Capitale umano, tecnologico, ricerca e innovazione, scalabilità, visione. Sono alcuni degli elementi che declinano le storie di questa lista non esaustiva dell’ecosistema italiano dell’innovazione incentrato sui più importanti round recenti, sui riconoscimenti ottenuti, sullo sviluppo del progetto e sull’espansione sul mercato
Torna la lista delle 100 migliori startup scelte da StartupItalia. Un approfondimento ormai nella tradizione del nostro giornale, che non pretende di fotografare in modo esaustivo il panorama nazionale dell’innovazione, che dovrebbe far segnare un nuovo record di investimenti al termine dell’anno.
Le 100 migliori startup del 2022 sono citate in un elenco in ordine alfabetico, non una classifica. La scelta si basa su elementi tangibili e rilevanti nel percorso di crescita e sviluppo. In primo luogo, si analizza la crescita aziendale e, quindi, i round di finanziamento più consistenti e recenti, possibilmente chiusi nel corso dell’anno.
Si tengono in considerazione anche i premi e i riconoscimenti ottenuti nelle competizioni per startup e nei bandi internazionali, in particolar modo europei, e nazionali. Vengono infine valutati il settore e gli ambiti di appartenenza, lo stato di avanzamento del progetto e dei prodotti o delle soluzioni proposte e l’eventuale prossima espansione sul mercato internazionale.
Dalla lista delle 100 migliori startup del 2022 saranno decise le 10 realtà finaliste di SIOS22 Winter Edition, in programma il 12 e 13 dicembre all’Università Bocconi.
Verso SIOS22 Winter Edition
Mancano infatti solo pochi giorni e lo StartupItalia Open Summit tornerà all’Università Bocconi di Milano, lunedì 12 e martedì 13 dicembre, per la settima edizione di SIOS22 Winter Edition. Per la prima volta organizzato in due giornate, l’evento è gratuito e aperto, previa registrazione. Parola chiave degli eventi di StartupItalia del 2022 è Reloaded, a indicare la ripartenza e il rilancio dopo le difficoltà dell’ultimo biennio.
Intanto, mercoledì 30 novembre, all’Enel Innovation Hub&Lab di Catania, si è tenuto SIOS22 Sicily Edition, il primo in Sicilia, in collaborazione con Enel. L’evento ha rappresentato un’occasione per approfondire l’ecosistema startup della regione, oltre all’innovazione e alla sfida della transizione ecologica.
StartupItalia top100, i nomi dalla A alla E
- 1000FARMACIE di Napoli, fondata nel 2020 e guidata dal CEO, Nicolò Petrone. Si tratta di una piattaforma che riunisce più di 100 farmacie indipendenti nelle maggiori città italiane, con più di 250mila clienti. Ha avuto una crescita esponenziale, facendo registrare una crescita del fatturato del 600% nel 2021. Oggi offre oltre 100mila prodotti. Un mese dopo aver chiuso un round da 15 milioni di dollari a febbraio, guidato dalla società P101, attraverso le controllate P102 e Italia500, e da Hbm Healthcare Investments, ha siglato un accordo con la multinazionale Bayer. Come spiegato su StartupItalia, l’accordo permette alla divisione Bayer consumer health di ottimizzare la sua offerta di servizi alla rete di farmacie sul territorio italiano.
- ABZERO di Pisa, nata come spin-off dell’Università Sant’Anna. Fondata nel 2017 da Andrea Cannas e Giuseppe Tortora, si pone l’obiettivo di trasportare tramite droni beni preziosi e deperibili in campo sanitario, come sangue, emocomponenti delle donazioni, organi, medicinali speciali e cibo biologico in maniera sicura ed efficiente. A luglio ha vinto la terza edizione della call “Io ci credo”, indetta da In Cibum Lab, incubatore certificato del Ministero dello Sviluppo economico.
- AMI POKÉ di Roma, è una catena di poké presente nella capitale, tra le principali società italiane in questo ambito. Dal 2018 al 2022, la crescita dell’azienda gondata da Alessandro De Crescenzo e Riccardo Bellini è stata continua e sostenuta, con un personale di circa 50 dipendenti under 30. Nel 2021 ha chiuso con 2,8 milioni di euro di ricavi, in crescita del 200% rispetto all’anno precedente. A marzo ha chiuso una campagna di raccolti fondi di 1,3 milioni di euro sulla piattaforma Mamacrowd, ponendosi l’obiettivo di aprire 26 nuovi locali entro il 2024.
- APOGEO SPACE di Brescia, attiva nel settore aerospaziale. La startup detiene il record per il più piccolo satellite rilasciato dalla Iss e punta a costruire una costellazione di nanosatelliti in grado di garantire la gestione di dati e dispositivi IoT. Primo Space ha ufficializzato a maggio il suo maggiore investimento, pari a cinque milioni di euro, proprio in Apogeo Space. I nuovi fondi servono per consolidare la struttura tecnica e commerciale della startup e realizzare gli sviluppi necessari per iniziare la produzione seriale della costellazione di nanosatelliti.
- ARTEMEST di Milano, con sede anche a New York, è un marketplace specializzato nel design di lusso made in Italy, nelle categorie di arredo, illuminazione, home decorazioni e oggettistica. L’azienda è stata fondata nel 2015 da Ippolita Rostagno e da Marco Credendino, con l’obiettivo di supportare artigiani, designer e Pmi sul mercato, valorizzando le tradizioni e la qualità delle produzioni italiane. La società ha ottenuto un nuovo finanziamento di 15 milioni di euro, guidato dal fondo di growth equity di Barcellona, Iris Ventures.
- AWORLD, nata a Torino nel 2019, è attiva nel settore climatico ed è la piattaforma ufficiale della campagna ActNow dell’Onu. A fondarla, Alessandro Armillotta, Marco Armellino e Alessandro Lancieri. A novembre ha raccolto un finanziamento di due milioni di euro, partecipato anche da Telefónica, seconda compagnia telefonica europea, che per la prima volta ha investito in una startup italiana. Il prossimo passo, ha commentato a StartupItalia Armellino, presidente di AWorld, sarà la preparazione a un round europeo e, dunque, l’espansione a livello internazionale.
- AXXEL di Roma. Guidata dal CEO Antonio Grillo, la società realizza soluzioni immersive per compagnie, startup, aziende e università. L’azienda è partner di Cisco e offre servizi che spaziano dalla sicurezza informatica, all’IoT, all’intelligenza informatica. Fra le varie soluzioni sviluppate, ci sono piattaforme dedicate all’esperienza di lavoro e di studio phygital e applicazioni per ottimizzare l’accesso alle risorse al materiale accademico, per gli studenti.
- BARBERINO’S, milanese, fondata nel 2015 da Michele Callegari e Niccolò Bencini. Conta oltre 20 negozi in Italia, oltre a un negozio in franchiste a Seoul, i cosiddetti Barber Corner itineranti e una scuola di formazione. Il fatturato per la fine del 2022 è di 3,5 milioni di euro, in forte crescita sui due milioni del 2021 e sul milione del 2020. Il prossimo passo sarà l’espansione all’estero, grazie anche a un round di serie A di tre milioni di euro chiuso a novembre.
- BENDING SPOONS di Milano. Sviluppatrice dell’app Immuni, la startup produce applicazioni per smartphone, scaricate da più di 500 milioni di persone, con oltre 90 milioni di utenti attivi. Nata nel 2013 e guidata dal CEO Luca Ferrari, ha ideato app come Splice e Live Quiz. Ha chiuso uno dei round di finanziamento maggiori tra le startup italiane nel 2022: 340 milini di dollari, provenienti da investitori nazionali, come Intesa Sanpaolo e Banco Bpm, e personaggi famosi internazionali, tra cui l’attore Ryan Reynolds. Tra i finanziatori anche Kerry Trainor, fondatore di Creator partners e già ad di Vimeo e SoundCloud.
- BESAFE GROUP, startup romana che, nel 2018, ha lanciato BeSafe Rate, una tariffa prepagata con assicurazione di viaggio inclusa. BeSafe Rate è nata con l’obiettivo di eliminare la preoccupazione quando si viaggia, offrendo alle strutture ricettive la garanzia di incasso, proprio grazie alla tariffa con assicurazione inclusa. Lo scorso aprile ha chiuso un round da 1,2 milioni di euro, sottoscritto dal Fondo acceleratori di Cdp Venture Capital e da Prana Ventures Sicaf.
