Dopo i tempi più difficili per Ubisoft, con licenziamenti di massa (che intanto continuano a colpire il mercato videoludico), la software house francese sembra aver prodotto i primi risultati positivi della ristrutturazione, fotografati dai dati finanziari. Nell’ultimo anno fiscale i ricavi sono saliti del 33% a 2,3 miliardi di euro.
Ubisoft ha poi comunicato un utile operativo per il 2023-2024 di 401,4 milioni, in linea con gli obiettivi della società, registrando tuttavia una perdita operativa di 500,2 milioni nel precedente esercizio, la più grande nella storia della casa di sviluppo. L’azienda ha comunicato di volersi concentrare su due generi in particolare: open world e live service. Un quadro chiaro e con alcuni numeri in crescita. Perché allora il titolo in Borsa è crollato?
Che sta succedendo a Ubisoft?
Mentre scriviamo il titolo di Ubisoft è in calo di oltre il 12%, a 20,41 euro ad azione. A rendere problematica la situazione per la società è stato soprattutto il verdetto degli analisti che hanno marcato il dato negativo del consumo di tesoreria a 509 milioni di euro, evidenziando il terzo anno di seguito di flusso di cassa in rosso. Come capita sempre più spesso ultimament,e anche l’azienda madre di Assasin’s Creed e altre celebri IP ha annunciato la cancellazione di un titolo in cantiere.
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Nelle scorse ore è infatti calato il sipario su The Division Heartland. La strategia dell’editore è quello di focalizzarsi su tripla A con la più alta potenzialità di successo, senza disperdere risorse ed energie su altri videogiochi. Oltre a comunicare i numeri positivi, nelle scorse ore l’azienda ha reso noto anche il quadro sui licenziamenti: nell’ultimo anno e mezzo la società ha ridotto l’organico di 1700 persone.