Classe ’88, origini albanesi. Nel 2018 è entrata in OpenAI, per poi diventare nel giro di pochi anni Chief Technology Officer. Al Times ammette che l’intelligenza artificiale “deve essere regolamentata”
Dietro alla macchina d’intelligenza artificiale di cui tutti parlano c’è anche lei: l’ingegnera Mira Murati, oggi considerata la figura chiave che ha contribuito a creare ChatCPT, l’AI che sta rivoluzionando il mondo. Con un curriculum di tutto rispetto, Murati nel 2018 entra in OpenAI e nei giro di 4 anni viene promossa a Chief Technology Officer (CTO).
La sua canzone preferita è Paranoid Android dei Radiohead, quasi un paradosso per l’ingegnera dietro la macchina capace di parlare come un umano. “Non so ancora quale sarà il prossimo grande passo, ma il cervello umano stabilisce un parametro di ciò che l’IA può fare”. Tre anni dopo arrivano i chatbot performanti che conversano come persone, e i software che creano immagini basandosi solo su un testo. Murati, che ha seguito passo passo l’evoluzione dell’IA geniale, non si lascia trascinare dall’entusiasmo del successo, e infatti analizza ChatGPT in modo lucido. In un’intervista al Times dice “deve essere regolamentato”.
Chi è Mira Murati
Nata a San Francisco nel 1988, con genitori di origine albanesi, Mira Murati si è laureata in Ingegneria Meccanica presso la Thayer School of Engineering, Dartmouth. Ma prima di entrare in ChatGPT, Murati ha lavorato nel 2011 come analista in Goldman Sachs (la principale banca d’investimento globale) nella sede di Tokyo, poi tornata negli Stati Uniti dove ha lavorato per circa 1 anno come ingegnere di concetti avanzati in Zodiac Aerospace.
Nel 2013 approda in Tesla come Senior Product Manager, dove si è occupata del lancio di alcuni prodotti di punta, incluso sviluppo e lancio di Model X. Dal 2016 ha lavorato in Leap Motion, ricoprendo il ruolo vicepresidente di Product & Engineering.
Il punto di svolta nella carriera professionale di Mira Murati avviene a giugno del 2018 quando entra a far parte di OpenAi come vicepresidente di Applied Al & Partnerships, e nel giro di pochi anni scala tutti gli organigrammi dell’azienda, divenendo Chief Technology Officer, nel suo ruolo si occupa di individuare, valutare, e proporre tutte le tecnologie necessarie per migliorare i prodotti e il lavoro della squadra. Fare in modo che la fucina di OpenAi funzioni bene e sforni i prodotti migliori. A novembre 2022 OpenAi lancia ufficialmente ChatGPT. Il resto è super noto, l’impatto di questa intelligenza artificiale sta avendo un’enorme risonanza in tutto il mondo.
Alla domanda posta a Murati dal giornalista del Times, cosa pensa di ChatGPT? Sicuramente ChatGPT può diventare uno strumento straordinario nelle mani giuste, come ha sottolineato potrebbe essere una soluzione originale per sviluppare un’educazione personalizzata. Ma, per diventare una risorsa devono esserci le regole giuste. “È molto importante che tutti inizino a farsi coinvolgere, dato l’impatto che queste tecnologie stanno avendo”.
I dati dicono che a gennaio 2023, ChatGPT ha superato Bitcoin tra i termini di ricerca più diffusi, secondo Google Trends. Tutta questa attenzione ha fatto sì che la startup con sede a San Francisco, con 375 dipendenti e (ancora) poche entrate, abbia ora una valutazione di circa $ 30 miliardi.
Curiosità
Libro preferito: Duino Elegies, una raccolta di poesie di Rainer Maria Rilke, poeta e romanziere austriaco.
Film preferito: 2001- Odissea nello spazio, diretto da Stanley Kubrick con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester e Douglas Rain.