- BETAGLUE TECHNOLOGIES, di Milano. È un’azienda biotech impegnata nello sviluppo di cure innovative contro i tumori, grazie a Bat-90, un prodotto somministrabile al paziente con un’iniezione percutanea o durante l’intervento chirurgico. Questa tecnologia costituisce una soluzione di medicina nucleare terapeutica che può aprire a un’evoluzione in campo oncologico. La società sta lavorando a una seconda soluzione per la medicina di precisione in radioterapia e ha chiuso un round di finanziamento di 10 milioni di euro nel 2022.
- BEVY di Milano, fondata quest’anno da Federica Lettieri e Hendrik Wavers. L’obiettivo è aiutare a risolvere il problema quotidiano di dover trasportare le casse d’acqua dal supermercato a casa, attraverso un servizio a domicilio, con consegne entro tre ore, senza costi aggiuntivi e con il vuoto a rendere. L’idea è piaciuta, tanto che FoodLabs, ha investito subito due milioni di euro nella startup, insieme ad altri investitori. “Un progetto non solo efficiente, ma sostenibile. In un Paese, l’Italia, con il più alto consumo di bevande in Pet di tutta Europa”, ha dichiarato Lettieri a StartupItalia. Il prossimo passo è quello di far diventare la società un modello su scala nazionale.
- BIZAWAY di Milano. Nata da un team di sviluppatori di information technology e professionisti specializzati in viaggi d’affari, ha lo scopo di semplificare l’ambito dei viaggi di lavoro. La piattaforma aiuta a gestire in modo efficiente il tempo e le risorse a disposizione, attraverso un software proprietario e di semplice utilizzo. Una cordata di fondi di investimento capitanata da Azimut, Gellify e Exor Seeds ha permesso alla startup di chiudere un round da 10 milioni di euro, dopo averne ricevuti altri due nel 2020, rispettivamente da due e 2,5 milioni.
- BKN301 di San Marino, è una società fintech che sviluppa servizi di pagamento e funzionalità di banking-as-a-service. Ha realizzato una piattaforma personalizzabile che assicura sicurezza e flessibilità, in grado di far guadagnare visibilità, ampliare il raggio di clienti e migliorare l’esperienza di utilizzo. La società ha chiuso a luglio un round di serie A di 15 milioni di euro, sottoscritto, fra gli altri investitori, da PayU, Azimut, Crif e Gnb swiss investments, che è impiegato per lo sviluppo dell’infrastruttura tecnologica della piattaforma e l’espansione in nuovi mercati emergenti.
- BLASTER FOUNDRY di Catania, è una startup che sviluppa soluzioni per fare pubblicità attraverso i videogiochi e si rivolge al comparto B2B2C. “Il miglior modo per le aziende di migliorare il dialogo con il pubblico è passando dai videogame”, raccontava Francesco Fichera, CEO dell’azienda, a StartupItalia, in occasione del SIOS22 Summer Edition. La realtà siciliana, nata nel 2021, ha vinto la Instal 4 Startup Challenge al SIOS21 Summer Edition.
- BONUSX di Milano. Ha sviluppato una piattaforma per aiutare i cittadini a scoprire e accedere in modo semplice alle agevolazioni e bonus pubblici ai quali hanno diritto. Si tratta di un algoritmo ideato da Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci, che in passato hanno lavorato per Boston Scientific, compagnia statunitense per la produzione di dispositivi biomedici. Il sistema di BonusX analizza le informazioni che l’utente ha fornito tramite un questionario e indica le prestazioni che possono essere richieste. Lo scorso febbraio è stata annunciata la chiusura di una raccolta complessiva di un milione di euro, sottoscritta tra equity, fondo perduto e finanziamenti. Presenti, fra gli altri investitori, Banco Bpm, 2031 e MoffuLabs.
- BUDDYFIT di Genova, fondata nel 2019 e guidata da Giovanni Ciferri, per rispondere all’esigenza di allenarsi in modo flessibile e da casa, senza vincoli di luogo o di orario. Si tratta di una app nel settore della salute e del benessere che a giugno ha ottenuto un round di investimento di oltre 10 milioni di euro, partecipato, fra gli altri fondi, da Azimut, Gellify come Advisor, Cairo communications e Rcs. I nuovi capitali sono destinati allo sviluppo di nuovi servizi e all’inserimento di oltre 50 nuove figure entro il 2023.
- CASAVO, di Milano. Nata nel 2017, è una piattaforma innovativa per vendere e comprare casa in Europa. Il suo modello di business è noto come instant buying, appunto una piattaforma tecnologica che acquista immobili direttamente dai venditori e, in un momento successivo alla loro ristrutturazione, cerca i clienti finali interessati all’acquisto. In cinque anni di vita, l’azienda fondata e guidata da Giorgio Tinacci ha raccolto 400 milioni di euro – l’ultimo round da 100 milioni di euro, di serie D, è stato chiuso a luglio con la partecipazione di Exor Nv. È tra le startup del settore immobiliare più finanziate di sempre nel Vecchio Continente.
- CELERY di Polignano a Mare, in Puglia. Attiva nel campo della nutrizione, realizza soluzioni alimentari innovative e in grado di apportare benefici alla salute. È specializzata nell’alimentazione e nella nutrizione per l’infanzia, gli sportivi e l’età più avanzata e ha servizi anche per la nutrizione degli animali. Ha brevettato un processo per la fermentazione di matrici vegetali, per la produzione di una bevanda simile allo yogurt a base di legumi e cereali, senza zuccheri e grassi. A febbraio, il fondo venture capital barese, Siryo, ha guidato un finanziamento da 2,5 milioni di euro.
- CONTESTS di Milano, con uffici a Las Vegas e a Madrid. Fondata da Massimiliano Squillace, la società ha lo scopo di favorire una comunicazione aziendale semplice e immediata tramite una piattaforma a disposizione del personale delle imprese. Unisce l’utilizzo dell’intelligenza artificiale, in grado di automatizzare le attività quotidiane, alla revisione umana dei propri esperti, per creare un prodotto che possa ideare una strategia di contenuti completa per i clienti. Nel 2021 ha concluso un round di cinque milioni di euro e, lo scorso aprile, il Fondo rilancio startup di Cdp Venture Capital ha sottoscritto un ulteriore investimento di un milione di euro.
- CORTILIA, startup lombarda attiva nel comparto della spesa online a filiera corta. Classificata come società benefit e B-Corp, ha sviluppato un e-commerce innovativo che conta più di 2.500 prodotti, provenienti da oltre 300 piccoli e medi produttori selezionati. “Stiamo lavorando per portare a bordo i produttori romani e vogliamo sempre di più rappresentare un luogo di consapevolezza per tante persone”, evidenziava Marco Porcaro, CEO dell’azienda, a StartupItalia, circa un mese dopo aver chiuso un aumento di capitale di 20 milioni di euro, guidato da Red circle investments.
- CREATIONDOSE di Catania. È una martech company, ossia offre soluzioni innovative e tecnologiche rivolte al mondo del marketing. Sviluppa strategie digitali ibride, servizi e prodotti, contenuti social e amplia una comunità di influencer per connettere le aziende con le nuove generazioni, specialmente gen Z e millennial. Il 2021 è stato un anno di cambiamenti: la crescita del personale, una serie di investimenti e nuove partecipazioni rilevanti. Lo scorso gennaio ha chiuso un round di un milione di euro, partecipato dal Fondo rilancio startup, gestito da Cdp Venture Capital e da altri business angels e investitori privati.
- CUBBIT di Bologna, startup deeptech, è stato il primo progetto in Europa di cloud distribuito per le aziende. La soluzione sviluppata per il mercato B2B consente l’archiviazione e la condivisione dei dati in modo sicuro, garantendo la privacy dell’informazione e la sostenibilità ambientale. Fondata nel 2016 da Marco Moschettini, Stefano Onofri, Alessandro Cillario e Lorenzo Posani, ha raccolto lo scorso anno un round di sette milioni di euro (qui l’articolo di StartupItalia) ed è partner del progetto europeo di cloud Gaia-X, rivolto al Web3.
