Da un’idea di Elisabetta Bruno e Riccardo Rodella, il sito punta a proporre sempre più beni e servizi a chi ha bisogno di ripartire. «Tutto è nato con una telefonata e oggi siamo un’associazione di volontariato che trae la propria forza dalla collaborazione tra più soggetti»
Fondato a Faenza all’indomani dell’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna nel maggio 2023, il sito Checosatiserve.it ha uno scopo ben preciso: organizzare e mettere a disposizione gratuitamente oggetti e beni necessari a chi ha perso molto, o tutto. Il progetto offre l’opportunità di fare matching tra domanda e offerta di prodotti in modo semplice e gratuito. Dai mobili agli elettrodomestici sino ai più comuni oggetti di uso quotidiano. «Durante quei giorni ci siamo messi gli stivali e siamo andati ad aiutare coloro che erano in difficoltà – raccontano Elisabetta Bruno e Riccardo Rodella, ideatori di Checosatiserve.it – Ma a un certo punto ci siamo resi conto che tutto questo non bastava e ci siamo chiesti che cosa avremmo potuto fare di più con quello che sappiamo fare. In quel momento è nata l’idea di creare da zero una piattaforma che potesse essere utile a proporre e individuare oggetti che, purtroppo, famiglie e persone hanno perso durante l’alluvione». Un sistema pratico che permette anche di ridurre le eccedenze provenienti dalle donazioni le quali, spesso, le associazioni di volontariato non sanno come smaltire.
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Come funziona Checosatiserve.it
Su Checosatiserve.it è possibile inserire gli annunci con i prodotti da offrire. «Il fatto che sia tutto disponibile all’interno di un unico canale evita dispersioni di beni e perdite di tempo – spiega Elisabetta – Molte persone utilizzano Telegram, i gruppi Facebook o le storie di Instagram per offrire o chiedere aiuto. Ma in situazioni di emergenza come quella accaduta in Emilia Romagna, una delle necessità più grandi è gestire in modo organizzato il flusso delle informazioni, per far sì che tutti questi aiuti arrivino realmente a chi ne ha bisogno. Proprio questo è lo scopo per cui è nata la piattaforma». Oggi è quindi possibile inserire gli annunci sul sito nello stesso modo con cui è possibile vendere un oggetto usato su un marketplace, utilizzando filtri ed entrando in contatto diretto con chi dona.
Il progetto vanta già una serie di partner come Luca La Mesa, Bakeca.it, Create PR, Comunico, Poste Italiane, magnews, ICT Legal Consulting, Fattoretto Agency, Bhoost, Floox s.r.l. SB, Andrea Cocciardo, FuorisedeAdv, Andrea Tasselli, Jacopo Silvestri, Money.it, Touchpoint, Mario Moroni, Medialand. «Non saremmo mai riusciti a fare tutto questo lavoro da soli e siamo molto riconoscenti ai partner che ci stanno appoggiando – racconta Elisabetta – Tutto è partito da una telefonata e oggi siamo un’associazione di volontariato che trae la propria forza dalla collaborazione tra più soggetti». Infatti, grazie al supporto operativo di Bakeca.it, la piattaforma consente di creare un annuncio e inserire un prodotto o bene da offrire a zero euro, e attraverso l’intervento di Poste Italiane, i costi di trasporto e consegna dei beni sono ridotti al minimo.
Il futuro di Checosatiserve.it
«In una seconda fase, che sarà annunciata nelle prossime settimane, sarà possibile gestire anche la spedizione dei prodotti come elettrodomestici, climatizzatori e alcune tipologie di mobili, così da venire incontro a problematiche concrete che molti si trovano a dover sostenere – racconta Elisabetta – Con l’augurio che, in futuro, Checosatiserve.it possa essere utile in occasioni simili». L’idea resta quella di aumentare gli oggetti disponibili sul sito e proporre nuovi servizi. «Le aspettative di crescita sono alte e i presupposti ci sono tutti – conclude la cofounder – Siamo al lavoro per raccogliere le adesioni da parte di chi vuole offrire il proprio supporto ed entrare a fare parte della filiera».