Una delle eccellenze nazionali nel settore della space economy. La struttura sorgerà nelle ex Cartiere Burgo. Il Ceo David Avino: «Abbiamo in ballo alcuni progetti con il governo italiano»
Argotec è una tra le più importanti space company italiane. Con sede a Torino e nel Maryland, dal 2008 lavora su microsatelliti e nel settore della space economy. Il nostro Viaggio in Italia questo giovedì fa tappa a San Mauro Torinese, nella nuova sede dello SpacePark di Argotec, che consentirà all’azienda un salto di qualità dal punto di vista produttivo. Con un investimento da 25 milioni di euro, Argotec oggi punta a consolidare la leadership all’interno dell’industria aerospaziale a livello internazionale accelerando la crescita e supportando l’espansione negli Stati Uniti.
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Cosa fa Argotec
Fondata oltre dieci anni fa, quando di space economy in Italia se ne parlava davvero poco, Argotec è riuscita a distinguersi sin dai suoi primi passi. Si occupa non solo di sviluppare microsatelliti e di garantire comfort e sicurezza agli astronauti: lo scorso anno, selezionata dalla NASA con uno dei suoi satelliti ArgoMoon, ha partecipato alla missione Artemis per riportare l’uomo sulla Luna. ArgoMoon, dotato di due ottiche, permette di effettuare fotografie con un’elevata risoluzione e fornisce al computer di bordo delle immagini da elaborare per la navigazione autonoma.
«Una delle nostre principali attività è quella di addestrare gli astronauti e il personale di terra e siamo in contatto con la Stazione Spaziale Internazionale – spiega David Avino, CEO e founder di Argotec -. Investiamo continuamente in Ricerca e Sviluppo per creare tecnologie completamente innovative in un’area che una decina di anni fa non era neppure abitata. Al contempo, continuiamo le nostre attività in coordinamento con alcuni dei più importanti centri di ricerca a livello nazionale e internazionale».
SpacePark alle porte di Torino
Con un team suddiviso tra l’Italia e gli Stati Uniti, Argotec da San Mauro Torinese lancia il suo nuovo SpacePark, sorto grazie alla riqualificazione di un edificio di particolare prestigio architettonico. Si tratta delle ex Cartiere Burgo, una delle quattro opere progettate in Italia dal brasiliano Oscar Niemeyer. Qui Argotec avvia la sua nuova linea produttiva che entrerà in attività a partire dal 2024. «La scelta di ristrutturare l’opera di Niemeyer nasce dalla volontà di non versare nuovo cemento e di valorizzare un’opera prestigiosa sul nostro territorio che andava recuperata – ha spiegato Avino -. Anche se questo ci richiederà un notevole sforzo economico e di tempo per riadattare la struttura alle nostre esigenze. Qui, nella nostra nuova casa, il prossimo anno ospiteremo oltre 200 persone all’interno di lab condivisi con startupper e imprenditori che potranno coesistere e contaminarsi».
E l’attenzione all’ambiente nello SpacePark non mancherà attraverso soluzioni innovative per la sostenibilità dell’edificio, ricorrendo a fonti rinnovabili e a nuove tecnologie per il risparmio energetico. Terminati i lavori, l’azienda sarà in grado di produrre da subito 52 satelliti all’anno (uno a settimana), con la possibilità di aumentare ulteriormente la produzione in futuro. E con un nuovo consiglio di amministrazione, che verrà completato in autunno, Argotec punta a entrare con maggior forza in nuovi mercati oltre ad accelerare e favorire la nascita di nuovi progetti di Ricerca e Sviluppo per lo spazio. Con questa mission, il nuovo CdA vedrà la presenza di figure di alto profilo, europee e statunitensi, con competenze specifiche nei settori tra cui quello istituzionale, della difesa, tecnologico, finance e legal. Un progetto di governance supportato da Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo.
Progetti futuri
Argotec sta lavorando per includere circa 17mila metri quadri di spazi verdi aperti al pubblico, e 1200 metri quadri di aree dedicate a imprese, incubatori e startup. Tra i prossimi passi della società – oltre a un piano di assunzioni con circa 100 nuovi ingressi – c’è un investimento per 4,5 milioni di euro per un nuovo impianto produttivo nel Maryland (Stati Uniti), dove Argotec ha già una sua sede.
«Nel Maryland adesso puntiamo ad assumere altre persone e vogliamo investire negli USA per aumentare la nostra capacità di ricerca», spiega Avino. Nel 2023 l’azienda prevede di raddoppiare il fatturato rispetto al 2022 (arrivando a 20 milioni di euro), per poi toccare quota 50 milioni di euro nel 2024. «Abbiamo in ballo anche una serie di progetti con il governo italiano come il programma di osservazione della Terra IRIDE, al quale forniremo una nostra costellazione (HEO, Hawk for Earth Observation) che prevede fino a 40 satelliti – conclude il CEO – L’Italia avrà tanti occhi in più che la guarderanno dall’alto».