- DELIVERISTO, milanese, è un’azienda nel settore alimentare. Nata nel 2019 dall’idea di Ivan Aimo, Luca Calia e Gabriele Angeleri, è un marketplace B2B rivolto ai ristoratori. Ha realizzato una app nel cui catalogo ci sono oltre 60mila prodotti di qualità, provenienti da oltre 350 fornitori italiani. L’ultimo round è stato finanziato da Vertis e ammonta a sette milioni di euro.
- D-ORBIT, di Como, nata nel 2011. È una startup di logistica e trasporto spaziale, col quartier generale sul lago di Como. Fondata da Luca Rossettini, ha annunciato la firma di un accordo con HyImpulse Technologies, startup tedesca del settore New-Space, per la realizzazione di una missione congiunta di lancio e rilascio in orbita di satelliti. A gennaio avrebbe dovuto quotarsi al Nasdaq, ma ha dovuto rinviare la decisione a causa della complessa situazione di mercato. I suoi ricavi per il 2022 sono stimati a circa 11 milioni di euro, quasi quattro volte superiori ai 3,4 milioni dello scorso anno.
- DOVEVIVO di Milano, piattaforma che gestisce e offre abitazioni per soggiorni di breve e lungo periodo in 40 città di sei Paesi europei. Ha in gestione 2.500 proprietà, con 13mila unità abitative in totale. A gennaio ha annunciato un finanziamento da 50 milioni di euro, sottoscritto da società affiliate e controllate dal fondo di investimento specializzato in immobiliare, Starwood Capital. Valerio Fonseca, CEO dell’azienda, ha affermato come i nuovi fondi siano destinati all’ampliamento dell’offerta, allo sviluppo della comunità di utenti e allo sviluppo di servizi, rivolti a proprietari, investitori e clienti.
- ENERGY DOME di Milano, con uffici anche a Reading, nel Regno Unito. L’azienda è nata nel 2019 dall’idea di Claudio Spadacini e opera nel settore dello stoccaggio di energia elettrica su larga scala e a lunga durata. Ha sviluppato un processo di stoccaggio di energia a emissioni zero, durante il quale l’anidride carbonica è utilizzata come fluido di lavoro in un ciclo chiuso, permettendo un accumulo di energia rinnovabile. Ha ottenuto un aumento di capitale di 10 milioni di euro, guidato dal Fondo evoluzione di Cdp Venture Capital e da Barclays. I fondi sono utilizzati per completare la costruzione dell’impianto dimostrativo della CO2 battery in Sardegna e accelerare la crescita delle attività.
- ENTANDO, scaleup lanciata tra la Sardegna e la California. Fondata nel 2015 negli Stati Uniti da Walter Ambu e Paul Hinz, attuale CEO, il suo percorso – raccontato da StartupItalia – l’ha portata a sbarcare a Cagliari. Si tratta di una società attiva nell’ambito B2B, ideatrice di un software proprietario, in grado di semplificare e ottimizzare lo sviluppo di applicazioni cloud sul sistema Kubernetes, sviluppato da Google. Lo scorso anno ha chiuso un round di Serie B da 11 milioni di euro, guidato dal fondo italiano di venture capital, United Ventures. Due anni prima aveva concluso un finanziamento di Serie A da 3,5 milioni di euro. A settembre di quest’anno, l’azienda è stata nominata Sample Vendor nel Gartner Hype Cycle, dedicato ai servizi di piattaforma cloud 2022.
- EPICODE di Roma, con sedi anche a Milano e Berlino. È una scuola di coding online che lo scorso anno ha formato oltre mille studenti e ha una rete di circa 600 partner aziendali, per l’inserimento lavorativo una volta terminata la fase accademica, lunga sei mesi e strutturata in percorsi specializzati. La formula di Epicode è all’insegna della sostenibilità economica: si paga solo metà corso, la seconda rata viene versata quando l’ex studente ha iniziato il suo nuovo lavoro. Lo scorso marzo, la startup ha annunciato la chiusura di un round da 10 milioni di euro e la fusione con Scrive School, società tra gli Stati Uniti e la Germania. A guidare il round Matteo de Brabant e Lorenzo Lamberti Sagliani e, tra gli investitori, Paolo Barberis di Nana Bianca.
- EUCLIDEA di Milano. Guidata dal CEO, Stefano Rossi, è una società fintech fondata nel 2015 da profili di primo piano nel mondo finanziario, l’anno seguente alla sua nascita ha ottenuto l’autorizzazione da Consob a operare come società di gestione patrimoniale mobiliare. L’azienda ha sviluppato un sistema in grado di semplificare e ottimizzare il processo di investimento, riducendo i passaggi e dimezzando i costi per i clienti. A oggi, la piattaforma proprietaria di Euclidea può analizzare in temp reale oltre 140mila fondi e fondi scambiati in borsa.
- EVERLI di Milano, guidata dal CEO, Federico Sargenti. Offre un servizio di spesa online in diversi supermercati e permette di consegnarla a domicilio in ogni momento, anche in giornata. Fondata nel 2014 e precedentemente conosciuta come Supermercato24, ha ottenuto lo scorso anno un round di Serie C di 100 milioni di dollari e un ulteriore finanziamento, sempre di serie C, da 22 milioni di euro, guidato da United Ventures, a marzo. L’obiettivo è proseguire il piano di espansione internazionale e diventare la piattaforma europea di riferimento per la spesa online. Oggi, Everli consegna nelle città di Italia, Francia, Polonia e Repubblica Ceca.
StartupItalia top100, i nomi dalla F alla N
- FABA di Treviso. Nata nel 2019 da un’idea di Matteo Fabbrini, attuale CEO, Chiara Gava, Alessio Polo e Francesco Poloniato, realizza giochi intelligenti e contenuti audio editoriali dedicati ai bambini. Ha sviluppato un giocattolo tecnologico che può essere utilizzato sia per riprodurre le fiabe della buonanotte, sia come personaggio tridimensionale per giocare e creare storie. L’obiettivo, ha raccontato Fabbrini a StartupItalia, è contribuire alla “crescita positiva delle bambine e dei bambini, alla base di tutte le nostre scelte di business, di innovazione e di impatto”. L’azienda ha ottenuto un finanziamento di serie A di 3,7 milioni di euro a novembre, guidato da Oltre Impact e Cdp Venture Capital.
- FIDO, milanese, startup specializzata nell’analisi delle ombre digitali, ossia tutte le attività tracciabili in rete. Dalle informazioni rilasciate dall’utente sui siti commerciali e sui social ai cookie. In questo ambito, Fido ha creato una piattaforma in grado di valutare la qualità dei clienti online attraverso la rilevazione delle tracce digitali, nel rispetto delle normative sulla privacy. Guidata dal CEO Marko Maras, ha chiuso un round di serie A di cinque milioni di euro lo scorso luglio. Tra i maggiori investitori, il fondo italiano di venture capital, United Ventures.
- FOLKS FINANCE di Milano. È una società fintech fondata da alcuni ingegneri provenienti da Blockchain Italia, un’azienda che offre soluzioni blockchain, per rendere i suoi processi più efficienti. Folks Finance opera sulla piattaforma blockchain Algorand e consente di depositare liquidità in cambio di un ritorno economico e di ottenere un prestito, dopo che il cliente abbia fornito una garanzia. Il sistema Algorand assicura la scalabilità del processo, i bassi costi delle transazioni e un alto livello di sicurezza. A gennaio ha ottenuto un finanziamento di tre milioni di euro da Borderless Capital e da una serie di altri investitori privati specializzati.
- FOOLFARM, startup studio di Milano specializzato nel settore deeptech. La società è stata lanciata nel 2020 da Andrea Cinelli, già fondatore di Libero e Alice e ha ricevuto un round di 3,5 milioni di euro a novembre. A StartupItalia, Cinelli ha annunciato l’apertura della sede di Roma di fine novembre e ha dichiarato la volontà, in futuro, di quotare FoolFarm in borsa. Intanto, la sua azienda ha lanciato in un anno quattro promettenti startup: Voicememe, Iio, Fragmentalis e UpMe.
