GirlsRestart è una community spontanea nata a maggio 2020: è composta da 500 donne con profili professionali diversi, che donano tempo e competenze per aiutare altre donne a vincere le loro sfide lavorative, superando il gender gap
“Eravamo in pieno lockdown e sul mio cellulare è apparsa una chat, creata da Barbara Cominelli (dirigente d’azienda, eletta tra le Top 50 inspiring women in Tech in EU, ndr). Ne facevamo parte io e altre quattro sue amiche e colleghe. Che cosa possiamo fare per le donne che in questo periodo sono in difficoltà, tra lavoro e impegni familiari? Come possiamo aiutarle?”. Da un semplice messaggio Whatsapp si è formato in breve tempo un movimento di solidarietà al femminile, dedicato alle donne che vogliono ripartire. GirlsRestart, come racconta la co-founder Valeria Casani, è una community spontanea nata a maggio 2020: oggi è composta da 500 donne con profili ed esperienze professionali diverse, dalle CLevel alle neo assunte, dalle manager alle startupper, dalle coach alle imprenditrici, oltre a tante mamme. “La velocità con cui la chat si è allargata fino a 150 nomi in poche ore è un termometro dell’entusiasmo con cui questa iniziativa è stata accolta. Ogni partecipante ha aggiunto colleghe, amiche o conoscenti, che riteneva potessero essere in linea con questo spirito di aiuto reciproco”, spiega Valeria Casani.
Da Whatsapp al web il passo è stato breve: dopo poche settimane sono stati aperti il sito Internet e i profili social su Linkedin e Instagram. Uno spazio di confronto e di scambio libero, digitale e gratuito: “Siamo un movimento di persone che si sostengono a vicenda, donando tempo e competenze: donne che aiutano altre donne a vincere le proprie sfide e realizzare i propri sogni lavorativi. Siamo guidate dalla volontà di superare la disuguaglianza di genere nella sfera professionale: un tema che la pandemia ha reso più urgente, dato che la condizione femminile nel mondo del lavoro è ulteriormente peggiorata sia in termini di perdita occupazionale che di work-life balance”.
Gender gap, Italia agli ultimi posti in Ue
Nel 2020 42 mila genitori di bambini da zero a tre anni hanno dato le dimissioni, secondo i dati diffusi dall’Ispettorato nazionale del lavoro, che sottolinea come le donne siano il 77% del totale di chi ha fatto questa scelta. “Le segnalazioni di difficoltà di conciliazione per ragioni legate ai servizi di cura o all’organizzazione del lavoro, infatti, riguardano donne in una percentuale tra il 96% e il 98% dei casi. La prevalente motivazione delle convalide riferite a uomini è invece il passaggio ad un’altra azienda”, spiega il rapporto Inail. Un effetto del “gender gap” che vede l’Italia agli ultimi posti nell’Unione Europea per tasso di occupazione femminile.
Generosità e resilienza per ripartire
“GirlsRestart” significa “Ragazze che ripartono”, ma non solo: la prima parte del nome racchiude tutti i valori promossi dalla community. “G” come generosità di chi vuole donare tempo, conoscenza ed esperienza. “I” come interdipendenza tra generazioni, percorsi e background diversi. “R” come resilienza, perché bisogna avere fiducia nella possibilità di reinventarsi ed evolvere grazie al potere generativo della rete. “L” come libertà: è importante liberare la propositività e promuovere la condivisione di idee per dare un contributo attivo alla crescita della community e al cambiamento. Infine, “S” come sostegno: supportare ed esserci le une per le altre, sempre.
“Consiglio sospeso”
Come aiutarsi a vicenda? “Tutto è partito dalle “Restart Interviews”, ovvero interviste alle iscritte, pubblicate sulle piattaforme digitali, per condividere esperienze che possano essere fonte di ispirazione e incoraggiamento”, prosegue Valeria Casani. Poi è arrivata l’idea del “Consiglio sospeso”: “Tutti abbiamo ricevuto un consiglio che ha segnato un momento importante, una svolta nella nostra vita: questo è il momento di restituirlo ad altre persone”. Ecco, allora, la smart mentorship digitale, che permette alle iscritte di confrontarsi individualmente con mentori di eccellenza e ricevere consigli su tematiche come sviluppo, cambiamento e crescita.
Ci sono poi due rubriche di contenuto: “In un caffè” ha l’obiettivo di segnalare gli appuntamenti interessanti da non perdere, come eventi e talk, mentre “Tra le righe” propone consigli di lettura alle iscritte. E ancora, la rubrica di skill building “Questioni di classe” prevede masterclass dedicate a tematiche rilevanti per le donne che stanno intraprendendo un percorso professionale. Per esempio, leadership al femminile, negoziazione, comunicazione e gestione dello stress. “Una lezione è stata tenuta anche da Milena Origgi, vocal coach, prima italiana negli Stati Uniti a ottenere la Green Card per le sue abilità straordinarie”, sottolinea Casani. “Cerchiamo di dare la possibilità di incontrare professioniste di valore, che altrimenti sarebbe molto difficile avvicinare”.
“Sogno fuori dal cassetto”
Il “pezzo forte” della community di GirlsRestart è però Il “Sogno fuori dal cassetto”, programma dedicato alle imprenditrici che vogliono sviluppare il proprio business: per un periodo di 2-3 mesi un team di professioniste affianca chi progetta, oppure chi ha già avviato, un’attività e ha bisogno di una consulenza pro bono su uno o più ambiti. “L’edizione di luglio 2021 ha avuto due madrine d’eccezione: Clio Zammatteo, founder e talent di Clio Make Up, ed Elena Dominique Midolo, ceo di Clio Make Up. Abbiamo ricevuto ben 60 candidature e ne abbiamo potute scegliere solo 3: la richiesta di supporto è tanta, quindi speriamo di ricevere presto altre adesioni alla community, in modo che da poter affiancare un numero di donne sempre maggiore”.