Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità: “Stiamo valutando un’idea degli inglesi, quella dello ‘stop and go’. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo”
Nelle prossime ore dovrebbe tenersi il Consiglio dei ministri che decreterà l’ormai certo rinvio della riapertura, precedentemente fissata per venerdì 3 aprile, al periodo successivo al weekend di Pasqua. Dopo si vedrà perché ormai scienziati e autorità concordano che nulla sarà come prima fino a quando non avremo a disposizione una cura o un vaccino contro il Coronavirus. Dalle colonne di Repubblica, questa mattina Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (ISS), ha rivelato alcuni dettagli ulteriori su come avverrà il nostro ritorno in società. Insomma, sulla fine della quarantena, che non sarà un liberi tutti, ma avverrà per gradi, con nuove possibilità di chiusura.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss)
Iss: “Valuteremo riaperture dopo Pasqua”
«Quanto tempo dovremo restare a casa? Arriviamo fino a Pasqua e poi guardiamo i dati per stabilire come procedere. Va vista l’evoluzione dell’epidemia, a dirlo Silvio Brusaferro, numero uno dell’ISS, in un’intervista al quotidiano diretto da Carlo Verdelli. Anche quando i casi di coronavirus scenderanno a zero, la vita non tornerà come prima finché non verrà trovato un vaccino o un farmaco efficace contro la malattia.
Si valuta di riaprire e poi di chiudere
Sulle modalità della riapertura, ma sarebbe meglio dire “le riaperture” visto che saranno graduali e scaglionate per età, attività e forse pure regioni, «il problema è capire quali forme di apertura garantiscono che la curva non ritorni a crescere», spiega Brusaferro. «Certamente le riaperture avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello ‘stop and go’. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo». Al vaglio, aggiunge, c’è anche la possibilità di tenere a casa «anziani e malati fragili».
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La situazione attuale
Rassicurazioni arrivano dal commento dei dati forniti ogni sera dalla protezione Civile da parte dell’ISS: «Assistiamo a un appiattimento della curva, non ci sono ancora segnali di discesa ma va meglio. Le importanti misure che sono state adottate stanno mostrando i loro effetti», dice Brusaferro. Per poter avere un miglioramento «dobbiamo osservare un aumento quotidiano dei casi inferiore a quello delle 24 ore precedenti per alcuni giorni consecutivi. Il numero delle nuove infezioni si deve quindi ridurre significativamente. Per ottenere questo trend bisogna rispettare le misure del governo e fare anche molta attenzione all’isolamento dei positivi o dei loro contatti stretti».