Per chi coltiva il gusto del pulp condito da horror e tensione costante la produzione di Pixel Pulps sviluppata dalla software house argentina LCB Game Studio è una vera chicca. Stiamo parlando di quella che al momento è una trilogia, composta da Mothmen 1966, Varney Lake e il titolo oggetto della nostra recensione. Bahnsen Knights, disponibile su tutte le console e su PC, indaga aspetti oscuri come i predecessori, ma si concentra perlopiù sulla psiche umana, mettendo da parte soprannaturale e vampiri e concentrandosi sugli orrori a cui possono spingersi persone a cui è stato fatto il lavaggio del cervello.
Bahnsen Knights: la recensione
La storia di Bahnsen Knights è quella di una setta religiosa di fine anni Sessanta, a cui il nostro alter ego decide di aderire. Boulder, così si chiama, è un omone a cui nella vita molte cose sono andate male. Si percepisce la sua rabbia verso il mondo. Come in tutte le sette, peraltro, il sospetto che qualcuno tradisca si respira nell’aria e dal momento che tutti hanno i propri segreti il compito del gamer sarà anche quello di non far crollare la fiducia nei nostri confronti.
Purtroppo neppure il terzo capitolo della saga è disponibile in italiano. La storia in sè è piacevole, arricchita senz’altro da una pixel art retro che fa la vera fortuna del videogioco. Per il resto, chi ha già giocato agli altri episodi non troverà nulla di particolarmente innovativo.
Ci sono i minigiochi, con cui svagarsi all’interno del bar, ma la parte regina del gameplay è centrata sui dialoghi e nelle scelte. I possibili finali, anche quelli brutti, sono sempre in agguato dunque è bene fare attenzione a quel che si dice e a quel che si fa.
Bahnsen Knights non è un titolo lungo e si può giocare senza aver completato i primi due episodi. Si completa nel giro di un paio d’ore e ciò potrebbe essere un limite per chi è alla ricerca di una bella e lunga storia interattiva. Garantiamo d’altra parte che Pixel Pulps è una interessante manifestazione della produzione gaming sudamericana. Il team, composto da appena due persone, ha scelto di lanciarsi in un settore di nicchia come quello delle visual novel, puntando soprattutto su un’impronta grafica molto anni ’80. Insomma, la saga è ormai matura. Cosa accadrà dopo?