È la fondatrice dell’Italian Image Institute e ha appena pubblicato il suo nuovo libro “Colori”, lanciando anche l’app Armocromia. «Le polemiche su Elly Schlein? Ha parlato di una materia che parte della politica percepisce come berlusconiana»
Imprenditrice, conduttrice, autrice ed esperta di immagine da più di dieci anni. Rossella Migliaccio è la fondatrice dell’Italian Image Institute, il primo istituto in Italia di alta formazione per consulenti d’immagine e professionisti del settore. Recentemente ha pubblicato il libro “Colori” (Vallardi), una guida creativa che raccoglie più di 250 cromie da consultare ed esplorare. Nel 2021 ha lanciato l’app Armocromia, la prima sul mercato in grado di applicare i principi della consulenza d’immagine allo shopping online attraverso test di autovalutazione e un’offerta moda e beauty personalizzata in base alle caratteristiche dell’utente. Per una settimana è stata la più scaricata, superando anche WhatsApp e i più noti social network. Dopo l’esperienza televisiva come conduttrice, lo scorso anno, del programma televisivo “Revolution – Scopri i tuoi colori” in onda su Discovery Real Time, Rossella Migliaccio oggi collabora con brand internazionali del lusso, della moda e del beauty. La abbiamo intercettata per capire meglio che cosa significa “armocromia”, come incide sul nostro benessere psicofisico e che cosa pensa delle tante polemiche susseguite alle dichiarazioni di Elly Schlein, il segretario del PD, che ha confessato di avvalersi di una consulente di immagine.
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Rossella, che cosa si intende per “armocromia”?
Si tratta di un concetto, relativamente nuovo, che nasce nel settore della consulenza di immagine. Ho iniziato ad appassionarmi di armocromia quando ancora non esisteva come lavoro. Dopo la laurea all’Università Bocconi di Milano e un’esperienza nel mondo della pubblicità e dell’editoria di moda, ho conseguito a Londra la certificazione internazionale di Consulente di Immagine. Dopodiché ho iniziato lavorare inizialmente con clienti privati, poi con le aziende. Nel mondo anglosassone di “armocromia” si parla da molto più tempo rispetto all’Italia, dove il “boom” è avvenuto dopo l’uscita del mio primo libro, intitolato proprio “Armocromia”, nel 2019 e dell’app due anni fa. Quando ho iniziato a parlare di questo tema, in questo Paese, in tanti pensavano che non avrebbe funzionato. Io, invece, ci ho sempre creduto molto, mi sembrava qualcosa di molto innovativo e super pop.
Quali sono i vantaggi che si traggono dall’avvalersi di una consulente di immagine esperta in armocromia?
Anzitutto si impara a conoscersi e a valorizzare al meglio le nostre caratteristiche personali. Avvalersi di una consulente significa avere a disposizione una sorta di guida, utile soprattutto a coloro che non hanno molta dimestichezza con il settore della moda. I consigli che può dare una consulente di immagine possono diventare una conferma per chi già ha saputo come valorizzare le proprie unicità, mentre possono rappresentare un nuovo punto di forza per gli altri. Ricorrere alla professionalità di questa figura significa avere più consapevolezza e ottimizzare il proprio tempo e le proprie risorse. Mi spiego meglio: quando so esattamente quali sono i colori che funzionano al meglio su di me, compro solo quelli. Spesso si ha percezione che la moda imponga dei “must have”, ma non è così. Ognuno di noi ha una sua specificità: quello che può stare bene indosso a una persona magari non è altrettanto per un’altra. Saper mettere al centro se stessi, indipendentemente dai trend di stagione, è una grande consapevolezza. L’armocromia è anche inclusività perché funziona su uomini e donne di tutte le età e valorizza il fatto che siamo tutti unici.
Veniamo alla domanda scottante: che cosa pensa di quanto dichiarato da Elly Schlein nell’intervista con Vogue?
Non credo che faccia notizia che un politico si avvalga del consulente di immagine, perché lo fanno tutti. Quello che ha fatto notizia è, invece, il fatto che lo abbia detto proprio Elly Schlein, esponente di una parte politica che, in un certo qual modo, non ha a cuore la cura dell’immagine. In tanti, di quella parte, percepiscono questo aspetto come qualcosa di “berlusconiano”, in cui si riconosce soprattutto la Destra italiana. Il fatto che, a dirlo, sia stata una rappresentante di sinistra è stata la vera novità. E non credo che lo abbia fatto casualmente, ma per parlare a una popolazione più giovane, ai millennials e alle generazioni successive che conoscono la materia di cui si sta parlando. Mi sembra l’ennesima scelta effettuata da un personaggio che vuole segnare una rottura con il passato e che si propone sotto nuove vesti.
Secondo lei, come viene percepita dalla popolazione italiana la figura della consulente di immagine?
Si tratta di una figura professionale che, spesso, è vista come relegata a “cose da femmina”. Devo dire che anche certi giornalisti che hanno avuto questo atteggiamento hanno fatto una brutta figura: c’è stato un mix di pregiudizi legati al genere, all’età e a una materia che, in linea generale, ben poco si conosce.
Quali saranno le prossime frontiere dell’armocromia?
Senza dubbio, la personalizzazione è il vero successo di questa materia: si va sempre più verso il tailor made sulle forme, i colori e la nostra personalità. Per quanto riguarda la sfera più personale, ho in previsione un nuovo libro, dopo “Armocromia”, “Forme” e “Colori”, incentrato sulle forme ma, per il momento, non posso svelare altro.