Era da tempo che Nintendo non presentava simili strenne natalizie. Era da tempo insomma che non festeggiavamo il periodo più magico dell’anno con un’accoppiata eccezionale: Zelda e Super Mario. E mai avremmo pensato che al settimo anno di vita la piccola Switch avrebbe sfornato, nel giro di pochi mesi, The Legend of Zelda Echoes of Wisdom (la nostra recensione) e Mario & Luigi Fraternauti alla carica.
Si tratta, meglio dirlo subito, in entrambi i casi di due giochi “mignon”. Non hanno la statura, ma soprattutto la stazza, dei capitoli ufficiali, tuttavia riescono a intrattenere per diverse ore lasciando il giocatore col sorriso stampato sulle labbra. Si tratta – e vale per entrambi i titoli – di videogiochi graficamente deliziosi e concettualmente ispirati. Che sarebbe bellissimo trovare sotto l’albero di Natale.
Mario & Luigi Fraternauti alla carica, pronti a salpare?
La notizia del fallimento di AlphaDream, lo studio di sviluppo cui Nintendo era solita affidarsi ogni volta che il management aveva voglia di un nuovo capitolo della saga di Mario & Luigi, affogata nel 2019 in quasi mezzo miliardo di yen di debiti, ci aveva fatto temere il peggio circa la sopravvivenza della serie che non era mai stata sviluppata internamente.
Per fortuna però la Casa di Kyoto ha trovato un valido sostituto: Acquire, la software house che, in collaborazione con Square-Enix, ha realizzato Octopath Traveler (qui la nostra recensione di Octopath Traveler 2). E il cerchio un po’ si chiude dato che la serie di Mario & Luigi è spin-off della saga di Paper Mario che discende a sua volta da Super Mario RPG per SNES su cui lavorò appunto Squaresoft. Insomma, collaborando sia con Nintendo sia con Square-Enix, Acquire è davvero il trait d’union ideale.
Prova ne sia che Mario & Luigi Fraternauti alla carica è un RPG a dir poco delizioso, pur con tutti i limiti della serie nata su GBA che da sempre annacqua le caratteristiche classiche dei giochi di ruolo: niente struttura open world, niente backtracking a favore di una intelaiatura maggiormente lineare e votata all’azione.
Il capitolo realizzato da Acquire mantiene alcune di queste caratteristiche ma ne lima altre: benché l’Isola Solcamari (che altri non è che l’hub di gioco dal quale si ha accesso alle varie ambientazioni) permetta di navigare un oceano infinito punteggiato da isolette, non aspettatevi una navigazione libera à la Zelda – The Wind Waker. Tuttavia, l’intelligente trovata di poterla governare decidendo la rotta consente almeno di avere la sensazione di essere artefici del proprio destino.
In alcuni momenti questo si rivelerà più di una semplice trovata per regalarvi l’illusione di essere dei nostromi dato che il gioco vi darà realmente la possibilità di procedere in due direzioni diverse dando precedenza alla meta preferita. Inoltre, proseguendo con l’avventura, numerosi personaggi saliranno a bordo dell’Isola Solcamari affidando ai due idraulici alcune missioni che, se ignorate, non potranno più essere prese in carico.
Allo stesso modo, setacciando per bene l’orizzonte col TeleScoppio (sì, i traduttori italiani sono dei geni dato che è un telescopio ma anche il cannone che vi sparerà a destinazione!) potrà capitare di imbattersi in qualche isoletta assente dalle mappe ma utile per fare incetta di monete, punti esperienza e magari qualche bell’accessorio. Non ci troviamo di fronte a un open world e nemmeno a una struttura à la Paper Mario, ma almeno è stata deliziosamente camuffata l’intelaiatura lineare classica della saga.
Amore fraterno
Direttamente dai precedenti capitoli arrivano invece le Azioni Fratelli che permettono, grazie al coordinamento circense tra i due idraulici, di arrivare in zone altrimenti inaccessibili della mappa o, in combattimento, di fare più danni del dovuto. Nei combattimenti è possibile sfoderare anche le Spine sinergiche delle quali però non vogliamo svelarvi alcunché.
Un cartone animato su Switch
Se a questo si aggiunge che Mario & Luigi Fraternauti alla carica è animato da una portentosa veste grafica in cell shading capace di rendere il gioco un vero cartone animato (sicuramente il prodotto più simile al film di Super Mario uscito nel 2023), grazie anche a un sapiente uso di cinematiche in tempo reale buffissime (applausi a scena aperta per Kevin Afghani, che sostituisce l’ormai pensionato Charles Martinet al leggio donando a Mario e a Luigi due voci spassosissime), il risultato è certamente in grado di coinvolgere.
Mario & Luigi Fraternauti alla carica, il compendio del GdR
Insomma, tutto perfetto? No. Benché coi distinguo di cui sopra, Mario & Luigi Fraternauti alla carica è e resta un gioco ancorato alla tradizione. La serie originale, si è detto, era molto lineare anche perché nasceva su GBA ed era pensata per partite “mordi e fuggi” alla fermata del bus o nella sala d’aspetto del dentista.
Allo stesso modo questo capitolo per Switch continua a presentare l’idea di essere il perfetto compendio di un GdR. Oltremodo delizioso e curato, certo, ma sempre un riassunto di un genere che, altrove, esplode con ben altri mondi di gioco, tonnellate di missioni, ore e ore di trama, racconti, side-quest.
Non si ha davvero mai l’impressione di essere alle prese con la profondità di un Paper Mario, complice anche una difficoltà media sempre zavorrata verso il basso. E ciò lo si avverte dai numerosi item elargiti dal gioco a ogni passo compiuto dai due eroi ma, soprattutto (ed è la cosa che più ci ha fatto storcere il naso) dell’eccessivo lassismo dei combattimenti a turni. Dai tempi di Super Mario RPG sappiamo che agire sui tasti con tempismo è fondamentale per arrecare più danni al nemico, avere chances di contrattacco e approntare una difesa impenetrabile. Ecco, qui anche schiacciando i pulsanti con eccessivo anticipo si viene comunque premiati dagli effetti bonus.
Chiara, insomma, l’intenzione di Nintendo di non voler escludere dal divertimento il cuginetto o la sorellina che vi osservano giocare e vorrebbero salpare anche loro per un’avventura in solitaria. Il risultato, però, è che come si diceva all’inizio di questa recensione anche Mario & Luigi Fraternauti alla carica, esattamente come Zelda Echoes of Wisdom, è un prodotto miniaturizzato, un diorama coloratissimo che riproduce una saga ben più grande, complessa e sfidante.
L’Isola Floricca, l’Isola Roccigna, L’Isola Giragira, L’Isola Spira, L’isola Glacea o l’Isola Ardea sono piccoli condensati di gameplay (finalmente Luigi salta in automatico, evitando al giocatore di dover premere in continuazione due tasti) che ben condensano combattimenti, esplorazione ed enigmi, ma non sono certo luoghi immensi e tentacolari nei quali perdersi. Chi cerca un RPG a tutto tondo, profondo e in grado di durare ore, farebbe insomma meglio a rivolgersi a Paper Mario: Il Portale Millenario uscito a maggio.
Al netto di questo annacquamento dei canoni tradizionali degli RPG, comunque, Mario & Luigi Fraternauti alla carica è un titolo semplicemente delizioso, in grado di lasciare a bocca aperta i più piccini – che saranno rapiti dalla sua magia – e di intrattenere piacevolmente i giocatori più grandicelli. Davvero un videogioco da regalare e regalarsi a Natale.