Titoli come A Cat & His Boy ricordano a noi giornalisti ma anche al grande pubblico come, in un’epoca nella quale gli sviluppatori inseguono il fotorealismo, siano in realtà sufficienti pochi pixel a creare coinvolgimento.
A Cat & His Boy è un videogioco piccolissimo. È piccolissima la startup spagnola che lo ha realizzato, RAWRLAB Games. È piccolissima l’avventura proposta. È piccolissimo anche lo sforzo tecnico profuso per animarla e dettagliarla.
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Ma in compenso sono grandi le emozioni che riesce a comunicare. In questa produzione iberica seguiremo le avventure del pestifero gatto nero Midnight destinato a fare amicizia con un umano, un bambino di nome Leif sbatacchiato da avversità più grandi di lui come il divorzio dei genitori. Il gioco è guidatissimo, a tratti pare un’avventura testuale, ma in compenso quella grafica isometrica à la Pokémon e la potenza di testi e situazioni riescono a far presa anche sul gamer più algido.
Il vero problema di A Cat & His Boy dovuto con ogni probabilità all’inesperienza degli sviluppatori è l’eccessivo ricorso al colore nero, unito alla volontà di dettagliare troppo ogni schermata: dal momento che i particolari dello sfondo sono neri e il gattino protagonista è nero, spesso ci si ritrova a strizzare gli occhi per capire solo dove sia il nostro felino e questo non è il massimo, specie se si gioca su Switch all’aperto. Per il resto, però, è un’avventura in miniatura tenera e zeppa di buoni sentimenti.