- FUTURA, milanese, startup nell’ambito educativo che ha sviluppato modelli di intelligenza artificiale per innovare il processo di studio. Crea percorsi personalizzati adattabili alla velocità di apprendimento dei singoli studenti ed è specializzata nella didattica per il superamento dei test di ammissione universitaria e nel tutoring attraverso percorsi adattivi. Creata da Andrea Chirolli, attuale CEO, Francesco Salvatore e Lorenzo Pinto, ha raggiunto oltre 1.500 studenti e dispone di un personale di 15 persone. A luglio ha raggiunto un round seed di 1,8 milioni di euro. Fra gli investitori presenti, United Ventures, Exor Seed e Ithaca Ventures.
- GALATEA BIOTECH, nata come spin-off dell’Università Bicocca di Milano nel 2013. Si occupa della produzione di bioplastiche e nel corso degli anni ha vinto vari premi nazionali di settore. Sviluppa tecnologie e bio-processi per la produzione di prodotti chimici di base, speciali e di consumo. Poche settimane fa è stata selezionata tra le otto realtà che entrano a fare parte di Terra Next, programma della Rete nazionale acceleratori di Cdp che offre 75mila euro di investimento iniziale per ogni startup, tre mesi di programma e la possibilità di ottenere visibilità. StartupItalia aveva già raccontato la sua storia.
- GENOMEUP di Roma, ha sviluppato una serie di soluzioni di intelligenza artificiale per le analisi del dna e il conseguente supporto nelle diagnosi e nelle decisioni cliniche relative alle malattie. I suoi servizi sono dedicati a ospedali, laboratori, centri di ricerca e case farmaceutiche e hanno lo scopo di migliorare la cura dei pazienti e fornire conoscenze per la prevenzione sanitaria, in meno di 24 ore. Lanciata nel 2018 all’interno del programma Luiss EnLabs, è guidata dal CEO, Simone Gardini, e ha ricevuto un finanziamento da 1,1 milioni di euro, partecipato da diversi investitori. Il round consente alla startup di consolidare la posizione sul mercato italiano e prepararsi a sbarcare all’estero.
- GIFFONI INNOVATION HUB, con sede a Napoli. Lo scorso febbraio, il polo creativo di formazione e trasformazione culturale e digitale campano ha annunciato l’ingresso di Cdp Venture Capital, Opes Lcef trust e Sefea Impact nel proprio capitale sociale, tramite un investimento di due milioni di euro. L’investimento consente a Giffoni Innovation Hub, guidato dal CEO Luca Tesauro, di sviluppare quattro unità di business: l’academy, gli studios, l’acceleratore e gli eventi.
- GLICKON di Milano, nata nel 2014 e basata sull’utilizzo di intelligenza artificiale e big data, applicate all’ambito delle risorse umane. Ha realizzato una piattaforma per migliorare la ricerca del lavoro online e ha come clienti le medie e grandi imprese. Offre inoltre la possibilità di svolgere corsi di formazione. Lo scorso maggio ha raccolto un finanziamento di tre milioni di euro, guidato dal fondo Sinergia venture fund di Synergo Capital. I nuovi fondi sono impiegati per l’espansione dell’azienda a livello nazionale e internazionale.
- GREEN ENERGY STORAGE (GES) di Rovereto, in provincia di Trento. Produce una nuova generazione di batterie a idrogeno basate su una tecnologia ibrida, costituita proprio da idrogeno e un elettrolita liquido brevettato. Questa batteria è in grado di autoprodurre l’idrogeno necessario per un circuito chiuso. Lo scorso anno, la startup è stata selezionata dalla Commissione europea e dal Mise come una delle imprese europee comprese in un programma di investimenti per sviluppo, innovazione e sostenibilità promosso dall’Unione. L’azienda ha diritto a circa 40 milioni di euro, scaglionati in sei anni, per realizzare una batteria a flusso innovativa e totalmente sostenibile.
- GYALA di Roma, è una società attiva nel settore della sicurezza informatica. Ha sviluppato una piattaforma in grado di integrare e operare in diversi ambiti della cybersecurity. L’azienda è guidata da Gian Roberto Sfogliata, Nicola Mugnato e Andrea Storico e origina da progetti di ricerca e sviluppo effettuati nell’ambito del Piano nazionale della ricerca militare. Quest’anno ha chiuso un round di cinque milioni di euro, guidato da Cdp Venture Capital, Azimut e altri investitori.
- HABACUS di Milano. La startup, fondata nel 2017 dall’attuale ad, Paolo Cuniberti, si pone come interlocutore privilegiato fra i mondi del credito e scolastico, per orientare in maniera corretta il percorso formativo degli studenti. Agevolandone l’accesso ai prestiti studenteschi, attraverso alla certificazione delle performance accademiche e dei crediti formativi, tramite una piattaforma proprietaria. Oggi conta sulla collaborazione con oltre 900 enti formativi, banche e aziende, e più di 20mila studenti già certificati per accedere ai servizi erogati dalla piattaforma. Ha chiuso un round da 1,8 milioni di euro a maggio.
- HEQET THERAPEUTICS, spin-off del King’s College di Londra, tra la capitale britannica e Torino. È attiva nell’ambito della medicina rigenerativa e si occupa, in particolare, della rigenerazione cardiaca. Ha concluso a marzo un investimento di Serie A da otto milioni di euro, guidato dai fondi Claris venture e 2Invest e utilizzato per completare il lavoro preclinico sui propri prodotti e far avanzare la terapia verso la fase successiva di sperimentazione.
- HYDRAINK, di L’Aquila, fondata nel 2021 con l’obiettivo di portare innovazione nel mercato della cosmesi. Ha introdotto trattamenti per pelle, unghie e capelli, capaci di modificare la sfumatura e il colore in base alle preferenze del consumatore. Utilizza materiali cromogenici e ha creato una app per modificare il colore del proprio make-up dallo smartphone. Cdp Venture Capital, attraverso il Fondo Italia venture II, ha guidato un aumento di capitale di quattro milioni di euro nell’azienda abruzzese.
- IAMA THERAPEUTICS di Genova. Nata dall’attività di ricerca dell’Istituto italiano di tecnologia, sviluppa approcci terapeutici e farmaci innovativi, rivolti a bambini e adulti che soffrono di disturbi neuroevolutivi e cognitivi. Lo scorso marzo ha ufficializzato un finanziamento di otto milioni di euro, guidato da Claris venture e dal Fondo evoluzione di Cdp Venture Capital. I nuovi fondi sono stati investiti in ricerca: la società amministrata dal CEO, Andrea Patricelli Malizia, nei prossimi due anni supererà la fase di sperimentazione preclinica, per affrontare la sperimentazione clinica di un nuovo potenziale farmaco. Chiamato Iama-6, mira ad aumentare la qualità di vita delle persone con problematiche legate al neurosviluppo, come le condizioni nello spettro dell’autismo, migliorando i comportamenti sociali e riducendo i deficit cognitivi.
- IGENIUS è una scaleup milanese che opera nell’ambito B2B. Ha creato una piattaforma che fornisce alle aziende una soluzione di decision intelligence – il supporto tecnologico al manager nelle scelte da compiere, attraverso l’ingegnerizzazione del processo decisionale. Negli ultimi anni ha raccolto 30 milioni di euro, con l’ultimo round di serie A, da 10 milioni di euro, chiuso a luglio. La società è guidata dal CEO Uljan Sharka.
- INNOVHEART di Milano, società nell’ambito medico, sviluppa nuovi sistemi di sostituzione transcatetere della valvola mitrale per il trattamento. Le principali disfunzioni della valvola mitrale sono la stenosi e il rigurgito mitralico. Fondata nel 2015 da Giovanni Righini, ha chiuso un round di serie C da 55 milioni di dollari a gennaio. Tra i principali finanziatori, Grand Pharma e altri investitori privati. Uno degli obiettivi fissati dall’entrata dai nuovi capitali è l’ingresso e lo sviluppo della compagnia sul mercato cinese.
- INSOORE di Roma, è una piattaforma che aiuta le compagnie assicurative e le aziende di noleggio auto a ottimizzare il processo di gestione dei sinistri, utilizzando ispezioni video e fotografiche e realizzando stime dei danni in tempo reale, grazie alla presenza di esperti. La società, guidata da Enrico Scianaro, ha ufficializzato ad aprile un round da 5,5 milioni di euro, destinato a finanziare progetti basati su algoritmi, intelligenza artificiale, all’internazionalizzazione delle attività e a nuove assunzioni.
