Nasce la nuova pagina Instagram di Unstoppable Women, una nuova casa per la community per raccogliere le storie di donne, imprenditrici e di una leadership diversa dallo status quo. E per chi non ha potuto esser con noi a Milano, sta arrivando un video con il meglio della giornata
Dopo il bootstrap, dedicato alle startup, StartupItalia ha aperto il main stage di Unstoppable Women, realizzato in partnership con “Le Village by Crédit Agricole Milano”, con il patrocinio del Comune di Milano e il sostegno di Bayer, Flos, Iride Acque Srl e Gruppo PerMare, focalizzandosi su come sta cambiando il mondo del lavoro in Italia, in particolar modo da un punto di vista di genere. “Oggi, su 4 disoccupati, 3 sono donne”, riferisce la giornalista e moderatrice dell’evento, Valeria Dalcore. “Se si superasse il gender gap, sarebbero 88 i miliardi di PIL che si potrebbero recuperare. Su 10 aziende, solo 2 sono al femminile“, afferma la vice-direttrice di StartupItalia, Chiara Trombetta. Un appuntamento importante che lancia, collateralmente, anche una nuova pagina Instagram di StartupItalia dedicata proprio alle “Unstoppable Women” (@weareunstoppablewomen).
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Donne e mondo del lavoro
“Sono cresciuta nel mondo bancario quando c’erano molte meno donne di adesso, e il percorso è stato tutt’altro che semplice – ha affermato Gabriella Scapicchio, sindaco e CEO di Le Village, in apertura dei lavori – Ma ho avuto la fortuna di lavorare in aziende meritocratiche e i miei sforzi sono stati riconosciuti. Oggi, le donne ai vertici sono una su 4; anni fa questa percentuale era ancora più bassa”. Ma il lavoro da fare è ancora tanto. Nel 2021, infatti, l’Italia è salita in classifica nel gender gap, posizionandosi al 66esimo posto. “Bene ma non benissimo”, diciamo. “Oggi, le donne nelle startup sono il 13%, tra founder e cofounder – afferma la CEO Scapicchio – Anche se si valorizza poco l’attenzione che mettono nel recepire e comprendere i bisogni del mercato e sul tema della sostenibilità. Pensare che nel Village, a fine anno, tra i KPI contiamo anche la percentuale di donne e uomini presenti. Per noi, questo è un indice, e qua dentro, su 60 startup, il 30% delle startupper sono donne“. Un dato molto positivo che, però, è ancora molto lontano se paragonato alle statistiche generali nel nostro Paese, che soffre non solo una mancanza di persone di genere femminile ai vertici aziendali, ma anche una carenza di laureati. “Nell’Unione Europea solo un laureato su 5 è donna. Per questo è centrale incentivare sin da subito le giovani a studiare, in particolar modo le materie che più saranno richieste nel futuro come l’Informatica e le discipline STEM. La percentuale di donne laureate nelle STEM è la metà di quella maschile”, conclude la CEO.
E come ha affermato Layla Pavone, coordinatrice board e innovazione tecnologica e trasformazione digitale del Comune di Milano: “Quando le donne fanno network sono ancora più forti”.
Unstoppable Women: le donne nel mondo della scienza
“Quando ho scelto le scuole superiori, il liceo scientifico, non avevo idea di che cosa avrei fatto nella vita, ma volevo divertirmi. Avevo 10 anni quando ci sono stati i primi passi dell’uomo sulla luna e avevo capito che l’uomo poteva fare cose grandiose. Poi, dopo varie esperienze presso diversi istituti di eccellenza, sono voluta tornare a casa – così ha introdotto il tema della donne nella scienza Simonetta Di Pippo, docente di Space Economy e direttrice del SEE Lab all’Università Bocconi – Ho fatto l’astrofisica, la manager, l’astrodiplomatica, sempre con la voglia di nuove sfide, e, due settimane fa, sono approdata come docente di Space Economy. Ancora oggi mi sveglio tutte le mattine contenta di andare a lavorare”. Studiare lo spazio, senza dubbio, non è da tutti, ma troppo poco spesso ci si rende conto dell’importanza che la scienza riveste nella nostra quotidianità: “Da un lato, lo spazio è ispirazione, ricerca e scoperta; dall’altro un beneficio per la qualità della vita sulla Terra. Sarebbe interessante, ad esempio, spegnere per un’oretta tutti i satelliti. Ci si renderebbe conto dell’impatto delle attività spaziali nella nostra vita. Se questo accadesse, ad esempio, non potremmo più ritirare i soldi dal bancomat nè usare il GPS. Avere certe informazioni da satellite può salvare vite umane e lo spazio è un veicolo che ci consente di riportare i fatti e la scienza al centro”.
