Secondo Banca d’Italia nei prossimi mesi la nostra economia subirà il peggior crollo nell’ultimo mezzo secolo
A leggere il titolo, pare che a Bankitalia stiano dando i numeri. Anzi, vocali e consonanti, come se da quelle parti mentre tutto va a rotoli stessero giocando alla Ruota della Fortuna. In realtà, è il modo più efficace per esprimere con semplicità complessi modelli economici che riguardano il nostro futuro post pandemico…
Cosa ha detto Bankitalia
“Temo che l’uscita dalla crisi” con una “ripresa a V non sia presente nemmeno nel profilo del DEF o nei nostri scenari”. Lo afferma il Capo del Dipartimento Economia e statistica della Banca d’Italia Eugenio Gaiotti in audizione sul Documento di economia e finanza 2020, davanti alle Commissioni V della Camera dei Deputati (Bilancio, Tesoro e Programmazione) e 5a del Senato della Repubblica (Programmazione economica e bilancio).
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Cosa dice Gaiotti? Per Bankitalia, ma pure per lo stesso Governo che ha predisposto il DEF, non è ipotizzabile una forte ripresa dell’economia italiana in tempi rapidi. Ripresa che nel grafico segnerebbe una “V” appunto. “In nessuno scenario il livello del PIL torna a livelli precedenti, siamo già nella fase di pensare ad un andamento se non a L, forse a U”. Quindi, per Banca d’Italia davanti abbiamo due opzioni futuribili: una ripresa molto più lenta, che vada a dipingere nei grafici curve assai più morbide, trasformando l’agognata “V” in una sudata “U”, oppure si potrebbe prospettare una ripresa piatta, a “L”, appunto, che in fin dei conti era la lettera cui era abbonata l’economia del nostro Paese ben prima della Coronacrisis.
“Tonfo peggiore degli ultimi 50 anni”
Per Bankitalia, poi, nel 2020 ci aspetta “Una flessione senza precedenti almeno negli ultimi 50 anni” e nemmeno il prossimo futuro parrebbe roseo: “nel 2021 solo una parte della perdita di gettito sarebbe recuperata. Infatti, escludendo le entrate derivanti dall’attivazione delle clausole di salvaguardia sulle imposte indirette, le previsioni del quadro tendenziale del DEF indicherebbero un gettito complessivo nel 2021 di circa il 4 percento maggiore di quello del 2020”.
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Niente austerità (almeno ora)
Un altro passaggio importante riguarda il fatto che Bankitalia suggerisca di abbandonare, almeno per il momento, le misure economiche restrittive: “È condivisibile la valutazione espressa nel DEF, secondo cui l’economia avrà bisogno di un adeguato periodo di sostegno e rilancio, durante il quale politiche di bilancio restrittive sarebbero controproducenti” afferma Gaiotti. “Allo stesso tempo, come sottolinea il Documento, non va trascurata l’elaborazione di una strategia di lungo periodo dalla quale dipende anche la riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL”. Insomma, va bene spendere tanto e pure in fretta, ma bisogna farlo predisponendo già ora un piano di rientro per il dopo. Visto il clima pestilenziale, si potrebbe citare Manzoni: Adelante Pedro, con juicio. Sperando magari in una ripresa a “J”.