Acclamata da critica e pubblico, Slay the Princess è una visual novel a sfondo horror (ma anche comico) in cui l’obiettivo è, come si evince dal titolo, uccidere una principessa. La software house indie Black Tabby Games ha voluto ritornare sull’opera, perché ancora molto si poteva dire e soprattutto disegnare. Slay the Princess – The Pristine Cut offre infatti un’esperienza più robusta e ricca, con nuove principesse, tre capitoli inediti e complessivamente il 35% di contenuti in più.
Slay the Princess – The Pristine Cut, la recensione
Il gameplay di Slay the Princess – The Pristine Cut è essenziale: le opzioni di dialogo e azioni compongono una mappa che può condurre a differenti esperienze, che per i completisti meritano di essere vissute anche dopo aver terminato la prima run. Uno degli elementi senz’altro di pregio del titolo è rappresentato dalla direzione artistica.
Le tavole sono splendide, piene di personalità e studiate proprio per suscitare un’emozione che accompagna le lettura. Abby Howard, l’artista dietro alle immagini, ha arricchito il catalogo rispetto al primo titolo con 1200 nuovi disegni. Le tonalità in bianco e nero contribuiscono a rendere la giusta e cupa atmosfera.
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La trama di Slay the Princess – The Pristine Cut mette il gamer di fronte a una missione disturbante. Raggiungere una capanna dopo aver attraversato un bosco per incontrare una principessa e ucciderla. Solo questo scioccante finale potrà salvare il mondo, per una ragione che si dipanerà nel corso del titolo.
Con sottotitoli disponibili in italiano, suggeriamo comunque di gustarsi il doppiaggio di Jonathan Sims e Nichole Goodnight. In una manciata d’ore si arriva ai titoli di coda. Slay the Princess – The Pristine Cut è uno di quegli indie che saprà conquistare gli appassionati di visual novel, un videogioco da gustarsi in un piovoso week end autunnale.