Donne e giornalismo nel talk di Unstoppable Women
Francesca Milano, responsabile sezione podcast e Sabrina Tinelli, responsabile contenuti editoriali di Chora Media, assieme a Bianca Arrighini, CEO e Livia Viganò, COO di Factanza, sono state le protagoniste del talk sulle donne e il giornalismo ad Unstoppable Women. “Oggi la nuova generazione ha voglia di essere informata – ha affermato Livia Viganò – Quando si comunica ai ragazzi si deve conoscere bene l’argomento di cui si parla e, per quanto il nostro modello social sia sintetico e punti sul visivo per attrarre l’attenzione, sotto ha un pensiero e una filosofia molto importanti”. Le dinamiche, rispetto a qualche anno fa, sono, indubbiamente cambiate. Sembra assurdo, oggi, infatti, pensare a un ragazzo che si informa leggendo il giornale. Se Internet ha segnato una nuova era anche nel settore del giornalismo, quello che conta oggi è instaurare un rapporto di fiducia tra i nuovi media, nativi digitali, e gli utenti.
Ai vertici di Chora Media, autore, tra l’altro, dei noti podcast “Il dito di Dio” e “Veleno”, ci sono proprio 3 donne. “Costruiamo l’informazioni basandoci, anzitutto, sul nostro target, che ha a che fare con quella fascia di età che va dai 18 ai 45 anni – afferma Francesca Milano – Studiare accuratamente il target ci indica una direzione non soltanto sul messaggio che vogliamo trasmettere ma anche sul linguaggio da utilizzare. Si crea un rapporto intimo con il media e l’audio, che sta tornando in maniera prepotente nella nostra quotidianità. Con il podcast, attraverso le voci dei protagonisti si ricostruisce la vicenda; l’epilogo lo sappiamo già ma quello che ci interessa è entrare nella vita dei protagonisti, come nella cinematografia, anche se sappiamo tutti come andrà a finire. Lavorare sull’architettura di queste storie, cercando una traduzione narrativa nuova per ogni fatto è, per noi, la nostra sfida più grande“.
TLON: come la filosofia è diventata “sexy” sul web
Altra ospite attesissima di Unstoppable Women è stata Maura Gancitano, founder di progetto TLON, che ha spopolato sul web: “Un progetto che è nato durante il lockdown anche a seguito di una sollecitazione ricevuta dal ministero della Salute. In questa epoca, tendiamo a escludere chi non la pensa come noi, ma questo non aiuta. Oggi, immersi in una vasta infomania, sta diventando difficile concentrarsi rispetto a quello che si fa; sembra che dobbiamo sempre essere reperibili e aggiornati. Si tratta, però, di sforzarsi di ascoltare gli altri, per capire altri punti di vista, contro la tendenza a chiuderci nel nostro mondo. Ed è quello che, oggi, fanno i giornalisti cercando di intercettare i bisogni informativi delle persone per rendere il messaggio sempre più comprensibile”. L’utente, oggi, va cercando, anzitutto, la semplificazione. “Da questo meccanismo mentale nascono, ad esempio, le teorie del complotto, che rispondono a un’esigenza di semplificazione del messaggio. Il confine tra un approccio informativo e attrattivo è molto labile”, spiega la founder.
NFT e informazione digitale
Fabio Daniele, cyberpeace program manager di SC4PS, è stato tra i pionieri della tecnologia NFT: “In questa guerra c’è un’arma cibernetica che è quella della propaganda – ha affermato – Oggi, lavorare con le fonti è complesso; questo ci ha portato in una situazione di stallo. Grazie alla tecnologia NFT possiamo verificare le fonti. Un metodo che non è utile soltanto ai giornalisti, ma che serve anche a preservare la memoria“.
Manuela Cacciamani, presidente dell’unione “Editori e creators digitali” Anica, da bambina è cresciuta a Cinecittà, perché il papà lavorava lì; da grande ha deciso di lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria. La sua storia non racconta soltanto di una donna coraggiosa, che è riuscita ad affermarsi, ma anche di una persona forte che è riuscita a slegarsi dalle catene del bullismo: “Ho ricercato sempre la perfezione; ho fatto 13 interventi chirurgici perché ero bullizzata per il mio strabismo. Ed è stato proprio quando ho iniziato ad accettare il mio strabismo, il momento in cui ho iniziato a collezionare risultati. E con l’unione Editori e creators digitali vogliamo insegnare l’educazione digitale alla GenZ, ai nativi digitali”.
Sheila Salvato, direttrice creativa di Nana Bianca, ha affermato che: “Oggi solo il 16% dei creator NFT è donna. Fare personal branding significa raccontare e raccontarsi non solo attraverso i nostri occhi, ma basandosi anche su quello che si raccoglie sul web. Le nostre vite oggi vanno veloci quanto Internet; perciò anche noi cambiamo ed è importante che l’utente abbia la possibilità di ricevere informazioni corrette“. In chiusura, Chiara Luzzana, sound designer, ha spiegato come è nata la sua comunicazione speciale per i noti brand Alessi e Dolomia: “Il suono non mente mai e la vera sfida è trasformare un brand in qualcosa di riconoscibile che passa proprio attraverso la musica“.