Il mitico DOOM ha appena spento 31 candeline lo scorso 10 dicembre e se ancora non vi siete annoiati di averlo giocato praticamente su qualsiasi piattaforma esistente, ora potreste sforacchiare un po’ di demoni anche mentre aspettate di autenticarvi in un sito. Questo sempre che DOOM Captcha prenda piede sul Web. E noi ovviamente speriamo tanto sia così.
Cos’è DOOM Captcha?
Il nome dice già tutto: chi lo ha ideato ha il merito di aver trasformato una delle sequenze più barbose di Internet – ovvero quegli eterni frangenti nei quali per dimostrare di non essere dei malevoli bot ci viene chiesto di leggere lettere e numeri difficilmente comprensibili o individuare bici e bus che puntualmente non si trovano – in qualcosa che quasi spiace duri così poco.
La ratio di DOOM Captcha è provare al sistema che lo usa per questioni di sicurezza di essere umani uccidendo tre demoni in una delle tante mappe del primo FPS di id Software. Naturalmente solo l’ambientazione è la medesima del gioco originale, perché il gameplay differisce leggermente: saranno di fatto i nemici a venirci incontro, innalzando un poco il livello di difficoltà.
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Tuttavia, sparando a ritmo serrato e facendo strafe non dovrebbe esservi difficile – nemmeno da cellulare – riuscire ad assolvere alla semplice missione così da completare il Captcha. E in quell’istante si realizza che, per la prima volta nella storia del Web, non abbiamo odiato un vecchio e farraginoso sistema di autenticazione…