Tre rifugiati devono sopravvivere alle atrocità di un conflitto nascondendosi in casa. Per vivere devono fare qualcosa, ma qualsiasi cosa faranno può avvicinarli alla morte. Per ogni acquisto verrà devoluto 10% a War Child, un’organizzazione benefica che aiuta i bambini nelle aree colpite dalla guerra
Per strada la gente muore. Non c’è più polizia, non ci sono più leggi. C’è solo la guerra. Il detto hobbesiano homo homini lupus si è materializzato. Chi esce può essere fatto fuori da un proiettile, da una mina nascosta o da una granata inesplosa. O catturato dai predoni, rapinato dai tagliagole e violentato dai soldati. L’unica salvezza è frapporre quattro mura (difficile trovarle integre) tra noi e loro. Ma non si può vivere in casa per sempre, lo sappiamo bene dopo tutti questi mesi di lockdown: bisogna uscire in cerca di cibo e anche solo per non perdere del tutto la sanità mentale. Ecco in poche righe il cuore di This War of Mine, titolo dei talentuosi ragazzi di 11 bit studios, startup innovativa polacca (con all’attivo diversi titoli davvero meritevoli) che ci farà vivere gli orrori di un conflitto evitando però, come accade quasi sempre quando si parla di videogames bellici, di calarci nella mimetica del classico soldatone di turno senza macchia né paura, ma piazzandoci negli stracci logori di un pugno di civili malati e spaventati.
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Già disponibile su Android, iOS, Microsoft Windows, Classic Mac OS e Linux This War of Mine arriva ora su Switch con la Complete Edition che include 3 DLC: This War of Mine, This War of Mine: The Little Ones, This War of Mine: Stories – Season Pass. Il gioco “base” come si diceva, è uno strategico in cui si controllerà contemporaneamente uno sparuto gruppetto di sopravvissuti al conflitto. La morte è realmente dietro ciascuna nostra azione. È sufficiente un rumore per attrarre ladri o soldati (non fa differenza tra amici o nemici) o altri disperati armati. La casa in cui abbiamo trovato rifugio è stata parzialmente sventrata dalle bombe, perciò andrà riparata, le macerie rimosse.
This War of Mine
Buona parte del tempo sarà impegnato dalla necessità di costruire oggetti per assicurare ai tre la sopravvivenza: pale per rimuovere i detriti e arrivare a nuove stanze dello stabile, grimaldelli o leve improvvisate per scassinare gli armadi alla ricerca di cibo e medicinali, un giaciglio per riposare e recuperare un po’ di sanità mentale. E poi naturalmente bisogna assemblare anche armi di fortuna. Mentre i sopravvissuti saranno alle prese con i piccoli compiti quotidiani, come scaldare carne ritrovata per caso in cantina o barricare i vari punti di accesso dello stabile, noi dovremo monitorare i loro parametri vitali: energia, sonno, salute fisica e psichica. Quando uno di questi raggiunge livelli di guardia, il personaggio rischia di morire. Inviare in una ricognizione una persona troppo stressata, per esempio, farà sì che combini qualche errore e non torni viva. Lasciarla sola a casa potrebbe però indurla al suicidio.
E poi c’è la notte: quando mitra, bombe e pistole tacciono, per la città iniziano ad aggirarsi assassini, sciacalli e stupratori. Dovrete perciò decidere chi, del gruppetto, dovrà restare sveglio, di guardia allo stabile (possibilmente armato) e chi dovrà andare in giro in perlustrazione. Anche in questo caso, le scelte dovranno ricadere su chi non solo ha più attitudine a svolgere quella determinata mansione, ma si trova anche nelle condizioni di portarla a termine tornando sano e salvo. Meglio non fare uscire chi è troppo stanco e malato. E poi ci sono appunto le malattie: in guerra si può morire per un proiettile, è vero, ma anche per una infezione non curata. Se uno del gruppo si ammala occorreranno medicinali che dovranno essere cercati fuori di casa o barattati con altri sopravvissuti.
Sì, perché in giro per la città ci sono anche altri sopravvissuti. Alcuni sono spostati armati pronti a tutto pur di mettere le mani sul poco che avete in casa, altri potrebbero essere brave persone in cerca di un rifugio. Saprete discernere quando busseranno alla vostra porta chiedendovi aiuto? E poi, meglio aumentare il numero di membri a propria disposizione così da rafforzare la squadra o evitare di aggiungere nuove bocche da sfamare? Starà a voi scegliere, ben sapendo che ogni vostra scelta vi sarà rinfacciata in caso di game over, indicandovi se vi siete comportati in modo corretto, preservando nonostante tutto un pizzico di umanità, o meno. Come in tutti i survivor, i game over in This War of Mine saranno all’ordine del giorno: a ogni partita cambierà la sistemazione degli oggetti sparsi per la casa e la routine delle missioni che potrete sbloccare, così da non cadere presto vittima della noia, benché si registri una certa ripetitività di fondo nelle azioni che dovrete compiere per sopravvivere.
Come vi anticipavamo all’inizio di questa recensione, in This War of Mine Complete Edition troveranno posto tutti i contenuti aggiuntivi usciti per la versione originale: dall’Update rilasciato per la Anniversary Edition che include nuovi personaggi con cui interagire, nuove ambientazioni da esplorare e un nuovo finale possibile, creato appositamente per il 2° anniversario del gioco e This War of Mine Stories – la raccolta completa delle tre nuove storie ambientate nel mondo di This War of Mine. Ma il più interessante è senz’altro The Little Ones DLC che vi farà vivere le atrocità del conflitto dalla prospettiva di un bambino. Segnaliamo inoltre che acquistando questo contenuto su Steam verrà devoluto 10% a War Child, un’organizzazione benefica che aiuta i bambini nelle aree colpite dalla guerra.