- JOINTLY di Milano. Società benefit nata nel 2014, aiuta le persone a trovare le migliori soluzioni di cura e assistenza per se stessi e la propria famiglia nel modo più veloce, economico e affidabile. Collabora con oltre 900 imprese per lo sviluppo dei migliori strumenti per accrescere il benessere personale del personale e dei collaboratori. L’azienda, fondata da Francesca Rizzi, Anna Zattoni e Fabio Galluccio, ha acquisito la maggioranza della startup Badacare, piattaforma online che supporta le famiglie nella ricerca di assistenti familiari e badanti. Lo scorso febbraio, Jointly ha annunciato un aumento di capitale di circa cinque milioni di euro.
- KITHER BIOTECH di Torino. Nata nel 2011, come spin-off dell’Università di Torino, è focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie per le malattie respiratorie rare. Ha ottenuto un finanziamento da 18,5 milioni di euro lo scorso marzo. A guidare l’operazione sono stati nuovi investitori – Claris Ventures e 2Invest, con la partecipazione di 3B future health fund e Alex 6 -, oltre alla presenza di attori già presenti in passato, fra cui Cdp Venture Capital. Il round ha portato alla nomina del nuovo CEO, Vincent Metzler: l’ex ad, Marco Kevin Malisani, ricopre ora il ruolo di CFO. Il capitale raccolto è impiegato per finanziare lo sviluppo clinico del prodotto principale di Kither, un nuovo peptide permeabile alle cellule, per il trattamento della fibrosi cistica, e per diversificare la propria offerta di prodotti per le patologie polmonari rare.
- KPI6 di Milano, ha creato una piattaforma saas per effettuare ricerche di mercato. Attraverso algoritmi proprietari, lo strumento messo a punto dalla startup consente di affrontare i principali problemi legati alle ricerche di mercato tradizionali, grazie a un approccio innovativo. In particolare, Kpi6 raccoglie le opinioni sul web e sui social e analizza i contenuti online, così da determinare interessi, personalità e altre caratteristiche di ogni segmento i pubblico. Guidata dal CEO Alberto Nasciuti, ha raccolto due milioni di euro di finanziamento, sottoscritto dal Fondo rilancio startup di Cdp Venture Capital e da altri investitori.
- LIBERA BIOTECH, con sede tra L’Aquila e Roma. Fondata da Giorgio Chiozza, fa parte dell’hub di Scientifica venture e sviluppa nuovi trattamenti basati sulle nanotecnologie, efficaci nella cura e nella protezione contro alcuni tipi di infezioni virali, come l’Hpv, il papilloma virus. In particolare, la startup si basa sulle nanovesciole vegetali, contenitori naturali di antiossidanti molto efficaci.
- MACINGO, startup di Polistena, nella città metropolitana di Reggio Calabria, specializzata nel settore dei trasporti. Si occupa del trasporto di merce di grande volume e permette di organizzare il trasferimento in modo semplice. Fondata nel 2016 da Samuele Furfaro, Antonino Bonfiglio, Daniele Furfaro e Fabio Baleani, collabora con molte compagnie italiane per i trasporti di merce industriale ed è il primo sito italiano a occuparsi di prodotti refrigerati, grazie alla collaborazione con Stef, multinazionale francese della logistica. Ha ottenuto di recente un round di 2,1 milioni di euro, sottoscritto da Cdp Venture Capital, Digital Magics e Mecar.
- MAMAZEN, startup studio di Torino. Nel 2021, la società ha lanciato lH1, la holding di partecipazioni che lo scorso marzo ha annunciato di aver chiuso un round da 1,6 milioni di euro. A questi si aggiungono i 750mila euro raccolti in precedenza da Mamazen, per una cifra complessiva di 2,4 milioni di euro raccolti e che sono destinati all’investimento in nuove startup. Lo startup studio torinese ha portato in Italia il cosiddetto dual entity model, un modello di investimento nato negli Stati Uniti, che separa lo studio dalla holding di partecipazioni.
- MARSHMALLOW GAMES di Bari. È una compagnia che unisce educazione e tecnologia, realizzando e distribuendo in tutto il mondo app educative per bambini. Fondata nel 2014 da Cristina Angelillo, Massimo Michetti, Marianna Pappalardi e Francesco Capozzi, ha lanciato oltre 20 app, che hanno superato i due milioni di download in tutto il mondo. “Negli ultimi due anni si è sviluppata una maggiore comprensione delle tecnologie nell’ambito education, a tutti i livelli e in tutte le fasce d’età”, ha raccontato Angelillo, CEO della startup, a StartupItalia. Il crescente interesse riguarda anche gli investitori e lo testimonia il round di due milioni di euro, guidato da Cdp Venture Capital, che Marshmallow Games ha chiuso a giugno.
- MEDICAL MICROINSTRUMENTS di Pisa, è un’azienda di robotica specializzata nel miglioramento dei risultati clinici dei pazienti sottoposti a interventi di microchirurgia. Fondata nel 2015, la sua crescita è passata attraverso alcune tappe fondamentali, come l’approvazione del marchio CE nel 2019 per il proprio sistema chirurgico e l’autorizzazione della Food and drug administration statunitense per compiere una ricerca clinica della propria tecnologia. Recentemente, ha chiuso un round di serie B da 75 milioni di dollari, guidato da Deerfield management, Ra capital management e Biostar capital.
- MEDICS, torinese, è nata nel 2016 all’interno dell’Incubatore Imprese Innovative del Politecnico di Torino ed è specializzata nel settore medico, focalizzandosi sulle rappresentazioni digitali 3D del corpo umano, 3D anatomical modeling, applicato alla pianificazione pre-operatoria e al supporto intra-operatorio delle chirurgie complesse. L’azienda guidata dal CEO, Andrea Andolfi, ha chiuso un round di due milioni di euro, a cui si aggiunge un finanziamento bancario di un milione di euro, da parte di Intesa Sanpaolo. I capitali sono investiti per lo sviluppo di un software che, utilizzando algoritmi di computer vision e machine learning, permetteranno ricostruzioni 3D interattive ad alta fedeltà dell’anatomia di ogni paziente.
- MEETERS di Milano. Startup fondata nel 2019 da Davide Zanon, Claudio Perlini e Francesco Nazari Fusetti, ha costruito una comunità di oltre 40mila abbonati, permettendo loro di conoscersi e incontrarsi nel tempo libero attraverso una piattaforma digitale che organizza esperienze di diversi tipi. Il Fondo rilancio startup di Cdp Venture Capital ha investito nella società con un round di 2,4 milioni di euro, chiuso a giugno.
- MICROCHANNEL DEVICES piemontese, di Settimo Torinese, produce e sviluppa dispositivi innovativi e scambiatori termici nel settore della transizione energetica. Nata dall’intuizione di Alessandro Vaiarelli, punta a trasformare un settore legato alle logiche tradizionali in un’attività ad alto valore aggiunto e basata sulla tecnologia. A luglio ha chiuso un round di 1,5 milioni di euro, guidato da Equiter.
- MONEYFARM di Cagliari, con sedi anche a Milano e Londra. È una piattaforma di consulenza finanziaria indipendente, il cui scopo è ottimizzare e accrescere l’efficienza dei portafogli e ridurre i costi di gestione. Tra le startup italiane più finanziate di sempre, ha un team di oltre 180 professionisti e gestisce il patrimonio di circa 80mila clienti, per un totale di più di 2 miliardi di euro gestiti. Dalla sua nascita, nel 2012, a oggi, ha chiuso sei round, per un totale di 166 milioni di euro di finanziamenti, l’ultimo dei quali di 53 milioni, guidato da Poste Italiane e M&G.
- MYGRANTS, fondata nel 2017 da Chris Richmond Nzi. La startup ha creato un’app che offre formazione ai cittadini stranieri, attraverso una serie di quiz tematici, disponibili in tre lingue, italiano, inglese e francese. L’obiettivo è agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, rafforzando le competenze di base e consentendo agli utenti, in particolare i migranti richiedenti uno status in Italia, di conoscere le norme e il sistema legislativo italiano in materia. La startup è stata fondata a Bologna e, da novembre 2020, ha trasferito la sua sede in Sicilia.
