VED, videogioco sviluppato dalla software house lituana Karaclan, assomiglia a una graphic novel fantasy da sfogliare e in cui immergersi. Tavola dopo tavola il gamer rimane colpito dalla notevole direzione artistica, che tiene in piedi un titolo altrettanto piacevole da giocare, tra fasi di esplorazione e di combattimento a turni. Disponibile anche su Switch, dove lo abbiamo testato, ci caliamo nei panni di Cyrus, giovane eroe con l’ambizione di dominare l’arte della spada e la magia. Tenterà di farlo in un viaggio ritmato da tanti bivi.
VED, la recensione
Pur non potendo contare sui budget di un tripla A, VED dimostra che una buona idea può tradursi in un’esperienza videoludica appagante e densa di possibilità. Per procedere in questo mondo sulla schermata il gamer ha la possibilità di scegliere su quale strada far scorrere l’avventura: combattere, esplorare, mentire, sono soltanto alcune delle possibili azioni che il nostro alter ego può compiere.
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La bellezza in VED è data dalle sue schermate, disegnate a mano e con un’originalità artistica non comune. Basta un rapido sguardo per sentirsi proiettati in un mondo magico, popolato da misteriose creature e dove la nostra forza può fare la differenza. Ci si sente eroi molto alla svelta in VED, anche perché i combattimenti pur non essendo così stratificati hanno una componente da RPG che strizza l’occhio agli appassionati del genere.
In alcuni casi è previsto l’immancabile lancio del dado (a 20 facce), giudice spietato e caotico in grado di infliggere un colpo mortale al nostro percorso, oppure di lasciarci vincere e proseguire. Rientra però nelle regole del gioco: perire non è un’opzione ma qualcosa che prima o poi succede. I combattimenti veri e propri avvengono con il gamer che si tiene alle spalle del protagonista: entrambi hanno di fronte il nemico di turno.
Anche in questo caso le schermate denotano una pregevole cura artistica, movimentata per di più da alcune azioni, nette e spietate, capaci di i colpi della spada, le magie e le uccisioni molto più dinamiche senza lasciare all’immaginazione tutto il lavoro. Per quanto riguarda la storia, VED è un percorso tra due mondi, completato da un audio design discreto e da un doppiaggio in inglese che cerca di rendere epico l’intero viaggio.