Premiati i numeri della startup in crescita, il round record da 155 milioni di dollari e il team internazionale.
É Scalapay ad aggiudicarsi il premio più agognato di “Startup of the Year” a SIOS21. La startup, nata da un’idea di Simone Mancini, ha convinto la giuria per la semplicità della sua soluzione che permette agli utenti di comprare un prodotto con un pagamento dilazionato in tre rate, e soprattutto, senza interessi, sia online che nei negozi.
A spingere la giuria poi a votare la startup anche il mega round che è riuscita a raccogliere a settembre di quest’anno, ovvero i 155 milioni di dollari nella raccolta guidata da Tiger Global e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Woodson Capital. Il finanziamento è stato solo il secondo dell’anno, preceduto da un’altra raccolta di 40 milioni di euro, che portano l’ammontare complessivo a 203 milioni. Un capitale che ha contribuito alla valutazione di 700 milioni che fa ben sperare per la trasformazione della startup in un unicorno.
Il segreto del successo? Un team internazionale
Fondata solo 3 anni fa, nel 2019, Scalapay si caratterizza fin da subito per la sua indole internazionale con la presenza in azienda dell’australiano Johnny Mitrevski che ha già una esperienza maturata nel fintech. Lo stesso Simone ha trascorso la maggior parte della sua vita in Australia, dove i suoi genitori si erano trasferiti. Proprio lì conosce i pagamenti dilazionati e ne intuisce subito i vantaggi: permettono agli ecommerce, soprattutto quelli piccoli di conquistare più facilmente il cuore dei consumatori e alle persone di poter comprare beni, con una formula molto amata da Millennials e dalla Generazione Z, ovvero “Buy Now Pay Later”. Per lanciare la sua soluzione, decide di tornare in Italia a Milano, mentre il team si allarga con Raffaele Terrone, attuale CFO, ed ex Goldman Sachs.
Una curiosità: Scalapay non è la prima startup lanciata da Simone. Sempre con il supporto dell’amico Johnny, fonda altre tre startup in campi diversi dalla moda, al cibo fino all’arte.
Tutti i numeri di Scalapay
Un altro fattore che ha convinto la giuria a puntare sulla startup di Simone Mancini i numeri cresciuti in così poco tempo. Oggi la startup offre i suoi servizi in Italia, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Finlandia, Belgio, Paesi Bassi e Austria, ha un team di 150 persone e circa 3mila partner che hanno scelto la sua soluzione, come Ferretti, Intimissimi, Liu Jo, Luisa Spagnoli, Moschino, MSGM, Twinset e molti rivenditori multimarca: «Grazie mille, è un’emozione fortissima, ancora di più per me, un ex bocconiano premiato proprio alla Bocconi. Per noi è un altro traguardo raggiunto con la forza di tutto il team», ha dichiarato Raffaele Terrone alla consegna del premio.