- NANOPHORIA di Milano, guidata dal CEO, Claudio De Luca, cofondatore insieme a Daniele Catalucci, Michele Iafisico, Alessandro Alogna e Claudio De Luca e attiva nell’ambito biotech. Attualmente in fase di sperimentazione preclinica, sta sviluppando farmaci da somministrare in casi di insufficienza cardiaca, attraverso nanoparticelle inorganiche. Per sostenere la sua attività, Sofinnova Partners ha effettuato un investimento seed di 3,5 milioni di euro, attraverso il fondo Sofinnova Telethon.
- NANO-TECH di Ascoli Piceno, specializzata nella realizzazione di materiali innovativi, utilizzando le nanotecnologie, in particolare per i settori dell’automotive, dalla Formula 1 ai veicoli elettrici, e dell’aerospaziale. Produce materiali cosiddetti multifunzionali, ossia in grado di svolgere più funzioni nello stesso tempo. Fondata nel 2015, la società è attenta alla sostenibilità e anche per questo sta puntando all’utilizzo di fibre naturali per rinforzare alcuni materiali compositi e realizzare bio-polimeri.
- NEPHRIS di Milano. Si tratta di una startup biotech specializzata nella ricerca preclinica, fondata nel 2021 dai dottori Paolo Fiorina e Francesca D’addio e finanziata da Sofinnova Partners. Lo scopo dell’azienda è lo sviluppo di nuove terapie efficaci contro la progressione della malattia renale, in particolare la nefropatia diabetica. Attraverso il fondo Sofinnova Telethon, la società ha raccolto tre milioni di euro, investiti nella sua attività di ricerca.
- NEWCLEO, britannica, con sede a Londra, ma con origine torinese. Fondata dal ricercatore del Cern, Stefano Buono, progetta e sta sviluppando reattori nucleari di nuova generazione, in grado di ridurre la produzione di nuove scorie e utilizzare come combustibile le scorie prodotte dai vecchi reattori. Il suo scopo è raggiungere il traguardo delle zero emissioni. A giugno ha chiuso un round di 300 milioni di euro, dopo un finanziamento di 100 milioni di euro ottenuto lo scorso anno.
- NOVAC, di Modena, fondata nel 2020 all’interno dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Si occupa della produzione di supercondensatori per la mobilità elettrica, più sostenibili rispetto alle sole batterie tradizionali. I supercondensatori possono infatti fornire una potenza elevata e tempi di ricarica più brevi e, utilizzati insieme alle batterie, permette di allungare il sistema di alimentazione. Lo scorso maggio, Novac ha ottenuto il suo primo round preseed di 412mila euro, sottoscritto da Eureka! Venture.
StartupItalia top100, i nomi dalla O alla Z
- ORANGOGO di Torino, creata nel 2017 dall’idea di Giulia Pettinau di realizzare una rete digitale dedicata al settore sportivo italiano. La piattaforma, tramite un sistema dettagliato di mappatura, consente alle società sportive di pubblicare corsi e agli utenti di cercare e prenotare online attività sportive in maniera gratuita. La startup ha annunciato che il prossimo 31 dicembre chiuderà un aumento di capitale di 1,5 milioni di euro, promosso da vari investitori privati, fra cui Banca Patrimoni Sella.
- OUT OF di Brescia. Fondata nel 2007 da un gruppo di sciatori e guidata dal CEO, Federico Righi, ha chiuso un round di finanziamento di due milioni di euro, dopo aver concluso una campagna di raccolta fondi di oltre un milione di euro. La startup ha brevettato maschere e occhiali per gli sport all’esterno, quando le condizioni implicano a frequenti e rapidi cambi di luminosità.
- PICOSATS, spin-off dell’Università di Trieste. È nata nel 2014 dall’idea della professoressa Anna Gregorio e opera nel settore aerospaziale. Ha sviluppato un ricetrasmettitore satellitare ad alta frequenza, in grado di offrire prestazioni di alto livello e facilitare l’accesso ai servizi di telecomunicazione satellitare. A luglio ha raccolto un finanziamento da un milione di euro, guidato da Liftt e Progress tech transfer.
- PHONONIC VIBES di Milano, è una startup deeptech che sviluppa soluzioni per la riduzione del rumore e delle vibrazioni. Nata nel 2018 come spin-off del Politecnico di Milano, ha sviluppato una tecnologia innovativa e 11 brevetti proprietari, tramite i quali commercializza soluzioni acustiche personalizzate, secondo un approccio di economia circolare in fase di produzione. La società guidata dal CEO Luca D’Alessandro, cofondatore insieme a Giovanni Capellari e Stefano Caverni, ha completato un aumento di capitale da sei milioni di euro, operazione guidata da Cdp Venture Capital, Eureka! e 360 Capital e Poli360.
- PLANET FARMS di Milano, una società specializzata nell’agricoltura verticale, la cosiddetta vertical farming. Fondata nel 2018 da Daniele Benatoff e Luca Travaglini, ha sviluppato un sistema di coltivazione verticale, in grado di ottenere un prodotto di qualità, a basso impatto ambientale e in modo economico. A ottobre del 2021 ha inaugurato la più grande vertical farm in Europa a Cavenago di Brianza. Pochi mesi dopo, a febbraio di quest’anno, diversi investitori, fra cui Red Circle Investments, Nuova Energia Holding e Azimut, hanno finanziato un round di Serie A da 30 milioni di euro.
- QLASH, trevigiana, è una startup attiva nel settore degli esport. Conta su una comunità di oltre 150mila membri e più di 120 giocatori professionisti e influencer. A luglio ha concluso un round di 2,6 milioni di franchi svizzeri in round seed partecipato da business angels del mondo dello sport. L’attuale valutazione della startup è di circa 12 milioni di euro.
- RADOFF, con sede a Sassari e Bologna, ha annunciato l’apertura di una nuova filiale in California. Fondata e guidata dal CEO Domenico Cassitta, ha sviluppato quattro brevetti nazionali e internazionali incentrati su tecnologie innovativa per controllare la qualità dell’aria. Una delle tecnologie realizzate è in grado di abbattere gas radon, polveri sottili, anidride carbonica e composti organici volatili in ambienti chiusi e raccolti.
- REEFILLA di Torino. Fondata ad aprile dello scorso anno da Marco Bevilacqua e Pietro Balda, offre soluzioni di ricarica innovative per le auto elettriche, tramite un sistema privo di emissione, che sfrutta l’energia solare e le batterie usate. Attraverso una app si può ricevere una proposta di ricarica o prenotare una ricarica fino a 140 km, effettuabile tramite un dispositivo di ricarica mobile. Motor valley investor e altri finanziatori hanno sottoscritto un round di un milione di euro, chiuso a luglio.
- REIWA ENGINE, con uffici tra Catania e Ragusa. A fondarla, nel 2019 a Comiso, Salvo Salerno e Salvatore Occhipinti, che hanno avuto l’intuizione di portare sul mercato una soluzione robotica per la manutenzione e la pulizia a secco dei pannelli solari nei parchi fotovoltaici di grandi dimensioni. Ha stretto una collaborazione con il dipartimento di ingegneria dell’Università di Catania e ha siglato una partnership con Enel Green Power. Un altro passo importante è arrivato a giugno, con l’ufficializzazione di un aumento di capitale di due milioni di euro, con l’opzione per un ulteriore investimento di un milione di euro, da parte dal fondo Cysero e da Kilometro Rosso.
- RIFÒ, fondata a Prato nel 2017 da Niccolò Cipriani e Clarissa Cecchi, aveva preso parte alla terza edizione del programma di accelerazione Hubble, di Nana Bianca. StartupItalia ne aveva ripercorso i primi passi, sottolineando l’approccio sostenibile della startup, che realizza i suoi capi di abbigliamento dalle rimanenze delle lavorazioni del cotone e il recupero di vecchi indumenti da cui provengono le fibre di lana e cashmere. A marzo del 2022 è arrivato un round di investimento di 1,5 milioni di euro e l’azienda guarda ora ai mercati esteri.
