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Le prime aziende certificate da Winning Women Institute sono nove: Allianz Partners, Alés Group, Amgen, Cameo, Biogen, Grenke, Sanofi, Sas, Ipsen
Le aziende italiane più amiche delle donne e delle loro carriere contano oggi su un riconoscimento ufficiale, mai visto prima d’ora nel nostro Paese: il Bollino Rosa, una certificazione che ufficializza l’impegno nel contrastare gender gap e discriminazioni di genere sul lavoro. A rilasciarlo è il Winning Women Institute, che ha assegnato l’inedito riconoscimento a nove grandi aziende che si sono distinte in quattro ambiti: retribuzione, carriera, maternità, accesso al lavoro.
Quanto costa la discriminazione?
La faccenda a monte è triste e nota: le donne, a parità di lavoro e mansione, vengono troppo spesso pagate meno degli uomini; hanno difficoltà a raggiungere i livelli dirigenziali apicali; all’arrivo dei figli lasciano il lavoro o si relegano /vengono relegate in posizioni aziendali marginali… Discriminazioni che danneggiano non solo chi ne è vittima, ma le aziende stesse e persino l’economia del Paese: stando alle proiezioni della Banca d’Italia, un aumento del tasso di partecipazione femminile al 60% comporterebbe una crescita del Pil fino al 7%, per non dire quanto il raggiungimento dell’effettiva parità tra i generi inciderebbe sul benessere dell’intero pianeta. Per Mc Kinsey vale un aumento del 26% del Pil mondiale. «Con l’idea del Bollino Rosa, suggellato da un comitato scientifico di eccezione, ci proponiamo di colmare il gap salariale, di favorire la conciliazione dei tempi vita-lavoro e la parità in senso ampio nel contesto lavorativo e aziendale tra uomo e donna, stimolando comportamenti virtuosi nelle aziende e tra i dipendenti», commenta Enrico Gambardella, presidente di Winning Women Institute. «Si tratta di un’evidente esigenza di crescita culturale del mondo del lavoro in generale, la cui consapevolezza in tal senso è fortemente cresciuta in questi anni».
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Le nove aziende certificate
Le prime aziende certificate e che dunque hanno ricevuto il Bollino Rosa sono: Allianz Partners, Alés Group, Amgen, Cameo, Biogen, Grenke, Sanofi, Sas, Ipsen. Per conquistare il bollino le aziende hanno seguito un processo di certificazione innovativo chiamato Dynamic Model Gender Rating, un modello di indagine esclusivo che Winning Women Institute ha elaborato insieme a un comitato scientifico di esperti di settore, manager, docenti universitari e con il quale ha esaminato lo stato delle pari opportunità nelle singole aziende; successivamente è intervenuto un ente terzo e indipendente che ha rilevato e analizzato i dati, la Ria Grant Thorton, società che fa parte del network tra i leader mondiali di consulenza e revisione, presente in 140 Paesi. «La certificazione di parità di genere del nostro istituto è un bollino di qualità che viene rilasciato solo a imprese che rispettano indicatori molto stringenti sulle pari opportunità», aggiunge il presidente di Winning Women Institute. «Crediamo che per un’azienda essere in grado di certificarsi sul tema della parità di genere sia un riconoscimento etico di enorme valore con ricadute positive per l’intero sistema: dipendenti, aziende, clienti, fornitori e soprattutto consumatori finali. L’iniziativa ha lo scopo di favorire un circolo virtuoso che incida concretamente e inneschi un profondo cambiamento culturale».