmente strizzare l’occhio al classico Capcom.
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Cavalieri tremembondi salgono in Cathedral
La somiglianza estetica c’è tutta. La grafica minimal, il cavaliere imbacuccato fino al naso nella sua armatura, frotte di zombie, scheletri, ectoplasmi e schifezze alate… A uno sguardo disattento, Cathedral pare proprio una copia in carta carbone di Ghosts ‘n Goblins per NES.
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In realtà la startup innovativa Elden Pixels, che si compone di fuoriusciti da altre startup del mondo videoludico (Zoink e Image & Form), ovvero Robert Kreese, Mikael Forslind, Isac Degerborg e Alexander Berggren (che hanno finanziato l’opera) e la software house Decemberborn Interactive di Acke Salem (che l’ha materialmente sviluppata) hanno puntato la barra della propria nave verso altre destinazioni.
E così, a dispetto di ogni somiglianza artistica, Cathedral non è un emulo di Ghosts ‘n Goblins per NES, quanto, per rimanere sempre sul vecchio Nintendo a 8-bit, un gemellino di Metroid o di Castlevania. Si infila insomma nel filone dei Metroidvania, ovvero di tutti quei titoli che presentano una enorme mappa piuttosto labirintica da esplorare ma che si concederà a voi a poco a poco, a seconda degli upgrade che riuscirete ad agguantare.
In totale Cathedral si compone di oltre 600 stanze, molte delle quali tematiche (si va dal classico castello infestato al cimitero, passando per gli immancabili mondi della neve e dell’acqua, ciascuno coi propri mostri) e sebbene le mappe non siano mai arzigogolate e accattivanti come quelle dei Metroid, riesce comunque a fare più che degnamente il suo lavoro, chiedendovi, ogni volta che metterete le mani su una chiave, un nuovo oggetto o una nuova abilità, di ritornare sui vostri passi per vedere quali segreti o vie del tutto inedite si apriranno nelle zone già visitate in virtù delle novità messe in saccoccia. Insomma, gli appassionati del genere saranno accontentati.