Anonymous Sudan, il gruppo di cybercrime che ha preso di mira la big tech americana, avrebbe iniziato a operare a inizio gennaio
Dal 5 giugno, Outlook, la posta elettronica di Microsoft e l’app cloud OneDrive hanno iniziato ad avere problemi. Una serie di ripetute interruzioni che, secondo quanto affermato dalla big tech, sono state causate da attacchi hacker. Responsabile del cybercrime sarebbe stato Anonymous Sudan, un gruppo attivo da questo gennaio.
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Anonymous Sudan, chi c’è dietro?
A livello tecnico non c’è stata alcuna violazione ai sistemi di Microsoft, secondo quanto affermato dalla big tech americana, ma si sarebbe, invece, trattato di un attacco di tipo “Ddos“: una tipologia di campagna che sfrutta una vasta gamma di dispositivi e computer per inondare di richieste i servizi presi di mira fino a causarne una temporanea indisponibilità. «Non abbiamo riscontrato alcuna prova che i dati dei clienti siano stati violati o compromessi», ha affermato la società. A essere responsabile dei crimini sarebbe stato Anonymous Sudan, un gruppo hacker che avrebbe iniziato a operare a inizio gennaio. Secondo quanto affermato da alcuni analisti informatici, Anonymous Sudan si sarebbe concentrato sui Paesi interessati alle questioni politiche sudanesi, mentre altri ricercatori ritengono che il gruppo sia, in realtà, un ramo della banda Killnet affiliata al Cremlino che farebbe riferimento al Sudan per fuorviare gli analisti.