La TOP10 dei round più importanti del primo trimestre, che da sola conta più del doppio di tutti gli investimenti effettuati nell’intero trimestre 2016. (I dati sono raffrontati con Crunchbase e Finsmes e nell’infografica abbiamo censito anche le campagne di equity crowdfunding)
Diciamolo subito: tra gennaio e marzo 2017 sono stati investiti in startup il doppio dei milioni dello stesso trimestre lo scorso anno. Guardando i dati, un numero molto vicino al trend del terzo trimestre 2016. Va detto anche che dentro questi 46 milioni ci sono anche i 10 milioni (di dollari) del round di investimento di series A chiuso a marzo da MotorK, che “anagraficamente” non può più considerarsi una startup: l’azienda di digital automotive è stata fondata nel 2010.
Spazio all’equity crowdfunding
Abbiamo registrato in tutto 29 operazioni in Italia nei primi tre mesi dell’anno, tra venture capital e finanziamenti privati. E per la prima volta, alla luce dello slancio dato al settore con il nuovo regolamento Consob, abbiamo censito anche le campagne di equity crowdfunding. Inoltre, pur essendo dei round, abbiamo distinto (anche graficamente) dagli altri le operazioni di aumento di capitale degli acceleratori. I dati in nostro possesso sono stati ricavati dai comunicati di chiusura delle operazioni diffusi dalle singole aziende, e incrociati con quelli di Finsmes e di Crunchbase.
La Top 10 degli investimenti
“At a glance”, come direbbero gli anglosassoni, ecco le 10 operazioni più importanti chiuse tra gennaio e marzo 2017. Il taglio più piccolo è di 1,4 milioni (sono rimasti fuori da questa classifica anche round da 1 milione. Qui la lista completa di tutte le operazioni del primo trimestre in Italia e in startup estere fatte da italiani). Volendo fare una esercitazione numerica, l’ammontare totale di soltanto questi 10 investimenti risulta essere quasi il doppio di tutti quelli effettuati nello primo trimestre 2016.
1. Pedius
Data: 16 gennaio
Operazione: Round A
Guidato da: Invitalia Ventures, Principia SGR, TIM Ventures.
Valore: 1,4 milioni €
2. Vino 75
Data: 17 gennaio
Operazione: Round A
Valore: 1,5 milioni €
Guidato da: Invitalia Ventures e Sici Sgr
3. 40 South Energy Italia
Data: 20 gennaio
Operazione: Round
Valore: 2,25 milioni €
Guidato da: Invitalia Ventures ed Enel Green Power
4. MainStreaming
Valore: 4 milioni €
Guidato da: United Ventures
5. Thron
Data: 28 febbraio
Operazione: Round
Valore: 3 milioni €
Guidato da: soci attuali, IPE Investimenti
6. Fazland
Data: 28 febbraio
Operazione: Round
Valore: 4,5 milioni €
Guidato da: RedSeed Ventures
7. Zehus
Data: 10 marzo
Operazione: Round
Valore: 1,5 milioni €
Guidato da: Invitalia Ventures in matching con altri investitori
8. Biovelocita
Data: 17 marzo
Operazione: Round
Valore: 7,25 milioni €
Guidato da: Banca Profilo e Banor Sim S.p.A.
9. MotorK
Data: 23 marzo
Operazione: Round A
Valore: 10 milioni $
Guidato da: 83North e Zobito
10. Treedom
Data: 23 marzo
Operazione: Round
Valore: 2,45 milioni €
Guidato da: Club Deal (Ersel), Antonello Manuli Holding, Rancilio Cube, U-Start Club, Sella Ventures.
Un “trend”? E’ troppo presto
E’ presto per dire che questi 46 milioni investiti siano un buon dato. E’ presto, soprattutto, per poterlo anche solo immaginare come un “trend”. E non per andamento costante o meno quanto perché, è bene ricordarlo, molte delle operazioni già concluse nel 2016 sono state perfezionate formalmente dopo il primo gennaio del nuovo anno, in modo da poter beneficiare dei nuovi incentivi a sostegno delle startup e delle piccole medie imprese innovative previsti dalla Legge di Bilancio, con la possibilità per chi investe in startup e pmi innovative di poter usufruire di detrazioni fiscali pari al 30% dell’importo investito.
*EDIT: L’aumento di capitale (riservato) di LVenture Group SpA è stato aggiunto al grafico in base alle indicazioni fornite dall’ufficio stampa della società. Il totale aggiornato degli investimenti del Q1 è quindi 46,982 milioni