Ha sei ruote, è elettrico con batteria integrata e si muove a velocità ridotta. Occupa il marciapiede, non la carreggiata. In questa fase di test, ogni Amazon Scout è seguito da un collaboratore Amazon (di persona), che supervisionerà la consegna e il tragitto
Da poche ore circola in un quartiere di Washington non tanto distante dal quartier generale Amazon di Seattle, impegnato nei suoi primi test pubblici. Stiamo parlando di Amazon Scout: il robot-corriere inventato dal colosso dell’e-commerce per consegnare i pacchi al cliente finale, eliminando quindi il corriere espresso dall’equazione.
Amazon Scout
La nuova invenzione in casa Amazon si chiama Scout ed è il primo robot-corriere inventato dal colosso americano dell’e-commerce, in circolazione dal 23 gennaio in un quartiere di Snohomish, nello Stato di Washington dove ha sede il quartier generale del gruppo di Bezos.
Si tratta di un piccolo veicolo (la grandezza è più o meno quella di un frigo da sporto) dotato di sei ruote e alimentato a batteria, che si occuperà della consegna dei pacchi porta a porta.
Attualmente sono in fase di sperimentazione: sei dispositivi in un unico quartiere a Washington, dove i pacchi verranno consegnati nelle ore diurne tra il lunedì e il venerdì. Secondo Amazon, i robot saranno accompagnati da dei supervisori umani per vedere come si comportano e garantire una navigazione sicura ed efficiente nel rispetto di animali domestici, pedoni o qualsiasi altra cosa possano trovare sul loro cammino.
In caso di esito positivo, i prossimi test verranno poi condotti in altre città e in particolari luoghi, come campus universitari e complessi di uffici. Amazon Scout aprirà probabilmente la strada ad un nuovo mercato di robot automatizzati.
Un test affiancato da un operatore
I test di questi giorni prevedono l’affiancamento da parte di un operatore, che ha il compito di seguire i robot e assicurarsi che eviti pedoni, animali e qualsiasi altro tipo di ostacolo. La supervisione umana è dunque un elemento indispensabile, soprattutto in questa fase di primi test.
Secondo Amazon, Scout è già capace di rilevare ogni eventuale ostacolo, come pedoni, animali e altri tipi di ostacoli (mobili o fissi). Alcuni dettagli, tuttavia, sono ancora poco chiari: ad esempio, come farà il cliente ad autenticarsi e farsi riconoscere da Scout, onde evitare che il pacco venga consegnato alla persona sbagliata.
Amazon non è l’unica azienda del settore che si sta impegnando per automatizzare la consegna di pacchi e prodotti; naturalmente la sua posizione di dominio del settore dell’ecommerce è un vantaggio non da poco, e l’interazione con altri servizi già presentati, come per esempio quello che apre automaticamente la porta di casa o del garage non fa che aumentare il suo potenziale.
Non vi è alcun dubbio che il nuovo modello di robot corriere è interessante e certamente adatto ai quartieri residenziali con poco traffico e marciapiedi spaziosi. Chissà che Amazon non decida di sperimentarlo anche in Italia.