- RITA PERSONAL DATA, startup fondata da Guglielmo Schenardi e John Arts, con base ad Amsterdam. Si tratta di una app per la raccolta e l’organizzazione dei dati personali, che ha come obiettivo proprio la protezione delle informazioni sensibili sul web. “Puntiamo a uno scambio etico dei dati tra aziende e individui”, aveva spiegato Schenardi a StartupItalia. Il progetto ha suscitato l’interesse di alcuni angel investor, come Felix von de Maele, CEO di Collibra, e Hristo Borisov, CEO di Payhawk, chiudendo un round di finanziamento pre-seed da un milione di euro.
- ROOMLESS di Milano. Selezionata dal percorso Hubble di Nana Bianca nel 2020, è una startup attiva nel settore immobiliare che ha creato una piattaforma nel settore degli affitti immobiliari, per ottimizzare e semplificare il processo di ricerca di un immobile in locazione. Ha come obiettivo aumentare il fatturato del 300% rispetto al 2021 e il round da 1,5 milioni di euro sottoscritto a luglio contribuisce a portare la società verso il suo traguardo.
- RUBBER CONVERSION di Cerea, in provincia di Verona. Si occupa del riciclo della gomma da prodotti e scarti. Nata nel 2017, ha brevettato una tecnologia industriale per la devulcanizzazione della gomma – il processo di separazione tra gomma e zolfo -, rendendola riprocessabile e riciclabile. Il fondo evoluzione di Cdp Venture Capital, la holding di venture capital Lift e la società svizzera Enel Energy hanno partecipato, insieme ad altri investitori, al round di finanziamento di 2,5 mlioni di euro in aumento di capitale lo scorso marzo. I nuovi capitali, ha affermato Francesca di Pierro, cofondatrice dell’impresa, sono impiegati ad aumentare la produzione, implementare nuovi modelli di business e tecnologie, aumentare il personale ed espandersi in nuovi mercati.
- SATISPAY, fondata a Milano nel 2013. Uno dei pochi unicorni italiani, dopo il round di serie D da 320 milioni di euro, sottoscritto da diversi investitori, fra cui Tencent, Mediolanum, Lightrock, Block e Addition, la società fintech conta oltre 200mila esercenti, in quattro Paesi europei. L’azienda ha realizzato una soluzione per eliminare gli intermediari bancari e ridurre le inefficienze e i costi per i clienti, che possono pagare senza dover sottostare a commissioni o ad altri costi aggiuntivi. Alberto Dalmasso, CEO e cofondatore di Satispay, ha dichiarato in una recente intervista a StartupItalia come il prossimo target della compagnia siano gli under 18, la cosiddetta gen Z.
- SCALAPAY, fondata da Simone Mancini e Johnny Mitrevski, con sede legale a Dublino, dove la legislazione per le compagnie fintech come quella in questione è favorevole. Vincitrice del titolo startup dell’anno allo StartupItalia Open Summit 2021, consente al cliente di dilazionare nel tempo il pagamento della merce, evitando burocrazia e complicazioni. Scalapay ha uffici anche in Australia e ha lanciato Check out, una piattaforma per ridurre il tempo e le lungaggini per completare l’acquisto online. Lo scorso febbraio, StartupItalia parlava dell’ultimo round dell’azienda, che oggi conta circa 150 dipendenti e oltre tre mila partner. Un investimento da quasi mezzo miliardo di euro (497 milioni), guidato dalla cinese Tencent, che porta il valore della startup oltre il miliardo di euro, così da accreditarle lo status di unicorno. Qualche mese più tardi è arrivato anche l’investimento da 27 milioni di dollari da parte di Poste Italiane. La società fondata dall’attuale CFO, Raffaele Terrone, ha così superato i 727 milioni di dollari di finanziamenti.
- SERENIS di Milano. Si tratta di una piattaforma online che affianca le persone nella ricerca dello psicoterapeuta, presente in molte città italiane. L’obiettivo dell’azienda è rendere “accessibile il benessere mentale”, si legge sul sito, sia a livello economico, sia puntando ad abbattere alcune barriere culturali ancora presenti. Fondata da Silvia Wang a seguito dei disagi psicologici causati dal Covid, ha ricevuto il primo aumento di capitale da 1,1 milioni di euro a febbraio. Tra gli investitori, anche Exor Seeds. La startup ha ottenuto il secondo finanziamento a giugno, con aumento di capitale di 2,6 milioni di euro e l’ingresso nel team di Daniele Francescon. Infine, a novembre ha annunciato un’estensione dell’ultimo round per ulteriori 2,7 milioni di euro.
- SERVITLY di Lomazzo, in provincia di Como, fondata nel 2019. È un software dedicato ai produttori di macchine e apparecchiature che, attraverso un software basato su cloud e tecnologie IoT, permette loro di implementare e monetizzare la propria offerta di servizi connessi. Guidata da Stefano Butti, ha raccolto 2,2 milioni di euro in un round sottoscritto a giugno da Primo Ventures e da due business angels internazionali.
- SIBYLLA BIOTECH, società biotech con sede a Verona. Nata come spin-off da una collaborazione tra l’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’Università di Trento e l’Università di Perugia, ha sviluppato una piattaforma tecnologica per scoprire alcuni tipi di farmaci che si basano sull’identificazione degli stadi intermedi della proteina, allo scopo di causare la degradazione della proteina. L’azienda sta producendo molecole in grado di degradare le proteine responsabili o comunque coinvolte in malattie gravi. È guidata dall’ad Lidia Pieri e ha chiuso un finanziamento di 23 milioni di euro a ottobre.
- SMARTPRICING, startup trentina di Riva del Garda, fondata nel 2020 da Luca Rodella, Eugenio Bancaro e Tommaso Centonze. Ha sviluppato una soluzione saas dedicata all’ottimizzazione delle tariffe per le camere delle strutture ricettive. L’obiettivo è garantire la massima occupazione dell’albergo al prezzo più opportuno, in base alle caratteristiche dell’hotel e del mercato di riferimento. A luglio ha chiuso un round da due milioni di euro, guidato da Techsop.
- SOUL-K di Milano, è una startup del settore alimentare, specializzata nella produzione di ingredienti freschi semilavorati per i professionisti della grande distribuzione. Collabora con diversi grandi marchi della ristorazione e della Gdo e, attraverso le proprie tecnologie, permette di usufruire del cosiddetto food-as-a-service, ossia passare dalla tradizionale impostazione basata sul possesso e i costi fissi dei prodotti, alla possibilità di richiederli quando serve, senza sprechi. Ad aprile, la startup ha chiuso un round di cinque milioni di euro, sottoscritto da Innogest, Tan Food, Levante Capital, Alicrowd di Azimut e il Fondo rilancio startup di Cdp Venture Capital.
- SPORTCLUBBY di Milano, guidata dal CEO, Biagio Bartoli. Si tratta di una piattaforma per la prenotazione di impianti sportivi, come campi e attività in esterno e in palestra, oltre a centri benessere. Fondata nel 2018, ha ricevuto un finanziamento di 1,5 milioni di euro ad aprile e punta a espandere il proprio modello di business B2C in Europa.
- THE DIGITAL BOX di Gravina in Puglia, nella città metropolitana di Bari. La startup realizza piattaforme di intelligenza artificiale nell’ambito del marketing e della comunicazione. Nata nel 2013, è guidata dal fondatore e CEO, Roberto Calculli, e assiste circa 400 agenzie le quali, attraverso le tecnologie di The Digital Box, supportano oltre 7mila aziende, in 20 Paesi. In particolare, si sta focalizzando sugli assistenti conversazioni, i cosiddetti smartspeaker, per la cui realizzazione ha ottenuto ad aprile un finanziamento di 3,5 milioni di euro.
- THEMIS, nata a Brescia, basata a Milano. È una piattaforma di trading per l’acquisto e la vendita di materie prime, che mette in contatto diretto il produttore con il consumatore. Guidata da Matteo Molinari e Graziano Beldrighi, ha concluso un round seed di sei milioni di euro, attraverso l’ingresso della famiglia De Miranda, gruppo industriali attivo nel settore siderurgico e delle energie rinnovabili.
- THINKSIDE di Trento, ha realizzato una tecnologia per la trasformazioni di ambienti interni in spazi intelligenti, attraverso dati e informazioni sulla posizione di oggetti e persone. La soluzione dell’azienda fornisce anche analitiche e servizi geolocalizzati per diversi settori industriali, dalla Gdo al settore manifatturiero, alla sanità. Ha chiuso a gennaio un round di un milione di euro, finanziato da Add Value e dal Fondo rilancio startup di Cdp Venture Capital.
