Se per voi Halloween non è un giorno, bensì un’atmosfera che copre questo nebbioso, umido e freddo periodo dell’anno, allora potreste anche essere appassionati di un certo genere videoludico. Prendiamo i survival horror, che ha tra i suoi mostri sacri IP come Resident Evil e Silent Hill. Se quelli restano fuoriclasse, a volte spunta dal sottobosco indie qualche interessante novità che a loro si ispira, come nel caso di Crow Country, videogioco sviluppato da SFB Games, software si può dire fatta in famiglia. Tom e Adam Vian sono fratelli e hanno realizzato una storia ambientata all’interno di un inquietante parco divertimenti. Lo abbiamo testato su Nintendo Switch.
Crow Country, la recensione
Siamo ad Atlanta, Georgia, uno Stato che ha fatto da teatro ad altre trame come The Walking Dead. Il proprietario del parco divertimenti, tale Edward Crow, è scomparso. Dove sia finito nessuno lo sa ed è per questo che si fa avanti Mara Forest, la protagonista del titolo retro gaming che vi immergerà in stanze e situazioni altamente claustrofobiche.
Non pensiate che trattandosi di un titolo sviluppato volutamente con la grafica di un tempo, molto anni Novanta, il clima generale sia leggero. Jump scare e situazioni di tensione sono sapientemente distribuiti lungo l’intera esperienza videoludica. Grazie a una telecamera isometrica non avrete certo l’angoscia della prima persona, ma è meglio non abbassare mai la guardia.
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L’aspetto che conquista del titolo è la ricchezza degli scenari: non si ha mai la sensazione di attraversare sempre i medesimi spazi. Cambiano le luci, le vie di fuga, gli oggetti che arredano in maniera azzeccata questo palcoscenico dell’orrore. Si spara, certo, ma il combat system non è la parte regina vuoi anche perché le meccaniche avrebbero reso tutto troppo rigido.
Crow Country non delude neppure con la storia, da seguire attraverso brevi didascalie. Grazie alla portabilità della Switch, il titolo è godibile in qualsiasi momento della giornata e con una sostanziale accessibilità dei comandi lo riteniamo davvero un prodotto adatto a tutti. E con tutti, ovviamente, ci riferiamo soltanto a chi ha il coraggio di camminare in uno scenario così lugubre. I puzzle game e gli enigmi ambientali, come vogliono le regole del genere, sono posizionati in momenti strategici e costringeranno a fare i conti con oggetti, portali ed elementi potenzialmente pericolosi.