Siete in cerca di un titolo poco esigente dal punto di vista del gameplay, ma coinvolgente sotto l’aspetto narrativo? Non tutti i gamer hanno l’anima hardcore: c’è chi – come chi scrive – trova piacevole dedicare del tempo pad in mano al godersi un’avventura, senza innervosirsi. Proprio come se si stesse leggendo un romanzo che assorbe. Skaramazuzu, videogioco indie, vi proietterà in un mondo in bianco e nero affascinante e denso di misteri, dove la trama viene scandita da incontri che dettano semplici compiti da portare a termine.
La recensine di Skaramazuzu
La storia di Skaramazuzu racconta di Zuzu, misteriosa anima con la testa da cervo che vaga in un ambiente spoglio e inospitale. A evocarla è stato un Maestro, che lo indirizzerà verso le risposte alle tante domande che sorgono. Sviluppato da Adam Oikonomopoulos gomito a gomito con le realtà greche Iphigames e Bleeding Moon Studio, il titolo scopre le carte molto lentamente.
Skaramazuzu è un’esperienza decisamente breve, da godersi in una serata in cui si ha voglia di andare a letto tardi. In meno di tre ore potrete arrivare ai titoli di coda, contemplando le conclusioni a cui sarete giunti. Ci avrete visto giusto? In ambienti 2D sposteremo il nostro avatar, per farlo interagire con gli altri NPC, passando da una schermata all’altra.
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Disponibile in inglese, Skaramazuzu è un indie che ha puntato tutto sulla storia e su una direzione artistica che privilegia i tratti morbidi, inseriti tuttavia in un limbo dove una strana e stanca luce abbaglia tutto quel che non è avvolto nell’ombra.