Abbiamo subito imparato a voler bene ai ragazzi di Chibig, la startup innovativa di Valencia che ogni estate da ormai quattro anni ci propone titoli deliziosi, a metà strada tra l’universo immaginifico di Miyazaki e quello videoludico di Zelda. Quest’anno dalla penisola iberica arriva Mika and The Witch’s Mountain.
Mika and The Witch’s Mountain, c’è posta per te
Siamo in estate, dobbiamo calarci nei panni di un pony express, ma scordatevi le atmosfere malinconiche de Il Postino di Massimo Troisi: alla meravigliosa pellicola di Michael Radford, Mika and The Witch’s Mountain preferisce Kiki – Consegne a domicilio, film del 1989 di Hayao Miyazaki. Anche qui infatti una streghetta in erba si ritrova, proprio malgrado, a sfruttare i propri poteri e la propria scopa magica per migliorare il servizio postale dell’isoletta nella quale è appena approdata.
Le meccaniche di gioco sono presto dette: si recupera il pacco dalla sede del corriere, quindi lo si deve recapitare al legittimo proprietario evitandolo di sbattacchiarlo troppo a destra e a manca. Una serie di cuoricini indicherà i colpi che potrà subire prima di rompersi, mentre alcune merci, per loro stessa natura, non potranno essere bagnate.
Tutto questo potrà essere fatto a cavallo della scopa della nostra protagonista, che però anziché volare tende a planare. Finire in acqua, insomma, non sarà poi così improbabile. Per questo sarà essenziale studiare bene le correnti ascensionali che attraversano l’isola. Scontrarsi contro alberi e case naturalmente potrebbe danneggiare le merci, ma per fortuna il sistema di calcolo dei danni è a dir poco bonario e contribuisce a fare anche di quest’ultima produzione spagnola un gioco molto rilassato.
Di norma una volta scovato il cliente da soddisfare (spesso segnalato nell’apposita mappetta raggiungibile nel menu delle opzioni: non è delle più leggibili, ma l’isola è tutto sommato piccina) questi replicherà affidandovi a sua volta un altro pacchetto da consegnare.
In Mika and The Witch’s Mountain è infatti possibile portare contemporaneamente missioni lavorative e favori personali. In entrambi i casi, ottenendo la valutazione più alta alla consegna, otterrete dei soldi utili a potenziare la scopa che potrà via via volare più in alto e più velocemente, ma anche trasportare un maggior numero di pacchi.
Come da tradizione dei titoli Chibig, anche in Mika and The Witch’s Mountain troverete cameo di personaggi visti negli altri titoli della startup di Valencia: da Summer in Mara ad Ankora Lost Days, passando per Koa and the Five Pirates of Mara. Alla lunga il gameplay estremamente semplificato che chiede di andare da un punto A a uno B, quindi al punto C, ecc, rischia di annoiare, ma per fortuna il level design viene in soccorso, proponendo un – piccolo – mondo virtuale liberamente esplorabile che si dischiude di pari passo coi potenziamenti sbloccati. Davvero un ottimo lavoro.
Il solo neo di Mika and The Witch’s Mountain a conti fatti riguarda la gestione della telecamera: a dir poco pessima, sembra uscita dai platform meno riusciti d’epoca Nintendo 64. Vi ritroverete spesso a doverla gestire manualmente, perché tenderà a incastrarsi nei muri e a inquadrare tutt’altro. Anche le musiche sono risultate più sottotono del previsto. Diversi i bug che speriamo possano essere sanati con qualche provvidenziale patch: talvolta infatti alcune linee nere attraversano lo schermo mentre nei filmati può capitare che i personaggi sfarfallino e spariscano improvvisamente.
In compenso, abbiamo amato lo stile artistico del gioco che, al pari degli altri videogame già sviluppati da Chibig, non fa mistero di ispirarsi a Miyazaki, ma in questo caso è prepotente pure l’influenza del magnifico The Legend of Zelda – The Wind Waker.
Insomma, come già abbiamo anticipato nel titolo di questa recensione, Mika and The Witch’s Mountain è un’avventura a dir poco deliziosa. In uscita dopodomani su PC e sulle principali console, noi caldeggiamo l’acquisto della versione per Nintendo Switch non solo perché pensiamo che sia da quelle parti la platea potenzialmente più interessata a un titolo simile ma anche perché le caratteristiche dell’ibrida nipponica permettono di intrattenersi con questo videogioco mentre si è sdraiati in spiaggia, sotto all’ombrellone. E Mika and The Witch’s Mountain è sicuramente un’avventura estiva, che sa di mare, salsedine e viaggi coloratissimi.