Shin Megami Tensei V: Vengeance è l’ultimo capitolo della celebre saga RPG di Atlus, un franchise che da sempre ha fatto leva sulla profondità narrativa. Ambientato in un futuro post-apocalittico, in una Tokyo devastata, il videogioco riprende molti degli elementi che hanno reso celebre la serie. Il gamer affronta uno scenario terribile, distopico, con tratti da paranormale.
Shin Megami Tensei V: Vengeance, la recensione
Uno degli aspetti più interessanti di Shin Megami Tensei V: Vengeance è il suo sistema di combattimento. Atlus ha mantenuto l’impostazione a turni e grazie al Press Turn System è possibile strappare turni extra sfruttando le debolezze degli avversari. C’è inoltre un ampio ventaglio di demoni da reclutare per potenziare il proprio team.
La trama di Vengeance è ricca, come ci ha abituato la serie Shin Megami Tensei. Il protagonista è un giovane studente, catapultato in un mondo parallelo dove deve fare i conti con forze sovrannaturali e una lunga serie di scelte (tutt’altro che facili da prendere). Ogni decisione può influenzare il corso della storia e il destino dei personaggi incontrati lungo il cammino.
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Dal punto di vista grafico, gli scenari post-apocalittici sono realizzati con cura dei dettagli e il risultato restituisce un’atmosfera opprimente che rispecchia il tono del gioco. Anche i modelli dei personaggi e dei demoni sono ben fatti, con animazioni fluide e design originali. La colonna sonora contribuisce a immergere il giocatore in questo mondo desolato.
Un altro punto di forza di Shin Megami Tensei V: Vengeance è la libertà di esplorazione. Il mondo di gioco è davvero vasto, ricco di missioni secondarie. Ogni area è popolata da NPC, situazioni su cui soffermarsi e tesori da scoprire. Tokyo ha davvero cambiato aspetto: lo scenario post apocalittico presenta rovine, deserti e zone oscure. Atlus è riuscita a dare una scarica di adrenalina al franchise, con un videogioco ispirato da considerare se siete appassionati dei JRPG.