Gli stessi metodi anti-terrorismo per combattere il «nemico invisibile». Contro il Covid 19 in campo lo Shin Bet
Anche Israele è in campo contro il coronavirus. Secondo quanto ha riportato il corrispondente del Corriere della Sera, il governo di Benjamin Netanyahu starebbe utilizzando nei confronti dei contagiati da Covid 19 gli stessi strumenti tecnologici che i servizi segreti utilizzano nella guerra contro il terrorismo. A cominciare dalla geolocalizzazione per assicurarsi che chi deve stare in isolamento a casa rispetti i presidi sanitari e non esca, mettendo a rischio altre persone. Il premier israeliano ha parlato di una guerra contro un «nemico invisibile» e ha già predisposto la chiusura di ristoranti bar e altri locali pubblici.
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Israele: guerra tecnologica al virus
Nell’emergenza globale che ha scosso il mondo intero la difesa della privacy sta cedendo terreno alla priorità della salute pubblica. Così in Israele la tecnologia dello Shin Bet, l’agenzia di intelligence per gli affari interni, utilizzerà la geolocalizzazione anche per capire dove le persone contagiate dal virus sono state prima del periodo di isolamento in casa. In Medio Oriente le misure contro il coronavirus sono sempre più simili a quelle già attuate da settimane in Italia e, a partire dagli ultimi giorni, in paesi europei come Francia e Spagna.
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Secondo la stampa israeliana sarebbero 200 i cittadini risultati positivi al Covid 19 e migliaia quelli costretti in isolamento per evitare il contagio nel paese. Lo stravolgimento della vita politica ha coinvolto anche il corso della giustizia: il premier Netanyahu avrebbe dovuto recarsi in tribunale martedì prossimo per il processo che lo vede coinvolto per corruzione, frode e abuso d’ufficio. Tutto rimandato a maggio. Come se non bastasse, oggi in Israele sono partite le consultazioni per la formazione del nuovo governo: il momento drammatico potrebbe imporre all’attuale premier e al rivale Benny Gantz una tregua per dar vita a un esecutivo d’unità nazionale.