Non sarà la stagione più generosa in termini di uscite, ma è anche vero che negli ultimi anni l’estate ha saputo regalare grandi gemme. Nel 2023 abbiamo scoperto quella meraviglia rpg di Baldur’s Gate 3, oggi invece scartiamo un altro prodotto altrettanto interessante, targato Capcom. Stiamo parlando di Kunitsu-Gami: Path of the Goddess, un’opera che ci ha francamente ammaliato dal punto di vista grafico, con le cinematiche iniziali che svelano una direzione artistica brillante e originale. In questo gioco di ruolo, con elementi da tower defense, non si combatte banalmente. Si esegue un rito danzando con la katana.
Kunitsu-Gami: Path of the Goddess, la recensione
Abbiamo testato Kunitsu-Gami: Path of the Goddess su Steam (il titolo è disponibile anche su PlayStation e Xbox). Fin dall’avvio il videogioco ci soffia addosso l’aria più autentica del Giappone, impreziosita dalla magia e dalla potenza delle leggende. Non aspettatevi lunghe linee di dialogo (ci sono comunque i sottotitoli in italiano) perché sono più le immagini a raccontare la storia.
La trama di Kunitsu-Gami: Path of the Goddess è essenziale: il Monte Kafuku è l’ambientazione dell’IP, una maestosa e verdeggiante montagna presa in ostaggio da una angosciante e putrescente maledizione. Inquietanti mani ne stritolano la vegetazione, mentre orribili creature schiavizzano gli abitanti. Una porta spalancata sull’inferno. Grazie al coraggio di una sacerdotessa che riesce a evocare il guerriero Soh, combattente di cui prendiamo il controllo nell’immediato, forse c’è una speranza.
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Con una visuale isometrica, orientabile in ogni direzione, iniziamo a combattere, prendendo dimestichezza con i vari attacchi, la guardia e il doppio salto. L’albero delle abilità renderà le mosse marziali ancora più letali e visivamente strabilianti (in alcuni casi sembra di assistere a una coreografia). Fin da subito notiamo che la katana di Soh taglia l’aria (e i nemici) rilasciando una sorta di scia il cui effetto cromatico è sublime.
Non appena avuto un assaggio delle mostruosità che ci attendono iniziano i livelli. Pur essendo un titolo single player, avremo bisogno di molta compagnia per purificare il monte e cacciare via il nemico. Ogni angolo della foresta ha punti di interesse che possono essere strappati dal male. A quel punto i cittadini dovranno essere ingaggiati: sarà necessario affidargli compiti strategici.
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L’obiettivo è far sì che, una volta sopraggiunte le tenebre, ci siano forze a sufficienza per rispondere all’avanzata delle Furie. Se in un primo momento tutto vi sembrerà abbordabile, la curva di apprendimento diventerà sempre più ripida, costringendovi a pianificazioni calibrate e a uno studio attento della situazione.
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Liberando gli abitanti dagli incantesimi raccoglieremo energia, moneta da spendere nell’affidare loro i compiti oppure nel tracciare il percorso della sacerdotessa. Ve lo garantiamo: non sarà affatto una strada in discesa, ma una lunga e faticosa salita fatta di momenti di impegno, ma anche di relax, soprattutto a battaglie terminate. Dopo le tenebre ci sarà sempre la luce a infondere ottimismo negli animi. Kunitsu-Gami: Path of the Goddess è un prodotto che gli amanti del Giappone devono categoricamente prendere in considerazione.