- TRECCANI FUTURA, ora EDULIA di Roma. Intervistato da StartupItalia poco dopo aver lasciato la carica di CEO alla co-fondatrice Cristina Pozzi, Andrea Dusi, rimasto nel CdA dell’azienda, si è detto convinto che la piattaforma possa diventare leader in Italia nel suo ambito. Anche il mercato sta premiando il percorso di crescita della piattaforma che offre corsi, masterclass e varie soluzioni per gli studenti e i docenti: lo scorso luglio la società ha chiuso un round da 7,65 milioni di euro, partecipato dal Fondo boost innovation di Cdp Venture Capital e da altri finanziatori.
- TULOU di Milano, startup nell’ambito del social housing che nella primavera del 2023 aprirà nel capoluogo lombardo, in Viale Monza, il suo primo edificio, con 93 stanze e appartamenti. “Ci occupiamo di rigenerazione urbana: non costruiamo, ma trasformiamo immobili già esistenti”, sottolineava a StartupItalia Andrea Colombo, cofondatore della società, in occasione del primo round seed da 5,5 milioni di euro, chiuso lo scorso maggio. Tulou propone l’immobile a un investitore, che sostiene i costi e lo dà in gestione al personale della startup, mentre la progettazione è svolta da uno studio esterno di architettura. Il business è legato all’affitto e ad altri servizi.
- UBIQUICOM, scaleup milanese specializzata nella progettazione e nello sviluppo di prodotti e soluzioni innovativi e personalizzati per la localizzazione e il tracciamento di veicoli, merci e persone, in tempo reale. Il 29 aprile ha chiuso un round di finanziamento di 3,3 milioni d i euro, guidato da Oltre impact, tramite il suo fondo Oltre III, che permetterà all’azienda di continuare e intensificare la propria attività di ricerca e sviluppo.
- UNOBRAVO, startup e società benefit napoletana fondata nel 2019 da Danila De Stefano, attuale CEO. Nasce con lo scopo di associare a ogni utente lo psicologo o lo psicoterapeuta più adatto a supportarlo. Per farlo, occorre compilare questionario online e offre soluzioni da remoto e può contare su una rete di professionisti. La società aveva vinto il premio community al SIOS20 e, dopo aver chiuso un round di 17 milioni di euro guidato dalla statunitense Insight Partners, punta a consolidare la propria presenza in Spagna e a raggiungere i tremila psicologi e psicoterapeuti affiliati. Fino a qualche mese fa, ha raccontato De Stefano a StartupItalia, Unobravo ha accompagnato oltre 40mila persone in percorsi one-to-one e in terapie di coppia.
- VEDRAI di Milano. Offre soluzioni di intelligenza artificiale nel campo della consulenza aziendale, permettendo l’analisi delle variabili di mercato in tempo reale e offrendo ai clienti, principalmente Pmi, la possibilità di realizzare strategie e previsioni accurate della propria attività. Fondata nel 2020, ha un team di 120 persone e quattro sedi, a Milano, Brescia, Pisa e Madrid. Ad aprile ha chiuso un round di investimento di oltre 40 milioni di euro, guidato da Azimut. Le risorse sono impiegate per portare Vedrai fuori dai confini nazionali. L’azienda ha inoltre acquisito ad agosto Indigo.ai, società italiana specializzata nell’intelligenza artificiale e nella linguistica computazionale. Un mese più tardi, Vedrai ha ufficializzato di aver ultimato l’acquisto della divisione data intelligence di Altea Federation.
- VITESY di Pordenone. La startup, fondata da Paolo Ganis, Alessio D’Andrea e Vincenzo Vitiello, realizza dispositivi intelligenti per la purificazione e il monitoraggio della qualità dell’aria. Dopo aver chiuso un round da 1,2 milioni di euro nel 2021, ha ufficializzato una raccolta complessiva da 2,6 milioni lo scorso febbraio. Il maggior investitore è stato il Fondo rilancio startup, gestito da Cdp Venture Capital.
- WALLIANCE, fondata a Trento, ha sedi anche a Milano, Parigi e Madrid. Nata nel 2017, è una piattaforma digitale che unisce le opportunità di investimento e di finanziamento nel settore immobiliare, tramite gli strumenti dell’equity, del prestito e del debt crowdfunding. È stata la prima piattaforma nel campo del crowdfunding relativo all’immobiliare ha ottenere l’ok della Consob per la raccolta di capitali di rischio destinati a progetti immobiliari.
- WALLIFE di Roma, è una startup insurtech fondata nel 2020 da Fabi Sbianchi e Maria Enrica Angelone. L’azienda è specializzata sulla tutela dai nuovi rischi e ancora difficili da prevedere, derivanti dall’innovazione tecnologica e dal progresso scientifico. Tra gli ambiti coperti, la manipolazione genetica, il biohacking, ossia l’uso di tecnologie all’interno del corpo umano, come protesi e dispositivi medici impiantabili, e l’uso di dati digitali. La società assicura in modo innovativo anche dai rischi esistenti. Nel 2022 ha ottenuto due finanziamenti: il primo, un round seed 4,8 milioni di euro, il secondo da 12 milioni di euro, guidato da United Ventures.
- WSENSE di Roma. Azienda deeptech nata come spin-off della Sapienza dall’idea dalla professoressa Chiara Petrioli, è specializzata nella realizzazione di sistemi di comunicazioni subacquea wireless. Produce tecnologie proprietarie che consentono di effettuare comunicazioni in tempo reale, in sicurezza e senza alti costi. Lo scorso aprile ha chiuso un primo round di finanziamento di oltre 2,5 milioni di euro, attraverso il quale mira a espandersi a livello internazionale entro il termine del prossimo anno.
- XFARM TECHNOLOGIES, nata ad Alessandria e oggi con sedi a Milano e a Manno, in Svizzera. Si tratta di una piattaforma saas per la digitalizzazione delle aziende agricole. Semplifica la raccolta e l’analisi dati relative alle colture e ne migliora l’efficienza e la sostenibilità. Collabora con oltre 110mila aziende agricole in oltre 100 Paesi nel mondo. Fondata nel 2017, la startup guidata dal CEO Matteo Vanotti ha chiuso un importante round di serie B di 17 milioni di euro ad agosto, dopo un finanziamento di serie A di tre milioni di euro, ricevuto nel 2019.
- YOLO di Milano. È tra le maggiori società nel mercato insurtech italiano di servizi assicurativi digitali e consente di sottoscrivere, su richiesta e secondo la formula pay-per-use, i prodotti dei principali gruppi assicurativi nazionali e internazionali. Fondata da Gianluca De Cobelli e da Simone Ranucci Brandimarte, si è recentemente quotata in borsa, con l’ipo intrapresa nel corso dell’estate.
- YOUNG PLATFORM di Torino, il cui obiettivo è rendere più facile l’accesso al mondo delle criptovalute. Si tratta di una piattaforma per comprare e vendere criptovalute, attraverso una app con servizi e strumenti per esperti o semplici appassionati. Guidata da Andrea Ferrero, la startup ha chiuso un round di 11 milioni di euro, guidato da Azimut, a cui hanno partecipato anche Banca Sella e United Ventures.
- ZERYNTH, spin-off dell’Università di Pisa, fondato nel 2015. Attivo nell’ambito IoT, accompagna le aziende nella digitalizzazione dei processi produttivi e nello sviluppo di prodotti industriali connessi. Ha ottenuto a novembre un round di 5,3 milioni di euro, guidato da United Ventures, che fa seguito a un investimento di due milioni di euro, ricevuto nel 2020 dal Fondo europeo per gli investimenti e Cdp ItaTech. “La nostra sfida”, ha sottolineato a StartupItalia Gabriele Montelisciani, CEO di Zerynth, “è rendere accessibile l’Internet of things e l’intelligenza artificiale alle Pmi, per far sì che possano affrontare il mercato in maniera competitiva”. Nel piano strategico dell’azienda c’è ora l’ingresso nel mercato internazionale, obiettivo da raggiungere entro tre anni.