Della serie videogiochi da non far conoscere ai bacchettoni secondo cui certe diavolerie corromperebbero le menti dei giovani. Per chi invece vuole soltanto svagarsi, Thief Simulator 2 è il seguito di un titolo che ha saputo rinnovarsi quel tanto per offrire un’esperienza da ladro più realistica rispetto al capitolo d’esordio. Ci sono l’anima stealth, la tensione, ma anche l’accessibilità.
Thief Simulator 2, la recensione
Sviluppato da CookieDev e Ultimate Games S.A., Thief Simulator 2 offre un gameplay sufficientemente dettagliato, in prima persona, per mettersi alla prova e capire come agisce un ladro durante un colpo. Il lato simulativo non sta soltanto nel sapere scassinare e irrompere in una casa, ma soprattutto nel non farsi mai notare. Evitate dunque di correre in salotto, a meno che non vogliate che i vostri passi insospettiscano i proprietari.
Dal punto di vista grafico il titolo è discreto e garantisce un’esperienza fluida, anche se priva di animazioni vere e proprie. Le missioni vi immergeranno in scenari tipicamente residenziali, tra appartamenti, ville e garage. Le texture non sono nulla di che, anche se riconosciamo l’impegno nei dettagli, soprattutto all’interno delle case. Le missioni hanno il pregio di essere brevi, così da ritmare al massimo l’avventura.
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Il realismo non finisce qui: per non farsi notare dovremo anche stare attenti a non dare nell’occhio all’interno del quartiere. Dunque fate bene attenzione a come parcheggiate l’auto. Se amate lo stealth il videogioco saprà sfamarvi a dovere: potrete neutralizzare temporaneamente persone che rischiano di mandare all’aria il vostro colpo, così come creare diversivi. Non ci siamo addentrati nella storia – che c’è – di Thief Simulator 2. Per quanto cattivo, il protagonista sembra più un burattino nelle mani di persone ancor più malvage di lui.
Un titolo insomma divertente, che si completa in una manciata di ore, ma che al tempo stesso ha un certo livello di rigiocabilità, dato dalla possibilità di affrontare i colpi pianificandoli a seconda del proprio stile. All’inizio sarete più cauti, fino a diventare il peggior incubo del quartiere.