Impiegati in un’azienda molto particolare. Il CEO è il Fato
C’è un detto molto noto attribuito a Benjamin Franklin secondo il quale sono soltanto due le cose certe nella vita. La morte e le tasse. Ora questo detto è diventato il nome di battesimo di un videogioco sviluppato dallo studio indipendente estone Placeholder Gameworks che ci mette nei panni di un Grim Reaper – per la precisione il Tristo Mietitore numero 42 – inquadrato dentro l’azienda con il Fato nel ruolo di CEO. Abbiamo giocato a Death and Taxes su Nintendo Switch e questa è la recensione di un titolo che ci mette di fronte a scelte non di cuore, ma di contabilità. Ogni giorno ha i propri task: quanti devono passar a miglior vita e quanti sopravvivere? Chi dobbiamo risparmiare? Chi proprio non deve passarla liscia?
Leggi anche: Felix The Reaper, la morte sopraggiunge danzando
Death and Taxes: porterete a termine il lavoro?
Può sembrare inquietante – e in parte lo è – ma Death and Taxes non è affatto un gioco violento. Il gameplay è essenziale e potremmo dire addirittura riflessivo. Alla nostra scrivania – la logica è aziendale al 100% – ci ritroveremo ogni giorno un nuovo fascicolo con gli obiettivi da portare a casa e i fogli con i profili di diverse persone. Poche righe di biografia, una foto, il lavoro e l’età: tanto basta per esprimere o meno il pollice verso in questa sorta di Colosseo.
Leggi anche: The Suicide of Rachel Foster: film interattivo in un passato oscuro
Nulla è cruento, ma l’idea che la nostra vita sia appesa alla scelta di un’azienda gestita dal Fato non ci mette certo di buon umore. Il nostro lavoro sarà semplicemente quello di mettere una crocetta sulla casella “Live” o “Die” e sperare di aver fatto bene il nostro lavoro. Processando tutto in una sorta di mangiacarte, a quel punto dovremo salire all’ultimo piano per confrontarci con il boss. Gatto sulle gambe, è lui che ci ha scelto per questo compito ed è lui che giudicherà il nostro operato.
Leggi anche: West of Dead: su PS4 l’aldilà imbevuto di western
Se in un primo momento Death and Taxes può sembrare troppo essenziale nel gameplay (nessun movimento, ma soltanto un cursore con cui afferrare oggetti sulla scrivania), in breve si rivela un piacevole titolo che ci mette nei panni di un vero burattinaio. Forse all’inizio ci faremo scrupoli, risparmiando chi ha vissuto in maniera impeccabile, rispettando gli altri e facendo solo del bene. Purtroppo la contabilità del Fato esige altre logiche: se due devono morire, due devono essere. Non uno di più, non uno di meno. Attenzione: i numeri non mentono e dovrete considerare che vi servono soldi. Fate male il vostro lavoro e addio stipendio…
Leggi anche: Distraint 2, l’incubo di Prince continua. L’horror indie arriva su Switch