L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato vuole accertare se il colosso statunitense abbia abusato dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata senza fornire informazioni per valutarne la congruità
«Meta potrebbe aver indebitamente interrotto le trattative per il rinnovo del contratto scaduto eliminando i contenuti musicali tutelati da Siae dalle proprie piattaforme social e non avrebbe fornito alla società le informazioni necessarie per svolgere le negoziazioni nel pieno rispetto del principio di trasparenza ed equità». Con questa motivazione, secondo quanto si apprende in una nota diffusa dall’Autorità, l’Antitrust dà avvio all’istruttoria su Meta. Al vaglio anche l’adozione di misure cautelari per il colosso americano.
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La vicenda
In particolar modo, secondo quanto contestato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il colosso statunitense potrebbe avere abusato dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata senza, però, fornire le opportune informazioni per valutarne l’effettiva congruità. A seguito dell’interruzione delle trattative, Meta ha eliminato dalle piattaforme social i contenuti musicali tutelati da Siae. L’Antitrust ritiene che l’abuso di dipendenza economica di cui ipotizza possa avere usufruito Meta, avrebbe un impatto significativo per la tutela della concorrenza nei mercati interessati e apporterebbe un grave danno per i consumatori.
Le conseguenze secondo l’Antitrust
«Tale condotta – sottolinea l’Antitrust – potrebbe non solo comprimere significativamente la capacità competitiva di Siae sui mercati interessati, ma anche impedire agli autori che rappresenta – parte significativa di quelli attivi in Italia – di raggiungere la categoria di utenti, sempre più ampia che fruisce delle piattaforme social». Il comportamento di Meta potrebbe avere ripercussioni non solo su coloro che sono tutelati da Siae ma anche sugli autori rappresentati da altre società e che sono contitolari dei diritti insieme a Siae. «Il mancato accesso dei contenuti musicali sulle piattaforme di Meta, inoltre, potrebbe avere effetti negativi anche per la remunerazione dei diritti connessi dei produttori di opere musicali e di tutte le altre posizioni giuridiche tutelate nell’ambito della legge sul diritto d’autore», si legge nella nota.
Contestualmente all’istruttoria, l’Autorità ha avviato anche il procedimento per adottare le eventuali misure cautelari ex art. 14-bis della legge n. 287/1990 che cita: «Nei casi di urgenza dovuta al rischio di un danno grave e irreparabile per la concorrenza, l’Autorità può, d’ufficio, ove constati ad un sommario esame la sussistenza di un’infrazione, deliberare l’adozione di misure cautelari». L’interruzione della negoziazione tra Meta e Siae, infatti, potrebbe incidere fin da subito sulle dinamiche competitive tra i diversi soggetti che compongono la filiera dei mercati dell’intermediazione dei diritti d’autore delle opere musicali e richiederebbe un intervento cautelare a garanzia della riattivazione di un processo di negoziazione tra Meta e Siae nel rispetto dei principi di buona fede, trasparenza ed equità. «Queste pratiche abusive, inoltre, potrebbero limitare in modo considerevole la possibilità di scelta dei consumatori che verrebbero privati della fruizione delle opere tutelate da Siae, componente importante dell’offerta musicale italiana e internazionale», conclude l’Antitrust.