Siamo già stati in quella terribile situazione, su Xbox, a nasconderci in ambienti angoscianti con la paura di incontrare persone molto cattive. Essendo oggi Halloween tocca dunque tornarci. Per Steam ecco la recensione di The Outlast Trials, videogioco in multiplayer sviluppato da Red Barrels e da giocare in prima persona, il punto di vista indicato per questo genere di titoli.
The Outlast Trials, la recensione
La storia è la seguente: nel pieno della fase calda della Guerra Fredda, siamo nel 1959, un silenzioso esercito di disperati si mette a disposizione della Murkoff Corporation. Da pazienti diventano vere e proprie cavie umane per esperimenti disumani.
L’obiettivo della Murkoff Corporation è individuare l’ingrediente segreto per dare vita a un soldato potentissimo. Per quanto affascinante come premessa, l’aspetto narrativo non viene indagato più di tanto. Forse anche perché nessuna parola potrebbe spiegare fino in fondo il male che si nasconde nei laboratori e nelle arene che dovremo affrontare.
A livello grafico The Outlast Trials è un colabrodo di oscenità e morte. Non certo adatto a chi di fronte al più timido dei film horror preferisce gustarsi la visione con le mani davanti agli occhi. Al tempo stesso questo capitolo risulta molto meno tosto per quanto riguarda i veri momenti da jump scare. Questo perché nella maggior parte dei casi non si è mai soli.
Una scelta strutturale che hanno compiuto gli sviluppatori è stata infatti quella di proporre un gameplay ideale per il multiplayer, fino a quattro giocatori con cui cooperare per salvare la pelle. La modalità single player è prevista, ma largamente scoraggiata data anche la sproporzione delle forze in campo. Trovarsi con amici o sconosciuti nel bel mezzo di un inferno del genere può senz’altro invogliare, soprattutto perché le attività da portare a termine sono diverse.
Nel caso vi stiate chiedendo su quante armi potrete contare, la risposta è pochissime. In The Outlast Trials non si spara, perché per sopravvivere bisogna anzitutto non farsi vedere dai nemici in arrivo. Li si potrà stordire, o disorientare, ma non è mai la cosa migliore tentare il corpo a corpo. Anche le tasche non sono poi così larghe: a disposizione il gamer ha fino a tre oggetti al massimo da portarsi nell’inventario. The Outlast Trials eccelle dal punto di vista delle atmosfere e del comparto grafico, immergendoci in un ambiente terrificante, pieno di tracce su cui soffermare lo sguardo per raccogliere dettagli e informazioni. Purtroppo la rigiocabilità a cui dovrebbe puntare il multiplayer non è garantita al massimo.