ll nostro speciale con il meglio di Unstoppable Women, la rubrica che da anni StartupItalia dedica a quelle innovatrici capaci di distinguersi e migliorare la società, anche quest’anno, nel mese di agosto, ripropone una serie di trittici con le storie più belle che abbiamo trattato negli ultimi mesi. In questa quarta puntata le protagoniste sono la scienziata Alessandra Biancolillo, la Rappresentante per la Francia nell’ambito dell’Empower Alliance del G20 Chiara Corazza e la business angel Jo Ann Corkran.
Alessandra Biancolillo
«Mi occupo di ricerca dal 2013, l’anno in cui ho iniziato il dottorato, ma lo studio scientifico mi appassiona da sempre, credo di essere nata con questa inclinazione. Quello che, poi, mi ha spinta alla scelta di fare la ricercatrice nella vita è stata la volontà di prendere attivamente parte alle attività di salvaguardia dell’ambiente». Alessandra Biancolillo è la ricercatrice premiata durante la 21a edizione del Premio L’Oréal – UNESCO “Per le Donne e la Scienza”, un prestigioso riconoscimento che è stato assegnato ad alcune scienziate italiane capaci di contraddistinguersi per l’alto potenziale delle proprie innovazioni. La abbiamo intervistata per farci svelare qualche dettaglio della sua ricerca e per capire in quali direzioni si sta muovendo la scienza in questo campo così affascinante dove storia, agricoltura e made in Italy si intrecciano.
Chiara Corazza
«Quando ero piccola le bambine volevano fare le infermiere o le maestre, prendersi cura degli altri. Oggi dobbiamo spiegare alle più giovani che se vogliono curare è meglio che studino per diventare scienziate e inventare il prossimo vaccino». Chiara Corazza è Rappresentante per la Francia nell’ambito dell’Empower Alliance del G20 e membro del Consiglio consultivo per l’uguaglianza di genere (GEAC) del G7. Nata a Parma, cresciuta a Roma, da quasi 40 anni vive a Parigi. Come Direttrice degli Affari Internazionali della Regione Grand Paris, negli anni ‘90 ha avviato progetti di cooperazione e sviluppo in diversi Paesi, inclusa una delle prime scuole di informatica in Vietnam. Lo scorso novembre ha partecipato alla prima edizione italiana del Women Economic Forum (WEF), un’occasione di confronto su uguaglianza di genere ed empowerment femminile. Per Unstoppable Women l’abbiamo intervistata.
Jo Ann Corkran
«Noi investiamo in aziende che hanno almeno una donna tra i fondatori o almeno una donna a ricoprire un ruolo di top management, quindi la presenza femminile non può essere solo di facciata» ci ha raccontato la business angel Jo Ann Corkran in questa intervista. Nel 2004 le imprese femminili negli Stati Uniti rappresentavano circa il 25% e solo il 3% di queste riuscivano a ricevere capitali. Il motivo va ricercato nel bias implicito. «In Golden Seeds siamo in trecentoquaranta persone di qui l’80% sono donne e, ci tengo a dirlo, non abbiamo niente contro gli uomini» afferma sorridendo Jo Ann. «Sappiamo con la nostra esperienza che se sei una donna a guidare un’azienda, almeno nella fase iniziale, hai maggiori pressioni e difficoltà a reperire finanziamenti».