Il colosso nipponico svela il suo nuovo top di gamma con schermo 21:9 e altri tre modelli. Dall’economico L3 a quelli di media fascia 10 e 10 Plus
Un nuovo smartphone entry-level, l’Xperia L3. Due nuovi modelli di media fascia, eredi dell’XA2 Plus: si chiamano Xperia 10 e 10 Plus. Infine, il pezzo forte che arriverà però solo a maggio. Cioè Xperia 1, il nuovo top di gamma. Con cui Sony ricomincia la serie, al contempo custodendo i soliti punti forti delle sue proposte mobile: audio, video, esperienza premium, design che cerca in tutti i modi – anche stavolta col rapporto di forma del display 21:9, quello nativo cinematografico – di differenziarsi dall’affollatissima concorrenza. Per ora, da queste parti, niente che si pieghi.
Le tecnologie dalla grande famiglia Sony
Nonostante manchi ancora un po’, e invece i modelli più economici siano disponibili fin da oggi, gran parte dell’attenzione finisce su quel telefono dalle linee sinuose e pulite. Uno scrigno di tecnologie pescate, come sempre capita in casa nipponica, dalle infinite divisioni e dalle migliori risorse del gruppo. È per esempio il caso dello schermo, un pannello da 6,5 pollici CinemaWide 4K OLED, che attinge alle soluzioni dei televisori Bravia, come il processore che porta tutti i contenuti in HDR. Oppure del comparto fotografico (tripla fotocamera da 12 megapixel: teleobiettivo, supergrandangolo e grandangolo, la frontale è invece da 8), sviluppato ispirandosi alla serie di reflex e mirrorless Sony α e al sistema Bionz X per mobile.
E di quello video, ovviamente: qui a metterci lo zampino sono stati gli esperti di CineAlta, il marchio di Sony che progetta le videocamere professionali come la celebre Venice. E sull’Xperia 1 c’è la possibilità di lanciare una serie di funzionalità (vedi la gestione della gamma cromatica in 4K HDR a 24 fps) che promettono di mettere chiunque, o quasi, sulla sedia del regista.
L’ideale successore dell’XZ3, presentato al Mobile World Congress in corso nella capitale catalana, monta l’ultimo SoC degli americani di Qualcomm: lo Snapdragon 855 presentato due mesi fa e più veloce del 25% rispetto al predecessore (e una performance della GPU migliorata del 40% rispetto alle precedenti generazioni) supportato da 6GB di Ram e da una memoria espandibile di 128GB.
Suono, giochi, colori
Suono Dolby Atmos, anche in questo caso sviluppato con Sony Picture Entertainment, hub per il gaming Game Enhancer, con cui bloccare le notifiche mentre si è impegnati in una sessione di Fortnite e registrazione delle fasi di gioco, l’Xperia 1 sfoggia una scheda tecnica di tutto rispetto. La completano una batteria da 3.330mAh, il sensore d’impronta digitale collocato di lato nel tasto d’accensione, la certificazione di resistenza all’acqua IP65/68 (e la protezione totale per urti e graffi con Gorilla Glass 6) mentre il display in 21:9 promette il multitasking secco di due app contemporanee. Quattro i colori: Black, Purple, Grey e White. Ma per il prezzo di questo dual-SIM ibrido (o metti un’altra scheda, o una SD per la memoria) con Android 9 Pie è ancora troppo presto. Se ne riparlerà fra qualche settimana: ma la vetrina spagnola era ovviamente irrinunciabile.
Gli altri modelli: Xperia L3, 10 e 10 Plus
A parte gli accessori (come le cuffie open-ear stereo bluetooth SBH82D e la cover Style Touch SCTI30 in colori complementari a quelli dello smartphone e con la parte frontale trasparente) Sony ha lanciato sui mercati fin da oggi il nuovo economico L3 (199 euro per un telefono Android 8.0 da 5,7 pollici HD+ con doppia fotocamera da 13 e 2 megapixel, batteria da 3.300mAh e processore MediaTek Helio P22) e i due alfieri di medio livello. Che in effetti, per 349 e 429 euro, propongono qualcosa di ben più interessante.
A partire dai SoC Snapdragon rispettivamente 630 per il modello (con 3GB di Ram) per il 10 e 636 (con 4GB) per il 10 Plus, passando per una doppia fotocamera da 13+5 megapixel o 12+8, anche se la memoria a 64 GB, pur espandibile (solito sistema doppia SIM ibrida ma solo per il 10: il Plus può ospitarne due più l’eventuale memoria aggiuntiva), sembra un po’ sottodimensionata. Ma ci sono anche in questo caso il nuovo formato 21:9, la risoluzione FullHD+ dei display (da 6 e 6,5 pollici), un design decisamente più curato, la registrazione in 4K, gli standard di alta fedeltà audio Hi-Res e diverse altre funzionalità come SteadyShot, per minimizzare le sfocature nei video, anche in movimento. E ne fanno un buon compromesso fra qualità e prezzi accessibili.