Lo hanno annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza e il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia
Con ogni probabilità l’esecutivo deciderà, tra domani e martedì, di prorogare la quarantena dei decreti #iorestoacasa e Serra Italia per l’intero Paese, che avrebbe invece dovuto cessare venerdì 3 aprile. Lo aveva affermato la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, nella giornata di ieri, tornano a ribadirlo altri due esponenti del Governo, Roberto Speranza e Francesco Boccia quest’oggi.
© Viminale
Verso una proroga della quarantena
“Gli epidemiologici affermano che si vedono i primi effetti del contenimento. Non siamo però ancora al cambio di fase. Servirà tempo e gradualità”, ha detto il ministro alla Salute Speranza, che ha ammonito: “Siamo ancora nel pieno dell’epidemia. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio ora”.
Piazza Duomo, Milano, alcune sere fa
Gli ha fatto eco alcuni minuti dopo il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ai microfoni di SkyTg24: “Le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un’istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta”.
© Parlamento europeo
D’accordo è anche il Viminale, in questi giorni impegnato nel garantire la piena osservanza da parte della popolazione della quarantena nazionale. “La situazione è seguita a vista, le decisioni verranno prese a mano a mano che si evolverà come numero di decessi e contagi. I dati di venerdì sera – ha argomentato la titolare del Viminale – mi sembrano suggerire che l’apertura del 3 aprile sarebbe difficile da attuare”. “Mi auguro –ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese intervistata dalla giornalista Sky Maria Latella – che per questa estate potremo dirci fuori dall’emergenza”.
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Il Consiglio dei ministri, sulla base dei dati che arriveranno dalla Protezione civile e dall’Istituto superiore di Sanità nelle prossime 24-48 ore, sarà chiamato a decidere per quante altre settimane prorogare la chiusura totale (si parla di fissare la data attorno a Pasqua, blindando la festività per evitare rischi assembramenti). Intanto, l’Agi apprende che il dipendente di ArcelorMittal, il polo siderurgico di Taranto (ex Ilva), che venerdì sera, mentre era in fabbrica sugli impianti, ha accusato malore e febbre, è risultato positivo al Coronavirus.